Dieci piccoli indiani?

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L’uscita dei parlamentari dal PD mi ricorda un libro di Agahta Christie. Uno dopo l’altro.. caddero i dieci piccoli indiani. Primo è stato Cofferati, poi Civati e poi Fassina.Pochi giorni fa c’è stato l’annuncio di D’Attorre ed ora l’abbandono di Corradineo Mineo. Ma chi è Corradino Mineo? Nato a Partanna nel 1950, è senatore del PD dal 2013. Nel 1971 comincia a lavorare a il manifesto, e nel 1978 entra in Rai .Nel novembre 2006,  su proposta di Sandro Curzi, il CDA RAI lo nomina direttore del canale all-news Rai News 24 fino al 2012. “Perché lascio il gruppo del Pd? “Nel 2013 ho accettato la candidatura come capolista in Sicilia e sono stato eletto in Senato con il Pd, partito che allora parlava di una ‘Italia Bene Comune’. Non amo i saltafossi e quando il segretario-premier ha modificato geneticamente quel partito, provocando una scissione silenziosa, aprendo a potentati locali e comitati d’affare, e usando la direzione come una sorta di ufficio stampa di Palazzo Chigi, ho continuato a condurre la mia battaglia nel gruppo con il quale ero stato eletto”. “Pero’ e’ vero che ho votato troppe volte in dissenso: sulla scuola, la riforma costituzionale, l’Italicum, il jobs act, la Rai. Ed e’ vero che una nutrita minoranza interna, che sembrava condividere alcune delle mie idee, si e’ ormai ridotta a un gioco solo tattico, lanciando il sasso, ieri sulla legge costituzionale, oggi sulla legge di stabilita’, per poi ritirare la mano..da oggi lascio il gruppo, auguro buon lavoro ai senatori democratici e continuerò la mia battaglia in Senato, cominciando dalla legge di stabilità che, come dice Bersani, ‘sta isolando il PD”. 

Altri addii si ne annunciano ma non è in vista nessuna battaglia politica chiara. La sinistra nel PD rischia di scomparire non solo per il centrismo di Renzi ma anche per l’inconcludenza della sua battaglia politica. Intanto i sondaggi dicono che gli elettori di sinistra se ne stanno già andando: dove? Forse in M5S? Non in Sel.Più probabilmente nell’astensione. E così l’Italia rischia di essere uno dei pochi paesi europei senza un partito dichiaratamente di sinistra. Nè riformisti né rivoluzionari: semplicemente scomparsi. E’ vero che fuori dal PD non sembra esserci uno spazio politico “efficace” ma dentro francamente sembra che manchi l’ossigeno per una proposta minimamente di sinistra.La finanziaria ne è una riprova? Ci sono certamente singoli aspetti poco digeribili.Proviamo ad elencarli:

1.una manovra tutta in deficit e che non diminuisce i debito pubblico;

2.una manovra che ha rinunciato ad una seria  spending review;

3.l’eliminazione della tassazione sulla prima casa;

4.l’aumento del contante circolante;

5.il non aumento delle risorse per la sanità delle Regioni;

6.la mancia per i  contratti del pubblico impiego, bloccati illegalmente.

Altri se ne possono elencare e discutere.Ma di questo parleremo più avanti.