Viene difficile ragionare su quello che è successo a Orlando, negli Stati Uniti, dove sono morte cinquanta persone e più ancora sono rimaste ferite. Prima il cordoglio, il dolore, la condanna, e la vicinanza alle famiglie ed ai sopravvissuti certo, ma poi qualche ragionamento bisogna pur farlo.
Perché l’assassino, poi ucciso dalla polizia, non è chiaro se fosse in relazione diretta con gruppi estremistici. Certo ha rivendicato la sua vicinanza allo stato islamico, ma lo ha fatto chiamando personalmente il 911, che potrebbe indicare l’assenza di un’organizzazione più ampia, e le rivendicazioni postume di Is, in questo dramma, danno proprio l’idea di lasciare il tempo che trovano, lucrano sulla strage ma, probabilmente non ne sapevano niente. Mentre altri, dall’altra parte della “barricata” già tentano di lucrare a loro volta contro.
Comunque sia è stato un atto terroristico, alimentato – se non nato – dalla propaganda di odio che ormai permea tutta la discussione pubblica, pro o contro l’Islam, che invece è una grande religione, ricca di pathos, di etica e di pensiero, che mette tra le principali virtù di Dio l’essere “compassionevole” e “misericordioso”, l’esatto contrario di chi odia.
Ma forse non è stato un atto terroristico contro gli Stati Uniti (né contro la civiltà occidentale in senso stretto) ma sicuramente è stato un atto terroristico contro la Libertà, un atto contro persone ritenute colpevoli di cercare, come tutti, come sempre, come è umano, amore e magari un piccolo o grande momento di felicità.
Forse sono stati colpiti perché Omosessuali prima ancora che come Persone o perché cittadini di un paese ritenuto “nemico”.
Ancora una volta è stata colpito, in …