
Articolo di Ottorino Pagani:
“La legge per il ripristino della natura. (Nature Restoration Law – NRL)
Nel 2024, la Comunità Europea ha approvato il Regolamento UE 2024/1991, noto anche come “Legge per il Ripristino della Natura”, che impone agli Stati membri dell’UE di adottare misure per ripristinare gli ecosistemi degradati: sia quelli terrestri che quelli marini; in zone umide, fluviali e lacustri; sia in città come nelle zone rurali. Le tappe sono potenzialmente forzate: entro il 2030 gli stati europei dovranno ripristinare le condizioni ambientali favorevoli di almeno il 20% degli habitat compromessi, percentuale che sale al 60 % nel 2040 e almeno il 90% nel 2050. Gli obiettivi generali sono:
- Invertire la perdita di biodiversità
- Rafforzare la resilienza climatica
- Garantire la sostenibilità ambientale ed economica a lungo termine
Gli obiettivi specifici sono: Il regolamento sul ripristino della natura copre una vasta gamma di ecosistemi, con obiettivi specifici differenti. In particolare, per gli ecosistemi urbani (articolo 8): “gli ecosistemi urbani coprono il 22% della superficie terrestre dell’UE. Le nuove norme, mirano ad aumentare gli spazi verdi nelle città, garantendo:
- Nessuna perdita netta di aree verdi urbane e di alberature urbane in città, paesi e sobborghi, compresi almeno i loro centri urbani e agglomerati urbani entro il 2030 (rispetto al 2024), a meno che la quota non superi già il 45%.
- Dal 2031 in poi, aumento della tendenza di aree verdi e di alberature totali fino ad un livello soddisfacente.”
Questo Regolamento è già legge vigente in Italia, e il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha recentemente pubblicato il crono-programma delle attività …



