La fine del 2015 è stata caratterizzata dal plauso unanime per la firma degli accordi sulla limitazione del riscaldamento globale COP 21 e dalla condizione di inquinamento dell’aria degli ultimi giorni di dicembre che ha portato, tra le polemiche, a bloccare la circolazione delle auto negli ultimi giorni dell’anno.
Da più parti è stato correttamente sottolineato come gli accordi, di per se stessi, non significhino nulla se poi non segue una seria Politica per l’Ambiente che passi da un generale cambio di passo, da una mobilità più sostenibile alla rinuncia ad ulteriore cementificazione del suolo, dall’energia rinnovabile ad serie azioni di difesa e di recupero delle situazioni critiche, numerose anche da noi, di educazione civica e di repressione dei comportamenti scorretti, che l’impegno per l’ambiente deve essere di tutti e non può essere sempre delegato alla sola azione politica o alle singole scelte amministrative.
Certo la politica e l’amministrazione pubblica è, nel migliore dei casi, troppo spesso assente mentre, nei casi peggiori, ha gravi responsabilità per la mancanza di scelte coraggiose e per gli scempi che l’ambiente, e quindi noi che dell’ambiente siamo parte, dobbiamo subire, ma, analogamente, una parte della responsabilità e certo anche di quei cittadini che, nel loro piccolo, il rispetto per l’ambiente (e di fatto per se stessi) non lo conoscono.…