
Articolo di Ottorino Pagani:
“AGES e la “Farmacia dei Servizi”.
Il Disegno di legge Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024, conferma l’indirizzo delle sperimentazioni già in corso (vedi norme del Dlgs. 153/2019) per dare il via alla trasformazione delle farmacie in piccoli ambulatori di prossimità: non solo farmaci ma sempre più servizi sanitari. Cose che, in parte, alcune farmacie già fanno, ma alle quali il governo ora vuole di fatto riconoscere – anche sulla spinta dell’accelerazione registrata con la pandemia – il ruolo di erogatore sanitario, come hanno gli ambulatori, e soprattutto farle rientrare nel meccanismo del rimborso delle prestazioni con denaro pubblico, a fronte della presentazione di una ricetta.
Cioè, l’obiettivo principale della “Farmacia dei Servizi” è quello di integrare la rete delle farmacie nell’ambito delle attività sul territorio del SSN, sulla base di nuove funzioni assistenziali erogate. Nel contesto della territorialità, dunque, anche le farmacie possono avere un ruolo significativo come punti di riferimento di prossimità, quindi rimettendo al centro i bisogni del paziente. Questo ruolo, per evitare sprechi e sovrapposizioni, dovrà essere coordinato con il principale presidio territoriale del Servizio Sanitario Nazionale: le Case di Comunità.
Questi importanti sviluppi ripropongono, a mio avviso, l’importanza della gestione pubblica e del conseguente controllo civico di questi nuovi presidi per la salute dei cittadini, e in questo contesto riacquistano valore e centralità le reti delle farmacie comunali. Infatti, il nuovo Decreto prevede che per erogare i nuovi servizi sanitari si possono utilizzare locali separati che potranno essere condivisi da più farmacie e con la possibilità di apporre ai locali stessi, oltre alla croce verde identificativa della farmacia, un’insegna riportante la denominazione “Farmacia dei servizi”.
La Società AGES, multiservizi di proprietà del Comune di Paderno Dugnano, trova in questo Decreto l’opportunità per un consistente rilancio e sviluppo della rete delle quattro farmacie comunali, capitalizzando in questo modo la lunga e proficua esperienza, le ottime strutture e capacità gestionali. Questa possibilità risulta inoltre coerente ad un coordinamento e integrazione con le attività della Casa di Comunità in fase di realizzazione, e dovrebbe far riferimento a una comune “governance” locale, pubblica e aperta alla partecipazione dei cittadini.”