
22.3.2025
Il 22 marzo era una delle giornate del FAI. E mentre a Paderno Dugnano si raccolgono le firme per far diventare il Parco Borghetto “un luogo del cuore”(c’è tempo fino al 10 aprile) ho avuto l’occasione di visitare un altro luogo a cui tengo particolarmente. Si tratta del Palazzo Piavoli di Pozzolengo(BS) che a sopresa si è aperto ai visitatori del FAI. Nonostante la pioggia la giornata si è subito rasserenata con la possibilità di visitare la casa e lo studio del regista delle meraviglie della natura. Una casa tutto sommato sobria.
Ho così potuto ammirare una imponente scalinata settecentesca, lo studio del regista Piavoli col pianoforte e la sua prima cinepresa usata per girare le magnifiche immagini del Pianeta Azzurro (1982) e una sala completamente affrescata che il padre di Franco, medico condotto, adibiva a sala d’attesa per i propri pazienti.
La storia di Piavoli è ormai nota: fin da giovane si appassiona all’immagine; alla fotografia incontrando tra gli altri Ugo Mulas anche lui dimorante in quel periodo a Pozzolengo. Ma la sua vera passione era ed è la contemplazione e la riproduzione di quegli aspetti dell’ambiente ancora incontaminato della sua terra.
Nasce così il “Pianeta Azzurro” un primo film poetico-ambientale, a cui seguiranno altri corto e lungometraggi di qualità straordinarie e pervasi di una sensibilità non comune. Aggiungo che Piavoli ha avuto anche un buon rapporto con Paderno Dugnano o meglio con Cineteca Italiana che gli ha dedicato una rassegna qualche anno fa al Metropolis.


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