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Aspettando Elly Schlein

Domenica primo di ottobre si svolgeranno i congressi del PD in tutta l’area metropolitana milanese. Candidati alla segreteria provinciale sono Alessandro Capelli, che ricordiamo anche per il lavoro di coordinamento svolto a fianco dell’ex sindaco Giuliano Pisapia, e Santo Minniti. Il primo, vicino alle posizioni di Elly Schlein sembra il favorito.

Anche a Paderno Dugnano si svolgerà il congresso della locale sezione. Dalle indiscrezioni di stampa si parla di due candidati: Lucio Romani e Pietro Mazzola, entrambi consiglieri comunali. Dal PD ci si aspetta però una cosa semplice: una ripresa di forte autonomia politica rispetto alla camicia di forza di una maggioranza troppo condizionata dalle politiche moderate.

Su temi sensibili e d’attualità. Un miglioramento deciso della proposta di PGT ancora possibile nelle fasi di adozione, osservazioni e approvazione che accolga le proposte degli ambientalisti e delle associazioni; una soluzione definitiva dell’intervento RE3, una politica di bilancio più sensibile alle fasce deboli e una convinta spinta per una Casa della Salute innovativa.

Insomma la speranza dei progressisti e della sinistra locale è che ci sia, anche qui da noi, una piena e convinta adesione alla svolta impressa da Elly Schlein alle politiche moderate che hanno caratterizzato in questi anni il PD, anche a Paderno Dugnano.

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Praga, 21 agosto 1968 La solitudine della sinistra

Il 21 agosto saranno passati 50 anni dalla invasione sovietica della Cecoslovacchia. Lì è crollata l’idea che i paesi socialisti fossero portatori di un avvenire da imitare, anche da noi in occidente.

Per alcuni, in verità, quell’idea era morta molto prima, a Budapest nel 1956. Nella Praga occupata dai carri armati del patto di Varsavia finì definitivamente il mito del comunismo e, insieme a questi, del socialismo.

”Praga è sola” titolerà , un anno dopo, un rivista ancora interna al mondo del comunismo italiano.                                                                                                                  Io in quel 21 agosto 1968 ero al Liceo Omero di Bruzzano e ricordo ancora lo sgomento di quanto stava accadendo. Eravamo increduli che si potesse schiacciare l’ansia di rinnovamento e la voglia di libertà della società cecoslovacca che insieme al suo leader comunista, Aleksander Dubcek, cercava la sua ”via”. “Dubcek –svoboda” era lo slogan ripetuto, anche dal nostro movimento studentesco, a sostegno di quel tentativo riformista. Ma quel tentativo fu cancellato dai carri armati.

Da quel giorno molti, come me, scelsero un’altra via che non poteva essere quella “portata” dai carri armati. Da lì la nostra vicinanza a tutte le dissidenze e a tutte le minoranze perseguitate dentro e fuori il mondo socialista. Ricordo ancora l’ossessione di capire cosa fosse successo anche più tardi, quando nel 1978, il Manifesto organizzò a Venezia il primo convegno sul dissenso all’Est sotto il titolo “Potere e opposizione nelle società post- rivoluzionarie”.

Quella solitudine del 1968 fu fatale alla primavera di Praga e, probabilmente, è ancora responsabile dei mostri di oggi che si richiamano al famigerato gruppo di Wisegrad.

 “La storia, lo sappiamo, non si fa con i

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8 proposte di legge “radicali” Comunicato stampa di Gianni Rubagotti

Ricevo da Gianni Rubagotti il seguente comunicato stampa:

“Parte a Milano e negli altri capoluoghi lombardi la campagna di raccolta firme sulle 8 proposte di legge di iniziativa popolare sulla giustizia giusta e non solo del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito che continuano le battaglie che furono di Enzo Tortora.

8 firme a Paderno Dugnano per continuare le lotte di Tortora e Pannella

Nella ex-provincia di Milano si potrà firmare a Paderno Dugnano in via Grandi 15 dal lunedì al venerdì dalle 8:15 alle 12:15. Le 8 proposte di legge riguardano:
1. Modifica dell’articolo 79 della Costituzione in materia di concessione di amnistia e indulto.
L’amnistia e l’indulto sono necessari per riportare l’Italia nella legalità della sua Costituzione e davanti all’Europa. Il quorum di 2/3 del Parlamento dal 1992 rende impossibili questi provvedimenti.

2. Revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia di cui al D.lgs. n. 159 del 6 settembre 2011.
Per impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema economico senza distruggerlo, per salvaguardare la continuità aziendale e i posti di lavoro, per prevenire il crimine senza distruggere le vite delle persone, per combattere la mafia senza minare i principi dello Stato di Diritto e i diritti umani fondamentali.

