Può essere utile, a quanti credono in forme nuove di partecipazione e dopo l’appuntamento organizzato in città dalla Lista Insieme per Cambiare, seguire l’evoluzione concreta nei diversi territori delle esperienze del “controllo di vicinato”. Per questo riportiamo,dal sito del Comune di Segrate, il seguente comunicato stampa del 12 luglio:
“ La giunta ha deliberato l’inizio del progetto pilota ‘Controllo di Vicinato’del Quartiere dei Mulini, una collaborazione tra polizia locale e i cittadini del Comitato Mulini per una più efficace vigilanza del territorio.
Il Controllo di Vicinato prevede l’auto-organizzazione tra vicini in collaborazione con le forze dell’ordine, per sorvegliare l’area intorno alle proprie abitazioni. L’attività di Controllo del Vicinato viene segnalata da appositi cartelli che hanno lo scopo di comunicare la presenza dell’associazione. In questo modo il quartiere si dichiara attento a ciò che avviene all’interno della propria area.
Il Comitato Mulini si è iscritto all’Associazione Controllo del Vicinato, costituita nel 2013, composta da una rete nazionale di volontari e specialisti che forniscono consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono organizzare gruppi di Controllo del Vicinato.
Così nel Quartiere dei Mulini sono a oggi operative 48 famiglie residenti, aggiuntesi progressivamente a partire da gennaio 2016, distribuite in 5 gruppi coordinati da un Responsabile. Gli strumenti di comunicazione si compongono di 5 gruppi WhatsApp, catene telefoniche e cartellonistica affissa nelle proprietà private. Lo scopo del progetto è la collaborazione tra il Comitato e le forze di polizia locale, per garantire interventi tempestivi ed efficaci in casi sospetti.
‘Un’iniziativa lodevole partita dai cittadini del Quartiere dei Mulini di Segrate – commenta il Comandante della polizia locale Lorenzo Giona – immediatamente colta dall’amministrazione. Si tratta di un modo nuovo di fare sicurezza, coinvolgendo in prima persona gli abitanti delle zone da presidiare. Una sicurezza che non si sostituisce alle forze dell’ordine, ma che collabora per aumentarne l’efficacia. L’auspicio è che il progetto dimostri la sua bontà, in modo da essereesteso a tutti i quartieri della città ‘.
‘Aristotele diceva: Una città deve essere costruita in modo da donare ai suoi abitanti sicurezza e felicità .Il tema della sicurezza dei cittadini è primario nella nostra amministrazione– commenta il sindaco Paolo Micheli – come già dimostrato dalle numerose iniziative già attuate. Parlo dei nuovi vigili di quartiere, dell’Osservatorio sulla Sicurezza, dei corsi di difesa personale rivolti in particolare alle donne, oltre al progetto di integrazione con le forze di polizia di Milano e della Martesana. Inoltre la collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali perché s’instauri un clima di tranquillità che venga percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e persone sole. Questo progetto pilota si inserisce nel percorso che ci porterà a migliorare ulteriormente i già ottimi dati sulla sicurezza illustrati lo scorso febbraio in conferenza stampa. Un’amministrazione efficiente percepisce le richieste dei suoi cittadini e le trasforma prontamente in soluzioni concrete’.”