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L’esondazione del Seveso e le vasche di laminazione

L’esondazione del Seveso, com’era prevedibile, ha riacceso le polemiche sull’allagamento dei quartieri milanesi di Niguarda.

Molte le dichiarazioni e poche le riflessioni. E’ più facile polemizzare sulle vasche di laminazione, di grandi opere costose devastanti il territorio che di prevenzione idraulica ed urbanistica. Alcuni cominciano a mettere in discussione anche l’utilità (presunta) delle vasche di laminazione. Altri confermano che la soluzione sta altrove. In scelte urbanistiche lungimiranti e di lungo periodo.

Si perchè è nei Piani di Governo del Territorio dei Comuni che si decide la cementificazione e l’ulteriore impermeabilizzazione del territorio e non negli uffici dei Lavori pubblici. Quindi l’imperativo dovrebbe essere quello di non prevedere alcuna edificazione (residenziale, industriale o commerciale) a ridosso del fiume Seveso.

Paderno Dugnano sta discutendo in questi giorni l’approvazione della revisione del PGT: sarà così? Siamo sicuri?

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Ciao, Giuseppe

Un amico d’infanzia ci ha lasciato ieri.

Giuseppe Conte era nato nel 1953 ed aveva avuto una esperienza politica forte nel PCI di Paderno Dugnano. Eletto consigliere nel 1975, era stato rieletto nel 1980. Nominato capogruppo si era dimesso nel maggio 1982.Di lui si occuparono anche le cronache nazionali (Stampa, Unità, Corriere della Sera) del 1981 a proposito di un ritratto di Lenin, donato da Giuseppe all’ambasciatore russo a Milano e ricomparso nelle sale del XXVI congresso del PCUS a Mosca.

Poi una intensa attività professionale. Era un tecnico di disegno industriale, ora in pensione. Aveva una innata dote per il disegno ed il ritratto. Ma la sua grande passione era la musica, il rock and roll ed Elvis Presley, dei cui dischi era un colto collezionista.

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Il Grugnotorto nel Parco Nord? Discutiamone

Una proposta del PD di Cinisello Balsamo che presenterà il 7 novembre in Villa Ghirlanda Silva. Un’idea interessante, che riguarda solo le aree cinisellesi, ma comunque da valutare. Così la presenta il sito “la città di cinisello balsamo”:

“E se il Parco del Grugnotorto entrasse a far parte del Parco Nord? L’idea è venuta al Partito Democratico di Cinisello Balsamo, mosso dalla convinzione che fare rientrare l’area agricola del Grugnotorto, che al momento sta nel Gubria e che è un Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) nel Parco Nord, offrirebbe maggiori tutele e migliori possibilità di investimento. Oltre al fatto che si costituirebbe un sistema ecologico strategico in un città densamente popolata e trafficata.

Per presentare questa proposta, che coinvolge anche il PD di Cusano Milanino, e per approfondire in linea più generale le esperienze sul territorio regionale e nazionale di valorizzazione di parchi a vocazione agricola, il Partito Democratico ha quindi organizzato un momento pubblico di confronto per il prossimo 7 novembre alle ore 21 nella sala degli Specchi di Villa Ghirlanda. Interverranno Simone Negri, consigliere regionale PD, Agostino Agostinelli, direttivo nazionale Federparchi, Ivan Fumagalli, Legambiente Cinisello Balsamo, e Roberto Giordano, Slow Food Nord Milano. Modera la serata Elena Beretta, Coordinamento PD Cinisello Balsamo.”

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Una Casa della comunità senza medici?

Di seguito il Comunicato stampa del 19 ottobre con il quale l’Amministrazione comunale annunciava la stipula di un protocollo d’intesa con ASST Rhodense per l’avvio dei lavori. nel Palazzo ex Inam di via 2 giugno.

Purtroppo anche dal comunicato si comprende come la presenza dei Medici di Medicina Generale non sia ancora scontata.

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Demolita la passerella sulla FNM

Come riferisce P.Mastantuono, su “Il Cittadino”, è stata finalmente demolita la passerella ciclopedonale sulla Ferrovia Nord a Palazzolo Milanese. Così potranno riprendere i lavori di riqualificazione della ciclopedonale sul Villoresi chiusa da troppi anni:

“Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre a Paderno Dugnano è stata effettuata la demolizione del troncone della passerella ciclopedonale a scavalco sulla linea ferroviaria che collega l’alzaia del Canale Villoresi con Il quartiere di Palazzolo. Si tratta di un intervento reso necessario dall’ammaloramento della struttura che ha aveva portato alla chiusura prima dell’emergenza Covid: il degrado del passaggio aveva reso assolutamente non procrastinabile l’intervento in capo a Città Metropolitana responsabile per il manufatto.

Nei prossimi giorni l’impresa incaricata dei lavori smaltirà le macerie in un impianto di recupero autorizzato, senza interferenze con ferrovia, e in seguito progressivamente demolirà le altre tratte rimanenti. L’arrivo dei primi pezzi della nuova passerella, attualmente in fase di produzione presso un’officina, è previsto per la fine del mese di novembre. L’assemblaggio in cantiere richiederà circa un mese di lavoro a termine del quale, a inizio 2024, si procederà ai primi due vari. Mentre verranno assemblati i pezzi di un troncone in cantiere, in officina si produrranno i pezzi del troncone successivo che arriveranno a Paderno a seguito del varo del troncone già assemblato”