Articolo di Ottorino Pagani:
“Per rafforzare il Parlamento europeo
Libertà e Giustizia, in collaborazione con Cgil Milano, ha elaborato dieci richieste da rivolgere alle candidate e ai candidati che si presenteranno alle prossime elezioni europee: dieci aree di impegno in cui promuovere, nel caso di elezione, azioni fondamentali per la democratizzazione dell’Unione, il rafforzamento del Parlamento – unico organo elettivo europeo – e la piena partecipazione della cittadinanza europea:
- 1- Rafforzare il principio democratico nell’Unione europea.
- 2- Trasformare l’Unione europea in un vero Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia.
- 3- Realizzare l’uguaglianza e combattere le discriminazioni.
- 4- Incoraggiare la partecipazione civica.
- 5- Superare l’approccio intergovernativo in materia di migrazione e asilo.
- 6- Promuovere lo spazio giudiziario europeo.
- 7- Democratizzare la nascente politica di difesa europea.
- 8- Assicurare il diritto alla salute.
- 9- Rafforzare il Green deal europeo.
- 10- Agire per un’Agenda della società civile europea.
Condivido le richieste e in particolare le motivazioni per:
Assicurare il diritto alla salute: La crisi del Covid-19 ha dimostrato che l’azione dell’Unione è fondamentale per promuovere il godimento del diritto alla salute da parte di quanti si trovino sul territorio dell’Unione. Anche se in questo campo il Trattato prevede solo misure di supporto dell’azione degli Stati membri, escludendo misure legislative di armonizzazione, molto si può fare in materia di formazione e ricerca congiunta, libera circolazione delle professioni sanitarie, riconoscimento reciproco dei titoli, creazione di riserve strategiche di medicinali. A questo proposito chiediamo un impegno, in caso di elezione, a:
operare perché l’Unione europea sviluppi uno spazio sanitario europeo in cui i diritti alla tutela sanitaria siano garantiti a quanti si trovino sul territorio dell’Unione, e che a tal fine siano assicurate le risorse economiche necessarie e previste le necessarie reti di cooperazione scientifica e sanitaria;
Agire per un’Agenda civile europea: Il Trattato di Lisbona e la Carta dei diritti fondamentali hanno creato spazi nuovi per la rappresentanza dei cittadini europei, per il rafforzamento delle forze politiche, per l’organizzazione di un dialogo costante con la società civile e con i rappresentanti di interessi, ma mentre questi ultimi sembrano aver trovato vie dirette e indirette per influenzare le scelte europee, altrettanto non si può dire per la partecipazione quotidiana della società civile alla costruzione del presente dell’Europa. Sotto questo profilo, il Parlamento europeo, pur prendendo molte iniziative, non riconosce, come invece dovrebbe ai sensi dell’art.11 del TUE, il ruolo della società civile. Vi sono quindi ancora ampi spazi di partecipazione della società civile alla formazione trasparente delle misure legislative europee e al controllo della loro applicazione negli Stati membri e negli Stati terzi (in presenza di interventi e strutture europee).“