Autore: Oscar Figus (Oscar Figus)

Home Oscar Figus
Articolo

Un atto contro la Libertà.

Viene difficile ragionare su quello che è successo a Orlando, negli Stati Uniti, dove sono morte cinquanta persone e più ancora sono rimaste ferite. Prima il cordoglio, il dolore, la condanna, e la vicinanza alle famiglie ed ai sopravvissuti certo, ma poi qualche ragionamento bisogna pur farlo.

Perché l’assassino, poi ucciso dalla polizia, non è chiaro se fosse in relazione diretta con gruppi estremistici. Certo ha rivendicato la sua vicinanza allo stato islamico, ma lo ha fatto chiamando personalmente il 911, che potrebbe indicare l’assenza di un’organizzazione più ampia, e le rivendicazioni postume di Is, in questo dramma, danno proprio l’idea di lasciare il tempo che trovano, lucrano sulla strage ma, probabilmente non ne sapevano niente. Mentre altri, dall’altra parte della “barricata” già tentano di lucrare a loro volta contro.

Comunque sia è stato un atto terroristico, alimentato – se non nato – dalla propaganda di odio che ormai permea tutta la discussione pubblica, pro o contro l’Islam, che invece è una grande religione, ricca di pathos, di etica e di pensiero, che mette tra le principali virtù di Dio l’essere “compassionevole” e “misericordioso”, l’esatto contrario di chi odia.

Ma forse non è stato un atto terroristico contro  gli Stati Uniti (né contro la civiltà occidentale in senso stretto) ma sicuramente è stato un atto terroristico contro la Libertà, un atto contro persone ritenute colpevoli di cercare, come tutti, come sempre, come è umano, amore e magari un piccolo o grande momento di felicità.

Forse sono stati colpiti perché Omosessuali prima ancora che come Persone o perché cittadini di un paese ritenuto “nemico”.

Ancora una volta è stata colpito, in …

Articolo

La notte del lavoro narrato #lavoronarrato

logo2016

La notte del lavoro narrato nasce nel 2014 da un idea di Vincenzo Moretti e Alessio Strazzullo, sociologo alla fondazione Di Vittorio il primo, filologo, scrittore e produttore il secondo, ideatori anche di #lavorobenfatto l’osservatorio/blog sul Sole 24 Ore-Nòva (per cui lavorò anche Carlo Arcari) in cui Vincenzo raccoglie e racconta tante storie di lavoro di chi “dà più valore al lavoro e meno valore ai soldi, più valore a ciò che le persone sanno, e sanno fare, e meno valore a ciò che hanno” come riportato anche nel Manifesto del #lavoronarrato.

L’iniziativa propone l’incontro di donne e uomini diversi per età, interessi, convincimenti ma accomunati dalla voglia di fare bene le cose, di trovare nel lavoro il senso di una vita più ricca e dunque più degna di essere vissuta, di contribuire tutti assieme, portando ciascuno il proprio mattoncino, al rinascimento dell’Italia.

Il 30 Aprile 2016, a partire dalle 20.30, in tutti i luoghi che in Italia aderiscono all’iniziativa, ci si incontrerà per leggere, narrare, cantare, dipingere, rappresentare, condividere storie di lavoro.

A Paderno Dugnano la proposta è stata raccolta da Stefano Tagliabue e Jessica Malfatto, di FrestylePC, – già inventivi innovatori di Freestyle Pc for Kids la chiavetta USB che trasforma qualsiasi PC in un PC adatto ai bambini – che dalle 21:00 ospiteranno chi vorrà partecipare presso i propri spazi in via Claudio Treves, 5/7 a Paderno Dugnano (Palazzolo).

Articolo

Registro biotestamenti e Commissione Servizi a Paderno: siamo a una svolta?

Riceviamo dall’Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan” e volentieri pubblichiamo:

AssociazioneMyriamCazzavillanIl Sindaco Alparone ci ha dato una buona notizia, il suo impegno andrà oltre l’aver girato la nostra petizione sul registro del testamento biologico ai membri della commissione servizi come ha fatto già 7 giorni dopo che l’abbiamo consegnata.

Il primo cittadino ci sembra concordare sul fatto che la mancata convocazione della commissione dal 22 Dicembre scorso (a parte una riunione congiunta con un’altra commissione) rende necessario che i commissari si riuniscano di nuovo.…

Articolo

Le ragioni del SI al referendum di domenica 17

Dopo le ragioni del No indicate da Patrizia Cibin, varie posizioni su votare o astenersi, provo io a presentare le ragioni del SI al referendum, o meglio le mie ragioni a favore del SI.

La questione referendaria  è la seguente:

Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?

Si è parlato in queste settimane di posti di lavoro perduti, di fermare le trivelle, di necessità di politica energetica, di inquinamento, in realtà la richiesta puntuale chiede se vogliamo abolire una frasetta all’interno della legge di stabilità appena approvata a fine 2016, una richiesta che però nasconde un punto di principio importante:

è legittimo assegnare una concessione
(cioè un bene comune di tutti i cittadini)
senza limite di tempo ?

A mio avviso no, per questo domenica voterò SI, certo, mi rimane l’amarezza di come la discussione pubblica si sia spesso scontrata invece che confrontarsi, magari anche su argomenti importanti ma che non centrano direttamente con la questione referendaria.

Intanto questo referendum non ferma nessuna trivella, anche se vincessero i SI si tornerebbe alla legge di prima, qualche concessione più vecchia scadrà a breve, altre camperanno ancora vent’anni. Per lo stesso motivo non vedo come possano essere messi in crisi tutti …