E’ l’obiettivo della protesta dei sindacati, con Cgil, Cisl e Uil unite nel chiedere al Governo “flessibilità per tutti”, “rispetto per fatica e lavori diversi”, ma soprattutto nel sostenere che “41 anni di contributi bastano”. “Andremo avanti finchè non schioderemo il governo” ha detto da Roma il leader della Cisl secondo cui la Legge Fornero “ha alzato nel giro di una notte di sei-sette anni l’eta pensionabile dei lavoratori e delle lavoratrici. Migliaia di persone si sono trovate senza lavoro e senza pensione”. Per Furlan occorre ripristinare la flessibilità in uscita e distinguere lavoro da lavoro, perchè “non si può stare fino a 67 anni su una gru o su una impalcatura e tenere una classe materna di bambini”. “Andremo avanti finché il governo non cambia” ha fatto eco Barbagallo. Camusso ha chiesto di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, tutelare le pensioni in essere, rafforzare la previdenza complementare chiedono inoltre pensioni dignitose per i giovani, per i lavoratori precari e discontinui, accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori.
Sprezzante il commento di Renzi, riferito dai quotidiani, alle manifestazioni sindacali. Speriamo che l’indifferenza del governo alle richieste dei sindacati (e di milioni di lavoratori) non si manifesti, tra qualche mese, nell’indifferenza di milioni di lavoratori iscritti al sindacato alle sorti del governo Renzi.
Chi semina vento..