
Forse non abbiamo più bisogno di miti, ma di buoni esempi si. Uno ci viene dagli Stati Uniti d’America. Lì il veleno omicida di Trump ha stordito i progressisti dem. Ma non tutto è perduto. C’è vita nel partito democratico ma non in quello “main stream”. Infatti se Trump ha vinto, molto è merito suo ma altrettanto è il demerito dei Dem che ora debbono farsi delle domande radicali. L’acqua di rose dei Biden e degli Obama non basta.
A cosa serve un Partito democratico sempre più liberal, sempre vicino alle grandi corporazioni e sempre meno legato ai problemi di chi lavora? Un bell’esempio ci viene da un 83 enne(Bernie Sanders) e da una 35 enne (Octavia-Cortez), entrambi socialisti, che hanno iniziato un viaggio dentro l’America profonda con il loro “Fighting Oligarchy Tour”. L’intento e il messaggio sono chiari.
Attraverso conferenze, in piccole e medie città dell’America a prevalenza repubblicana, stanno ricostruendo un pensiero democratico alternativo al trumpismo. Hanno messo al centro i temi cari alla gente che lavora: la sanità universale, il prezzo dei farmaci, la gratuità per le università statali, i sindacati forti, l’aumento del salario minimo e tasse ai più ricchi.
Ecco un esempio di una buona politica lontana dai video e dall’ideologia liberal e vicina alle difficoltà delle persone che lavorano. Consci però della gravità dell’impresa i due “socialisti” hanno così concluso: ”Non si tratta solo dei repubblicani. Abbiamo bisogno di un partito democratico che combatta più duramente per noi”. Chi ha orecchi per intendere..
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