Milano-Limbiate: il sogno continua?

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Non concordo con il generale ottimismo che sembra diffondersi sul futuro della tranvia Milano-Limbiate. Registro, con una personale dose di scetticismo, le novità “presunte” rispetto al destino della tranvia stessa. Senza rimproverare nulla agli amici parlamentari e agli amministratori di Limbiate, lasciati colpevolmente soli dalle altre Amministrazioni locali. Non si tratta di vedere il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno. Ma della consapevolezza, maturata anche in anni di amministrazione a Paderno Dugnano, che abbiamo visto troppi progetti, troppi documenti, troppi ordini del giorno, troppi stanziamenti poi revocati per gioire di un “documento” approvato dalla Camera dei Deputati.

Spesso la Politica è prodiga e veloce quando si tratta di approvare documenti e istituire commissioni ma meno pronta quando si tratta di finanziamenti. C’è sempre un’altra piorità rispetto a quella della mobilità su ferro del Nord Milano. Sia che si tratti della Milano-Limbiate come della Milano-Desio. E se dopo Expo venisse un ‘Olimpiade o un terremoto? I 60 milioni una volta stanziati- ammesso che lo saranno- potranno ancora essere dirottati?

Non solo ma leggendo sia il comunicato dell’Assessore di Limbiate che l’ordine del giorno della Camera sorge un dubbio, spero infondato. La Camera dei Deputati infatti non impegna il governo a stanziare i 60 milioni che servono ma a farlo”nel momento in cui ci saranno le condizioni di cofinanziamento da parte degli enti territoriali e di cantierabilità”. 

L’assessore Archetti  ne deduce che :”niente scuse, ognuno faccia la propria parte per concludere l’iter progettuale e per arrivare alla cantierabilità dell’opera. Il governo Renzi è stato chiaro: se non si è in grado di spendere i soldi e di far partire la riqualificazione della tranvia in tempi certi, nessuno può illudersi che lo stato congeli 60 milioni di euro per altri 7 anni”. 

E proprio qui sta il punto. Poiché è noto che alcuni enti locali (Varedo?, la ex-Provincia di Milano? ) non sono disposti a mettere la loro quota per questa opera questo ordine del giorno della Camera non rischia di rappresentare, per loro, un alibi per far fallire l’intero progetto?

Non era meglio che il governo stanziasse i 60 milioni e si continuasse così a far cadere le responsabilità e la pressione della (eventuale) non cantierabilità solo su alcune amministrazioni locali?

Per questo comprendo l’atteggiamento dell’Associazione Utenti Trasporto Pubblico (UTP) di stare a guardare e restare guardinghi: nulla è scontato e le sorprese sono dietro l’angolo. Certo, per questa battaglia, non giova l’atteggiamento miope del Comune di Milano (e di ATM) che mentre ragiona della Città Metropolitana e ambisce a competere con le aree metropolitane del mondo per il trasporto su ferro (tranvie, filovie, metropolitane) si ferma ai confini amministrativi della città novecentesca. Per questo è giusto misurare anche le volontà dei candidati sindaci di Milano. E per questo è importante l’appuntamento di  Mercoledì 2 marzo alla 123°Serata UTP dove, come ci anticipa Agostino Fornaroli segretario Nazionale  UTP si chiederà conto ai candidati sindaci a Milano anche dei Tram Milano -LIMBIATE e DESIO.

Aggiungo per completezza sia la lettera dell’Assessore Sandro Archetti di Limbiate che, di seguito, il comunicato stampa dei parlamentari che hanno promosso l’odg. alla Camera dei Deputati.

Comunicato  dell’ass. S. Archetti di Limbiate:

Tranvia Milano Limbiate. Il Sogno Continua.Gli altri fanno i proclami, noi i fatti!

Oggi, alla Camera dei Deputati, è stato approvato l’ordine del Giorno sulla Tranvia Milano Limbiate, che impegna il Governo a ripristinare il finanziamento di 60 milioni di euro, per la riqualificazione della Tranvia Milano Limbiate, nel momento in cui l’opera sarà cantierabile.

Un grande risultato che dimostra quanto il Comune di Limbiate possa contare su importanti relazioni politiche a livello nazionale, visto che, grazie al gioco di squadra con i deputati del Partito Democratico (Ezio Primo Casati, Eleonora Cimbro, Roberto Rampi e Matteo Mauri) che ringraziamo per l’attenzione dimostrata, strappa un impegno determinante per la nostra tranvia.

Diverse sono le azioni su cui abbiamo lavorato durante le vacanze di Natale: la lettera del Sindaco De Luca a Matteo Renzi, la nota trasmessa al Presidente dell’ANCI Lombardia, le mail inviate al Governo. Poi ci sono i 3 emendamenti presentati dall’onorevole Eleonora Cimbro (PD) al D.L. 185/2015 e l’ordine del Giorno presentato alla camera dei Deputati, che  ho personalmente contribuito a preparare. Un enorme ringraziamento va anche ai cittadini, alle associazioni ed ai comitati che si impegnano in difesa della tranvia.

