Il PD di Paderno non ci sta La candidatura di Lidia Ruzzon è sbagliata

pdpadernoRicevo da Paola Cattin il seguente comunicato stampa:

” Il circolo PD di Paderno Dugnano prende formalmente le distanze dalla decisione della Federazione della città metropolitana del Partito Democratico di inserire la sig.ra Lidia Ruzzon nella lista per le elezioni del Consiglio Comunale della città di Milano nella prossima consultazione elettorale.

Esprimiamo amarezza e delusione per questa scelta, in particolare per la procedura utilizzata. I dirigenti hanno preferito raccogliere informazioni sommarie ed informali piuttosto che chiedere una precisa valutazione politica dell’operato della sig.ra Ruzzon alla segreteria del Circolo sul cui territorio la candidata ha svolto attività politica per oltre  16 anni.

Il Circolo manifesta anche  perplessità a proposito della piena e convinta adesione della candidata ai valori, agli ideali e al progetto politico del Partito Democratico avendo sostenuto ed esaltato il sindaco Alparone (Forza Italia) ancora nelle ultime elezioni amministrative di Paderno Dugnano.

È possibile, in pochi mesi, trasformarsi da determinata detrattrice del centrosinistra a sostenitrice e, infine, a rappresentante  del PD per la principale istituzione della più importante città italiana?

Rispettando la scelta della Federazione nella composizione della lista, precisiamo che il circolo PD di Paderno Dugnano non sosterrà in alcun modo, sia oggi sia in futuro sul proprio territorio, eventi e/o manifestazioni che vedano protagonista questa candidata o altri che non abbiano, con la loro attività e le loro scelte, manifestato in modo inequivocabile l’adesione al progetto politico del Partito Democratico.

Augurando a Beppe Sala buon lavoro speriamo che scelte così avventate, poco chiare, se non addirittura ambigue, non compromettano il risultato elettorale  e non inquinino, in futuro, l’operato del Partito Democratico – ogni giorno e ogni ora …

1°Maggio 2016 "Più valore al lavoro"

1 maggio 2016

 

La parola al lavoro, con poche segnalazioni: Il Manifesto e L’Unità dedicano una parte importante del loro giornale a questa giornata. Vergognoso il silenzio di Repubblica e di altri quotidiani. Dal Manifesto segnalo l’articolo della sociologa Chiara Saraceno e dal sito della CGIL  la “Carta dei diritti universali del lavoro”.

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‘Più valore al lavoro. Contrattazione, occupazione, pensioni’sono queste le parole d’ordine scelte da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il 1° maggio 2016.

Quest’anno la manifestazione nazionale organizzata dalle tre sigle sindacali per la Festa del lavoro si terrà a Genova. Un corteo attraverserà le vie della città partendo da piazza della Vittoria alle ore 10.30 (concentramento ore 9.30), si fermerà sotto il Ponte Monumentale di Via XX Settembre dove verrà reso omaggio al Sacrario dei Caduti Partigiani e sarà deposta una corona a nome delle tre confederazioni. La manifestazione raggiungerà piazza De Ferrari (ore 11.30), dove si terranno i comizi conclusivi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

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” Contrattazione, occupazione e pensioni. Sono questi i grandi temi al centro del Primo Maggio 2016: “Più valore al lavoro” è slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare la festa nazionale. I sindacati si muovono insieme e parlano con una sola voce: la manifestazione nazionale organizzata dalle tre sigle per la festa del lavoro si terrà a Genova. Un corteo attraverserà le vie della città partendo da piazza della Vittoria alle ore 10,30 (concentramento ore 9,30), si fermerà sotto il Ponte Monumentale di via XX Settembre dove verrà reso …

Che fine ha fatto la partecipazione? Il consigliere Giuranna interroga il Sindaco

giurannaFa bene Giovanni Giuranna a riproporre, con ostinazione, al Consiglio Comunale di domani alcune domande al Sindaco sulle sue intenzioni circa il tema della partecipazione nella nostra città.

Ben venga l’ennesimo sollecito anche se con gli atti questa Amministrazione di centrodestra ha già manifestato il suo pensiero. Ha chiuso i Consigli di Quartiere, ha approvato regolamenti restrittivi sull’agire politico di partiti associazioni e messo in vendita alcune sedi dei quartieri stessi. Non risulta che nessuna idea nuova e tanto meno nuovi strumenti (Regolamenti) di partecipazione siano mai stati sottoposti né al Consiglio né ai partiti. Mentre a Paderno si dorme, o meglio non ci si interroga, molti comuni sono impegnati ormai da anni a contrastare il diffuso disinteresse dei cittadini e cercano vie e strumenti per favorire e stimolare la partecipazione popolare alle scelte pubbliche.

Milano, Desio, Cinisello Balsamo, Lissone (per citarne alcuni vicini) si sono incamminate su diverse vie e stanno sperimentato anche il Bilancio partecipativo che noi abbiamo già vissuto.                     Nella partecipazione ogni comune, ogni comunità deve fare il suo percorso civile e dobbiamo guardare a queste esperienze con rispetto. Vediamo intanto alcuni flash che ci danno l’idea di come gli altri si stanno muovendo e lasciamo da parte –per un momento-le nostre opinioni.