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STOP O.P.G. Una mostra fotografica su "Mombello"

mikiDomani 11 giugno dalle ore 10 al circolo PRC Casaletti in via Riboldi 208 a Paderno Dugnano, prosegue il percorso “Arte e Lavoro” iniziato nel 2014 ospitando giovani artisti con la mostra fotografica della giovane artista padernese Michela Veneziano  che ha come tema l’istituzione manicomiale. La giovane artista illustra la solitudine e la malinconia nelle immagini che ritraggono dettagli dell’ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini, meglio conosciuto come manicomio di Mombello.

A questo proposito approfitto per aggiornare che, secondo quanto si apprende dalla stampa, quell’area di Limbiate è destinata trasformarsi. Ci sarebbe una  convenzione firmata da ASST Rhodense e Infrastrutture Lombarde con Regione Lombardia, che prevede l’avvio dell’iter progettuale per  portare  ,entro il 2020, nell’area dell’Antonini di Mombello due R.E.M.S. (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), ovvero la nuova evoluzione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), ossia strutture ricettive a carattere sanitario che rispondono a criteri di custodia, poiché accoglieranno i pazienti con disturbo psichico, autori di reati gravi. Sarebbe così smantellato o ridimensionato l’unico Ospedale Psichiatrico Giudiziario della Lombardia che oggi è a Castiglione delle Stiviere(MN).

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Firma per la “Carta dei diritti universali del lavoro” E per i diritti dei lavoratori della NARDI di Palazzolo

Sernaglia_Nardi_eletrodomesticiE’ di questi giorni la notizia di una lesione grave dei diritti del lavoratori della NARDI. Ne danno notizia il Corriere della Sera del 23 maggio con un articolo di Giampero Rossi che ripercorre la storia della lotta alla Nardi, storica fabbrica di cucine di Palazzolo Milanese e dei 30 lavoratori superstiti che attendono ormai da 12 mesi lo stipendio e dal 6 di luglio scadrà anche la cassa integrazione. In una nota gli operai dicono che si lamentano di “non ricevere nulla in cambio, neanche la più semplice, minima e doverosa trasparenza relativa all’andamento dell’azienda e degli eventuali sviluppi in corso”. Per quanto in noi tutta al nostra solidarietà ed un invito ai consiglieri del PD a presentare una interrogazione urgente per spingere  l’Amministrazione Comunale a intervenire e la direzione della Nardi a far fronte ai propri impegni ricordando a entrambi la delicatezza del destino di quell’area industriale in  via Como. Un’area che deve restare produttiva. Il destino dei lavoratori della Nardi ci riporta ad una battaglia più generale per i diritti  di tutti i lavoratori: battaglie che si cerca di oscurare e che il governo non sostiene.images5-610x350

Per questo è urgente ascoltare l’invito della CGIL a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare sulla “Carta dei diritti Universali” e per i 3 referendum abrogativi delle storture del Jobs Act. Da qualche settimana è possibile infatti sottoscrivere le proposte di iniziativa popolare anche presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) di Paderno Dugnano nei seguenti giorni e orari:…

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Verso un sogno collettivo Paderno in corto 3

Locandina CORTI-3Pubblichiamo una riflessione di Alessandro Amato, animatore, curatore ed ideatore della rassegna “Paderno in Corto”. La serata del 19 maggio ha avuto uno straordinario successo di pubblico tanto che la direzione di Area Metropolis 2.0 è dovuta intervenire per impedire l’accesso alla sala Pasolini a più di 50 persone per motivi di sicurezza. L’altra  sorpresa è stato il clima culturale della serata che ha evidenziato l’esistenza di un gruppo  di giovani filmaker italiani che aspettano questo appuntamento come un’occasione importante per il loro lavoro culturale. Da qui sembra nascere una specie di “star-up” che volentieri assecondiamo. Ecco il suo testo:

” Se la terza edizione di “Paderno in corto” – tenutasi al cinema Metropolis nella serata di giovedì 19 – è stata un successo, indubbiamente lo si deve ad almeno due fattori. In primo luogo, l’intreccio tra la passione con cui il Circolo Culturale Restare Umani ha curato la realizzazione dell’evento e la generosità con cui Fondazione Cineteca Italiana ha messo a disposizione spazi, mezzi e personale. Poi la disponibilità degli autori-videomakers e del pubblico a incontrarsi per dialogare apertamente. Per scoprirsi (in più di un senso) e riconoscersi reciprocamente materia viva di un discorso umano (direi umanizzante, soprattutto nel contesto contemporaneo) sulla creatività… La più grande soddisfazione, ad uscita sala, è stato trovare l’interesse di molti a proseguire un confronto con e l’oggetto filmico e l’attività artistica ad esso sottesa. FB_20160522_09_47_36_Saved_PictureCosì l’aver dovuto mandare a casa decine di persone causa sovraffollamento è risultato doppiamente frustrante, perché colti da un sentimento di    costernazione in merito all’impossibile inclusione delle stesse nella straordinaria esperienza vissuta.  In breve… Ci dispiace tanto. Vi avremmo …

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Adottiamo la vecchia pensilina del tram Al Villaggio Ambrosiano si raccolgono firme e soldi

pensilina villaggio

A volte la ragione prevale. Lo sussurro a Carlo Arcari che ci sta sorridendo da qualche nuvola a noi, poveri tapini indaffarati in piccole ambasce. Ma stamattina al Villaggio Ambrosiano, nel notare la ” mobilitazione” di una Associazione del Quartiere Villaggio e di alcuni commercianti per la pensilina del Tram che si vuole far tornare a nuova vita, non ho potuto non ripensare a lui. Il tram Milano-Limbiate è  oggi  importante per il suo collegamento con la MM gialla e quindi con le linee di trasporto pubblico di tutto…il mondo. La pensilina è quindi il simbolo dei nuovi collegamenti che oggi sembrano “poveri” ma domani chissà. Può essere anche una traccia, un suggerimento, per il prolungamento della “gialla” fino al Villaggio stesso. WP_20160521_002Questo simboleggia la pensilina: la volontà di voler sopravvivere e di essere ancora utile; certamente ai tanti immigrati e studenti che usano il tram per andare Milano, in tutte le direzioni. A queste persone che si stanno organizzando va il nostro sostegno e allora non posso non ricordare gli articoli che Carlo scrisse nel 2013 sul suo blog Padernoforum. Rileggendo i suoi due articoli (in coda) troveremo anche delle indicazioni di merito “per la salvaguardia” di questo segno di archeologia industriale padernese. “Un oggetto essenziale nelle forme che esprimono solo la sua funzione con la forza tipica del design “moderno”. Per questo aggiungo: bene la raccolta di firme, bene la raccolta di fondi ma l’Amministrazione Comunale metta almeno a disposizione le competenze per un restauro conservativo degno di questo nome.

 

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Padernoforum del 22 agosto 2013

Ma di chi è la vecchia