Quando parliamo di parchi dobbiamo innanzitutto ricordare che ci sono alcune considerazioni preliminari da fare.
La prima è che ci sono parchi privati e parchi pubblici. Tra quelli privati solo quelli storici sono vincolati dalle Sopraintendenze ai beni Architettonici ed Ambientali regionali.
I parchi pubblici hanno (semplificando) tre diverse tipi di protezione a seconda dei vincoli urbanistici che li definiscono: ci sono parchi comunali, parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS ) come il Grugnotorto oggi Grubria e i parchi regionali, come il Parco Nord).
Il sistema dei vincoli che protegge quelle aree verdi, dentro il loro perimetro, è a protezione graduale. Però ogni area anche quelle dentro i parchi possono essere modificate da una maggioranza (di moderni Attila) che può cambiarne la destinazione.
Da noi è già successo con il tentativo del Parco di via Goriza, con la modifica del perimetro fatta da Alparone del parco PLIS per un’area a Incirano e dalla Regione Lombardia che ha tentato di modificare alcune aree del Parco Sud.
Quindi un parco non è per sempre. Bisogna sempre stare attenti. Questo vale anche per i parchi di Paderno Dugnano.