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Dal sito di Legambiente apprendiamo che sono state presentate dall’Associazione e dal Circolo La meridiana delle osservazioni critiche alla seconda conferenza di Valutazione ambientale strategica. Di seguito il comunicato:
“Seconda conferenza di Valutazione Ambientale Strategica | Presentato documento di Osservazioni
Si è svolta stamattina
nella Sala Consigliare la seconda conferenza di Valutazione Ambientale
Strategica della variante al Piano di Governo del Territorio. Nel corso della
seduta sono state richiamate le osservazioni presentate da Enti ed
Associazioni. Anche ll nostro Circolo Grugnotorto Legambiente ha presentato
un Documento di
osservazioni che è stato condiviso con il Circolo Eco Culturale
La Meridiana e che pubblichiamo.
Il prossimo passaggio dovrebbe essere l’adozione ufficiale della variante da parte del Consiglio Comunale. In vista di questo appuntamento sono stati previsti degli incontri illustrativi con la cittadinanza, le cui date sono reperibili sul sito Comunale. Entro il 4 ottobre, prima del previsto Consiglio Comunale, è possibile presentare eventuali ulteriori osservazioni, proposte e contributi.”
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Di seguito il comunicato stampa:
“SINISTRA ITALIANA NORD MILANO e SINSTRA PER PADERNO DUGNANO DALLA PARTE DEI LAVORATORI GRANCASA. IL 16 SETTEMBRE AL PRESIDIO A PADERNO DUGNANO
Sabato 16 settembre,
alle ore 10.30, presso il punto vendita Grancasa in via Amendola a Paderno
Dugnano Sinistra Italiana Nord Milano parteciperà al presidio a sostegno dei
lavoratori della catena di arredi che entro fine settembre verrà chiuso
lasciando a casa 27 lavoratori.
«Crediamo che questi 27
lavoratori e le loro famiglie non siano solo un problema della città di Paderno
Dugnano ma rappresentino una questione che interessa tutto il Nord Milano
perchè oggi è Grancasa e domani sarà un’altra. – commenta Pasquale Romano,
segretario Sinistra Italiana Nord Milano – In tutta l’area vediamo aziende che
chiudono e distretti produttivi che vengono dismessi lasciando la zona senza
poli occupazionali in grado di assorbire la richiesta di lavoro. Grancasa è solo
la punta di un iceberg. Dobbiamo cercare, dove ci è possibile, di trovare
soluzioni che ravvivino il tessuto produttivo dell’area. Sabato mattina saremo
a fianco dei lavoratori e continueremo a farlo perché il lavoro torni a essere
al centro delle politiche del nostro territorio».
Il punto vendita Grancasa di Paderno Dugnano non rientra nel piano di acquisizione annunciato da Risparmio Casa. Il marchio ha confermato ai primi di agosto l’assunzione di 320 lavoratori di 11 negozi sparsi nel Nord Italia da parte del gruppo Battistelli. Tra questi, c’è anche il punto vendita dei Grandi Magazzini Bossi alle porte di Saronno. Ma nella lista non rientra quello di Paderno, dove da metà agosto sono partiti gli sconti del 50% e gli svuota tutto per …
Articolo di Ottorino Pagani:
Città pubblica: e la Casa di Comunità?
Non ci
sono aggiornamenti in merito al piano di ristrutturazione del Palazzo ex-Inam e
non abbiamo notizia di interventi previsti nella variante al Piano di Governo
del Territorio “in itinere” per sistemare il contesto in cui si inserirà questa
importante struttura “civica”; mi riferisco alla viabilità, ai parcheggi e alle
aree verdi.
La
storia di questo edificio è documentata nelle recenti iniziative che abbiamo
sostenuto, ed è riassunta dal progettista (Arch. Marco Romano) nell’articolo:
“Centro civico di Paderno Dugnano – Il primo (e ultimo) blocco del primo lotto”
pubblicato sulla rivista “Spazio e Società” N.11 -1980.
Una
storia che potrebbe stimolare un ripensamento sul processo di elaborazione di
nuovi PGT e suggerire qualche considerazione critica sulle “debolezze” che lo
condizionano. Di seguito uno stralcio su questo tema:
“Il
rifacimento dei piani regolatori, i piani della 167 e i centri civici,
figuravano fra i punti qualificanti delle nuove amministrazioni comunali
all’inizio degli anni 60…
La
logica cui il progetto rispondeva era in fondo la cosiddetta “politica di
piano”, che comportava di accentuare la capacità di intervento
dell’amministrazione pubblica, toccando per conseguenza alcuni interessi
consolidati. In primo luogo l’acquisto diretto delle aree da parte
dell’amministrazione tagliavano fuori tutto il ceto professionale locale
(allora geometri, periti, etc) il cui ruolo di intermediazione comprendeva non
solo la redazione dei progetti ma anche la compravendita dei terreni….
Questo
edificio è così il segno leggibile della incapacità del nostro paese di darsi e
accettare un regime di piano e delle conseguenze in termini di conflitti,
paure, ossessioni, recinti che da tale incapacità derivano.”…