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Il 2025 sarà l’anno del tram di Limbiate?

Secondo l’Assessore Arianna Censi il 2025 sarà l’anno del trasporto pubblico metropolitano.

“Partiranno con l’avvio del 2025 i lavori -tra gli altri- per il prolungamento della tranvia 24 dal quartiere Selvanesco allo Ieo, l’Istituto Europeo di Oncologia”. Inoltre afferma che “il Comune di Milano continua a puntare sul potenziamento delle linee di traporto pubblico: oltre a questa, sono in corso i lavori per le nuove tratte della metrotranvia 7, è appena stata aggiudicata la gara per la tranvia Milano – Limbiate ed è aperta quella per il prolungamento della M1 a Baggio”. Bene.

Sappiamo che il tema dei collegamenti pubblici della nostra città è strategico per il futuro. Lo è stato nel passato per far nascere e crescere economia e società e lo sarà ancora per gli anni a venire. Per questo le linee tranviaria Milano- Seregno e Milano Limbiate nell’immediato servono. Come servono l’ammodernamento delle Ferrovie Nord e il prolungamento della M3 verso Nord, dalla Comasina.

Più problematici saranno i collegamenti stradali (autostradali?).Declassata la Comasina e la Valassina tornerà il tema dell’ampliamento della Milano-Meda a cui dobbiamo fare grande attenzione.

Insomma ora il tema sarà non solo quello dei collegamenti Nord-Sud ed Est -Ovest ma anche la qualità e la velocità di questi collegamenti. Interventi che dovranno essere compatibili con la qualità ambientale dei nostri territori.

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Il problema Casa nel Nord Milano

L’Arcivescovo Mario Delpini, per Natale ha lanciato una nuova iniziativa sociale.

Il sito Nordmilano24.it informa che la Diocesi di Milano istituisce per l’emergenza casa il Fondo Schuster – Case per la gente. “Il fondo dedicato al Cardinale Schuster istituito nel 50° anniversario di Caritas Ambrosiana, inizialmente avrà in dotazione 1 milione di euro di fondi della Diocesi” .

“In questa nostra Milano così attraente e intraprendente è necessario ripetere il grido antico: non ci sono case! Ispirato dalle parole del Beato Cardinal Schuster, in occasione del 50° di Caritas Ambrosiana, voglio rivolgere un appello simile e dare vita a un fondo che si chiamerà Fondo Schuster – Case per la gente”. È con queste parole che l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha annunciato in Duomo, la costituzione del Fondo Schuster – Case per la gente, opera-segno promossa dalla Diocesi in occasione del 50° anniversario di costituzione di Caritas Ambrosiana.

L’annuncio è stato dato durante l’omelia nella Messa presieduta ieri pomeriggio dall’Arcivescovo, con la partecipazione di oltre mille persone, tra responsabili, operatori, volontari e donatori Caritas, una folta schiera di autorità religiose e civili, incluso il sindaco di Milano Giuseppe Sala, rappresentanti di realtà imprenditoriali e del terzo settore della città e del territorio diocesano.

Nei mesi scorsi era stato proprio monsignor Delpini, in vista del 50° Caritas, a chiedere di proporre un’opera-segno che coinvolgesse l’intera Diocesi, incentrata su un tema pastorale e sociale di particolare rilevanza. La scelta è caduta sul tema dell’abitare, perché il diritto alla casa è principio-base di una buona convivenza civile, ed è fondamento di dignità nei percorsi di sostegno verso l’autonomia che …

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Natale difficile a Cormano ?

Secondo il sito di “lacittàdelnordmilano” si rischia un Natale amaro per alcuni operai che minacciano di lanciarsi nel vuoto per stipendi non pagati da mesi.

“Alcuni operai edili sono al momento sul tetto di un palazzo in ristrutturazione a Cormano e minacciano di lanciarsi del vuoto. Secondo le prime informazioni gli operai, da tempo impegnati nel cantiere di via Buozzi, chiederebbero il pagamento di alcuni stipendi arretrati e mai corrisposti dall’impresa per cui lavorano.

Sul posto sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco e alcune ambulanze. Il palazzo è la ex RSA Villa Flora, che si è trasferita qualche anno fa in un altro quartiere cittadino. L’edificio è oggetto di restauro e di un progetto che prevede, in collaborazione con il comune di Cormano, la realizzazione di abitazioni a canone sociale.”

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Verso una primavera referendaria

Un guasto tecnico mi ha impedito di commentare, la settimana scorsa, tre fatti importanti.

In una settimana ci sono stati tre sonori schiaffi al governo, e a Salvini in particolare. Il si della Cassazione che ha ammesso il Referendum contro l’autonomia differenziata di Calderoli, il TAR del Lazio che ha boccia la precettazione dello sciopero di venerdì 13 dicembre e la manifestazione nazionale a Roma di sabato contro il DDL Sicurezza.

“Con il il sì definitivo della Consulta, quella del 2025 sarà una primavera referendaria”.

Nel dettaglio, è arrivato il via libera ai 4 quesiti promossi dalla Cgil che riguardano l’abrogazione dei licenziamenti illegittimi (Jobs act), le norme sui contratti a termine, i licenziamenti nelle piccole imprese che erano già prive di articolo 18, oltre a quelle sugli infortuni nel caso di subappalti.

Disco verde anche al referendum che chiede il dimezzamento «da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana», fortemente sponsorizzato da +Europa e giunto al traguardo delle 500mile firme lo scorso settembre, a sorpresa, grazie alla mobilitazione in rete della società civile. «Con il via libera della Cassazione ai sei quesiti referendari si apre una grande opportunità per il Paese», dice Maurizio Landini.

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Consumo di suolo: “Report 2024 a cura di ISPRA”

Articolo di Ottorino Pagani:

Consumo di suolo: estratto dal “Report 2024 a cura di ISPRA”.

“Confronto tra la percentuale per regione di suolo consumato (2023) e la media nazionale. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA.

In 15 regioni il suolo consumato stimato al 2023 supera il 5%, con l’Abruzzo ultima regione a superare la soglia appena citata. I valori percentuali più elevati rimangono quelli della Lombardia (12,19%), del Veneto (11,86%) e della Campania (10,57%). Alle prime tre, seguono Emilia-Romagna, Puglia, Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Liguria, con valori sopra la media nazionale e compresi tra il 7 e il 9% .. Gli incrementi maggiori, espressi in ettari, per l’ultimo anno si sono verificati nelle regioni Veneto (+891), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643) e Piemonte (+553). Solo Valle d’Aosta (+17 ha) e Liguria (+28 ha) hanno contenuto il suo consumo al di sotto di 50 ettari, mentre il Molise, supera di poco la soglia appena citata.”