Ricordando Maurice Munir Cerasi

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Maurice Munir Cerasi ,nato a Istambul nel 1932 architetto, urbanista e docente universitario è morto il 14 ottobre nella sua Milano. Autore di numerose e apprezzate pubblicazioni. Dalla storica “La residenza operaia a Milano” a “Città e periferie” a “Lo spazio collettivo nella città”. Ha lavorato e insegnato in moltissime città e università italiane e del mondo.  Ha sempre riposto particolare attenzione al tema dell’ambiente e dell’architettura ma intrecciate alla condizione sociale. Ancora utile il suo “La lettura dell’ambiente”. Ha progettato e realizzato oltre 35 progetti di parchi, spazi pubblici, abitazioni di edilizia economica e popolare in particolare nei centri storici. Dal Pianto Territoriale della Provincia di Milano a quello del Parco del Ticino. La città di Paderno Dugnano lo ricorda anche perché fece l’assessore all’Urbanistica dal 1975 al 1977 nella prima giunta di Stefano Strada.

E’ stato parte di quegli intellettuali comunisti (come l’avvocato Gianfranco Maris che abbiamo già ricordato qualche mese fa) inviati dalla Federazione del PCI milanese ad aiutare le sinistre al governo con la grande avanzata elettorale del PCI del 1975.Con il suo lavoro, come  architetto, ha arricchito la nostra città con diversi interventi ancor apprezzati: Il Parco della Cava Nord che fu premiato a Strasburgo con l’ “European Restoration Award 1999/2000 dell’UEPG”, premio Comunità Europea per il “miglior recupero ambientale di una cava di sabbia e ghiaia”;  gli edifici di edilizia economico popolare di via Fante D’Italia  e la ristrutturazione di Villa Gargantini. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e di conoscerlo, anche se superficialmente e ricordo la sua fermezza e il suo rigore nel “riaffermare i caratteri originari del disegno architettonico ed ambientale “del Parco della Cava nei singoli particolari difronte a richieste di modifiche progettuali incoerenti col le finalità del disegno ambientale. Il rigore del progetto è stato l’elemento che ha permesso a quel parco di essere ancora  una delle più belle occasioni di riqualificazioen ambientale mai realizzate in Italia. Grazie all’idea del Sindaco Stefano Strada e al progetto dell’architetto Cerasi.

 

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Riportiamo come L’Ordine degli architetti di Milano lo ha ricordato:

Nato a İstanbul nel 1932, ha unito l’attività progettuale a quella critico-saggistica e didattica, insegnando al Politecnico dal 1965 al 1986 e successivamente alla facoltà di architettura di Genova e al MIT di Boston. Ha realizzato numerosi parchi e spazi pubblici, abitazioni ed edifici con particolare attenzione agli interventi nei centri storici.Maurice Cerasi aveva a cuore lo spazio collettivo.
Ha saputo mostrare con magistero nella pratica professionale, nell’insegnamento e nella scrittura come nel disegno del verde, dello spazio pubblico o degli edifici non servono strumenti specializzati o settoriali, ma serve saper usare gli strumenti dell’architettura per dare vita al significato civile della città.
Chi abita attraversandoli gli spazi da lui immaginati, chi ne ascolta il disegno, assume identità e per questo una responsabilità sulla terra, di cui Maurice sapeva rendere consapevoli i suoi interlocutori.
Militante e studioso, appartiene ai Giusti della storia preziosa e irripetibile delle idee del secolo breve che è necessario tramandare con limpidezza.

Una commemorazione funebre ha avuto luogo venerdì 16 ottobre nell’atrio di Ansperto di Sant’Ambrogio, alla presenza di numerosi amici e allievi. Un luogo che ben rappresenta la convivenza e il confronto fra soggettività e culture diverse, così come nel lavoro di Maurice Cerasi prevalse proprio il senso del confronto, delle differenze e dell’incontro, tra individui e tra culture.”