Ora la “palla” ripassa a tutti gli enti del territorio: Regione, Provincie e Comuni della tratta. Niente scuse, ognuno faccia la propria parte per concludere l’iter di progettazione e per arrivare alla cantierizzazione dell’opera.

Il Governo Renzi è stato chiaro: se non si è in grado di spendere i i soldi e di far partire la riqualificazione della tranvia in tempi certi,  nessuno può illudersi che lo Stato congeli 60 milioni di euro per altri 7 anni. Ed allora su le maniche e che tutti lavorino come ha egregiamente fatto il Sindaco Raffaele De Luca, l’unico vero paladino della tranvia.

Gli altri sono solo dei pessimi imitatori.

Sandro Archetti,Assessore alla Metrotranvia del Comune di Limbiate

 

Odg approvato dalla Camera dei deputati:

A.C. 3495:Ordine del Giorno

premesso che:

il CIPE, con propria deliberazione n. 91 del 6 dicembre 2011, “Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa”,  ha approvato il “Piano di riparto delle risorse stanziate dall’art. 63, commi 12 e 13, del Decreto Legge n. 112/2008, convertito dalla Legge n. 133/2008”, che vede al primo posto della graduatoria degli interventi da finanziare quello relativo alla  “Riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, 1° lotto funz. Milano Comasina-deposito Varedo”, prevedendo un finanziamento erogabile pari a 58.934.983,20 euro.

Le risorse con cui il CIPE ha inteso finanziare la “Riqualificazione della tranvia extraurbana Milano-Limbiate, 1° lotto funz. Milano Comasina-deposito Varedo” provengono da economie con vincolo di destinazione e più precisamente condizionate ad un utilizzo legato ad interventi nel settore dei trasporti rapidi di massa;

oltre al CIPE, anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha considerato fortemente strategico e valutato meritevole di  finanziamento il progetto, rispondendo inoltre favorevolmente a tre interpellanze nelle quali si chiedeva conferma dello stanziamento dei fondi governativi;

l’iter di progettazione e gli accordi tra gli enti territoriali interessati è ad un livello molto avanzato: comuni, Regione, Provincia di Monza e Brianza e Città Metropolitana hanno già predisposto nei propri bilanci pluriennali gli stanziamenti per il cofinanziamento previsto dalle convenzioni già siglate in passato;

dai bollettini sulla qualità dell’aria di Arpa Lombardia riguardanti l’area metropolitana di Milano, si rileva come nel 2015 i limiti di PM 10 siano stati superati per ben centoun volte. A riguardo, nel documento condiviso di Anci e Regione Lombardia presentato al Governo, tra gli interventi strutturali previsti per la risoluzione dell’emergenza si evidenziano quelli contenuti al punto 8: “Finanziare prioritariamente e realizzare le infrastrutture del trasporto pubblico locale previste dalla pianificazione regionale (Piano regionale mobilità e trasporti, dicembre 2015) e dalla programmazione locale e spostare progressivamente gli incentivi del trasporto merci su gomma al trasporto merci su ferrovia”;

 l’intervento infrastrutturale è inserito in un’area ad elevata domanda di mobilità e rientra nel programma di potenziamento del complessivo sistema di trasporto pubblico locale in sede protetta (metropolitane, tranvia o mezzi che viaggiano su corsie dedicate). L’utenza è poi negli ultimi anni triplicata grazie al collegamento con la fermata “Comasina” della terza linea metropolitana milanese, ed è destinata ad aumentare ulteriormente; la ristrutturazione della metrotranvia porterebbe poi, naturalmente, a un’ulteriore crescita dell’affluenza;

l’articolo 5, comma 5, del decreto in esame, prevede la revoca delle risorse finalizzate alla realizzazione della riqualificazione tranvia extraurbana Milano-Limbiate, 1o lotto funzionale, e la loro destinazione alla Società Expo S.p.a. per fare fronte al mancato contributo della Provincia di Milano,  e che in data 21 dicembre 2015, l’VIII Commissione Ambiente della Camera, in sede consultiva, ha reso parere favorevole alla Commissione referente, con le seguenti osservazioni: “valuti la Commissione di merito l’opportunità di riconsiderare la disposizione di cui al comma 5 dell’articolo 5, prevedendo forme di finanziamento della tranvia Milano-Limbiate, anche in considerazione del particolare livello di inquinamento che caratterizza l’area interessata dalla tranvia medesima”

impegna il Governo,

ad individuare nuove forme e modalità di finanziamento della tranvia Milano-Limbiate disponibili nel momento in cui si ci saranno le condizioni di cofinanziamento da parte degli Enti territoriali e di cantierabilità.

Ezio Primo Casati, Eleonora Cimbro, Roberto Rampi, Matteo Mauri

 

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