da Expo la Via d’acqua nord

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08112015563Seconda puntata della nostra inchiesta su cosa lascia Expo nei nostri territori, dopo il post di Patrizia Cibin sulla Carta di Milano oggi parleremo della Via d’acqua nord.

08112015523La giornata è infatti perfetta per una gita in bici, difficile scegliere se credere al calendario che indica 8 novembre o al termometro che indica  22 gradi.

Percorrendo verso ovest la ciclabile che corre da tempo a fianco del canale Villoresi attraversiamo Paderno Dugnano e Senago per arrivare,infine, a Garbagnate Milanese, all’interno del Parco delle Groane.

Superata, col sottopassaggio, la ferrovia all’altezza della stazione di Garbagnate Parco Groane possiamo raggiungere facilmente la parte nuova del percorso.

Il primo tratto è nei boschi e ci porta rapidamente al Santuario della Fametta* e poco dopo al complesso di Castellazzo di Bollate con la chiesa di San Guglielmo* e l’imponente Villa Arconati* visitabile da maggio a ottobre grazie ai volontari della Fondazione Augusto Rancilio.

08112015528Si costeggia poi il parco della Villa, sul lato ovest in direzione sud, fino alla statale Varesina, su un percorso sterrato.

Attraversata la statale si prosegue verso Rho, su tratti in parte asfaltati in parte sterrati, a fianco di rogge ordinate costeggiate da parapetti di legno fino alla passerella ciclopedonale sull’autostrada dei Laghi.

0811201555608112015557La passerella è gradevole, completamente bianca, ed è divisa tra il percorso ciclabile ed un marciapiede pedonale leggermente rialzato, la si raggiunge con una breve salita, poi, dopo aver superato l’autostrada, svolta a sinistra e ridiscende dall’altro lato.

E dall’altro lato la strada per un tratto costeggia a distanza l’autostrada, all’interno di una zona industriale, ma dopo un sottopasso riprende ad attraversare campi coltivati e si reinserisce nella rete di rogge per l’irrigazione.

 

I colori, per merito dell’autunno, sono magnifici ed anche i verdi sono carichi in questa estate indiana che non sembra voler finire.

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0811201554208112015550Siamo quasi arrivati, incontriamo il Campo Base Logistico di Expo, con i casermoni prefabbricati e subito dopo Rho ci accoglie con un cespuglio fiorito, ancora un attimo e siamo alla fermata della metropolitana, ma dietro gli ingressi, aggiriamo il complesso e ci accoglie una sorpresa: Piazza Costellazione.

La piazza, ancora un cantiere, ci accoglie con una promessa di ciò che sarà, completamente ricoperta di piastrelle a mosaico di varie tonalità di blu a cura della scuola di decorazione dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.

Qui scopriamo che le piastrelle, con una offerta di 5 euro, possono essere firmate prima di essere deposte contribuendo così alla spesa per la realizzazione della piazza stessa.

08112015543Peccato che arrivando con la metropolitana o con il treno i passeggeri, quindi anche gran parte dei visitatori Expo, non passino da qui sopra e quella che poteva essere una buona idea ne è risultata invece penalizzata, generando tutte le polemiche che vi lascio immaginare.

08112015547In compenso, tra coloro che hanno firmato e contributo alla piazza, ho trovato degli amici, cosa che fa sempre piacere.

La gita è stata piacevole, la giornata splendida, la compagnia della mia amata anche, ma è tempo di tornare.

 

E ritorneremo a parlare dell’eredità di Expo; se davvero qui si farà un polo universitario trovo interessante che i nostri ragazzi possano raggiungerlo in bici anche dalle nostre cittadine a nord di Milano, martedì dovrebbe essere presentata una delle proposte del Governo per un centro di ricerca su tutto ciò che riguarda il benessere della persona, stiamo a vedere.

Ma parleremo anche delle eredità negative, come la Rho Monza a Paderno Dugnano e tante altre infrastrutture che contrariamente alle assicurazioni, sono costate di più e, ad Expo finito, non sono state ancora terminate ed hanno definitivamente offeso i nostri territori, soprattutto quelli dove si era riusciti a salvare qualcosa.

 

* un ringraziamento per il contributo alla “Videoenciclopedia dell’Architettura, dell’Urbanistica e del Territorio”