3. Abolizione della possibilità di assunzione di incarichi extragiudiziari da parte dei magistrati.
Per impedire ai magistrati di assumere incarichi incompatibili con l’esercizio efficiente e imparziale delle loro funzioni principali e ordinarie, ovvero quello di amministrare la giustizia «in nome del popolo italiano».

4. Introduzione del sistema elettorale uninominale per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Elezione del parlamento italiano …

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Lega e “Paderno cresce” ai ferri corti? Un attacco sproporzionato

E’ sufficiente che un consigliere comunale di maggioranza, appartenente al gruppo consiliare di “Paderno Cresce”, tal Andrea Camagni, osi suggerire su un social che è “obbligatorio” verificare  l’utilità di un bando regionale  che potrebbe favorire il commercio locale che subito il segretario  della Lega (ex Nord) interviene con inaudita durezza per lesa maestà dell’assessora leghista preposta al Commercio. Suggerisco di leggere il comunicato stampa del 30 luglio dal sito della Lega di Paderno Dugnano per farsene un’idea.

Quello che stupisce non è il battibecco tra alleati con opinioni, forse, diverse ma la durezza e il tono del comunicato stampa di Adolfo Tagliabue che fa intuire una certa ruggine “astiosa” con l’intero gruppo alleato di Paderno Cresce. L’attacco a Camagni infatti,  oltre ad essere particolarmente duro, si conclude con un giudizio lapidario su Paderno cresce definito un “gruppo di maggioranza che nell’affrontare i problemi dimostra una superficialità che io ritengo preoccupante.”

Evidentemente il dissenso è più generale e non stupirebbe che siano cominciate le manovre di avvicinamento alle elezioni comunali del 2019. Una cosa è certa però Paderno Cresce non si è mai differenziata dalle politiche territoriali sbagliate di questa Amministrazione comunale. Ecco uno stralcio del comunicato stampa della Lega (il neretto è mio).

 “Condanniamo l’attacco all’Assessore Campi”

C’è stato un attacco vergognoso all’Assessore al Commercio Anna Campi da parte di un membro della maggioranza, il consigliere Camagni. Dopo quattro anni in cui nessuno dell’attuale maggioranza, ma dico nessuno, si è mai occupato di commercio, oggi grazie all’Assessore Campi si comincia a studiare il problema, a incontrare direttamente i commercianti e non solo i rappresentanti di categoria, per poter costruire

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Bollate: No al centro commerciale Comunicato stampa di Legambiente

Mentre attendiamo gli esiti della Commissione Territorio,  dove verrà ripresentato il progetto di ampliamento del Carrefour di Paderno Dugnano, rilanciamo il comunicato stampa del circolo di Legambiente di Bollate contro il costruendo nuovo Centro commerciale alle spalle della ex Tonolli.

” NUOVO CENTRO COMMERCIALE A BOLLATE? NO,NO,NO!

La “Giunta itinerante” giovedì 28 giugno scorso ha incontrato i cittadini di Cascina del Sole, toccando vari problemi della frazione bollatese. Il clima della serata è stato teso; gli stessi resoconti giornalistici lo hanno sottolineato.

Noi, Circolo Legambiente di Bollate, associazione attenta al valore del territorio e dell’ambiente, condividiamo in particolare due preoccupazioni sollevate dai cittadini: la realizzazione del nuovo centro commerciale tra Cascina del Sole e Cassina Nuova e il traffico soffocante.

Lo ribadiamo con chiarezza: siamo nettamente contrari al nuovo centro commerciale. E’ puro e inutile consumo di suolo. Oggi una gestione intelligente e lungimirante del territorio dovrebbe avere come principio guida la conservazione delle aree ancora verdi.

Occorre mettere un deciso freno alla cementificazione del territorio; se proprio bisogna costruire si ristrutturi quanto già edificato o si utilizzino siti dismessi. Le aree verdi sono oggi un bene collettivo prezioso da difendere su tutto.

L’altra preoccupazione riguarda il traffico; in questi ultime settimane è stato caotico a seguito della chiusura degli svincoli sull’A52 della frazione solese. Lo si immaginava e così è stato.

Più traffico vuol dire inevitabilmente anche più inquinamento, aria cattiva, strade intasate. E il ventilato nuovo centro commerciale ne porterà altro, purtroppo.

Alla fine si torna sempre al cuore della questione: la nostra città si sta preparando alla mobilità del futuro?

Ci sono tanti interventi infrastrutturali che si