Una scuola di italiano per stranieri in CGIL

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Ricevo dallo SPI-CGIL di Paderno Dugnano la testimonianza di Luigi Destri che racconta della scuola per stranieri, attiva dal 2018, presso la sede di Paderno Dugnano di via Roma,68. Un utilissimo servizio che non tutti conoscono e che bisogna diffondere.

INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO AGLI STRANIERI: UN SERVIZIO DELLO SPI CGIL DI PADERNO DUGNANO di LugiDestri

Verso la fine del 2018 il segretario dello SPI CGIL di Paderno Dugnano chiedeva la mia disponibilità ad impegnarmi presso la Camera del Lavoro come volontario, dato che ero in pensione. Ho pensato quindi di offrire la mia esperienza di insegnante di scuola primaria per una attività rivolta verso i lavoratori stranieri residenti a Paderno Dugnano: l’insegnamento della lingua italiana.

A quasi quattro anni dall’inizio di questa esperienza, mi sembra utile ricavare delle considerazioni generali e condividere alcuni aspetti di questa esperienza che è stata fruttuosa per chi l’ha organizzata e, spero, utile a chi la richiedeva. Alcuni dati: hanno seguito il corso circa una quarantina di persone, con diversa frequenza. La maggioranza è costituita da donne. Le nazionalità rappresentate sono (in ordine di rilevanza numerica): Egitto, Ucraina, Russia, Ecuador, Cuba, Argentina, Marocco, Romania, Colombia, Brasile, USA, Senegal, Perù, Spagna

Grosso modo si possono identificare tre aree linguistico geografiche, contraddistinte anche da una netta differenza per quanto riguarda le esigenze espresse. Area di lingua araba essenzialmente nordafricana, area di lingue slave con prevalenza ukraina e un’area di lingua spagnola.

La maggior parte dei partecipanti sono donne casalinghe o in cerca di occupazione, l’attività lavorativa più rappresentata riguarda i servizi alla persona, in particolare badanti ukraine o sudamericane. Non mancano studentesse universitarie o lavoratori nel settore edile o terziario. Per quanto riguarda la residenza in Italia si va da un massimo di 18 anni a un minimo di quattro mesi.

Ovviamente le esigenze dell’apprendimento sono inversamente proporzionali alla durata della residenza in Italia, anche se ci sono notevoli differenze nell’acquisizione della lingua tra le diverse aree sociali e geografiche: per esempio, molte donne egiziane residenti da molti anni in Italia, non hanno sentito la necessità di apprendere la lingua italiana perché era sufficiente la comunicazione interna nell’ambito familiare, e spesso veniva delegata la comunicazione esterna al marito o a un familiare maschio.  Tenuto conto di queste particolarità, ho evidenziato due grandi linee di esigenze:  un livello principiante, con sufficiente chiarezza comunicativa orale, ma necessità di una comunicazione più precisa e corretta nei vari ambiti (scuola, lavoro, ambienti cittadini, uffici, ecc.), un livello avanzato con la richiesta di apprendere la lingua italiana con maggior perfezione, scioltezza e correttezza grammaticale, oltre alla volontà di conoscere elementi della cultura italiana, arte, letteratura, politica.

Ai due estremi opposti abbiamo anche richieste di alfabetizzazione immediata (persone giunte in Italia da pochi mesi) con interventi urgenti soprattutto per comprendere il gergo della burocrazia legata ai permessi di soggiorno, richieste agli uffici, ecc.

All’altro estremo ci sono richieste specialistiche come, ad es. la conoscenza dei termini settoriali legati ai quiz per la patente di guida. In base a queste analisi sono stati organizzati due livelli in due giorni diversi, per principianti e per chi ha già un buon livello di conoscenza della lingua, ma vuole perfezionarla.

Gli ultimi avvenimenti politici (guerra in Ukraina) hanno influenzato i corsi, ovviamente per quanto riguarda l’area slava. Ukraine e russe, nel corso, avevano un buon livello di interazione e comunicavano tra di loro aiutandosi a vicenda nell’apprendimento. Con le ultime vicende i rapporti si sono completamente raffreddati, e la presenza della componente russa è molto diminuita anche se non completamente scomparsa. Anche la pandemia ha rallentato il lavoro dato che la maggior parte degli allievi e allieve non hanno i mezzi tecnologici per seguire corsi a distanza.

Le difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana riguardano prevalentemente la pronuncia e la fonetica per l’area di lingua araba, la particolarità di verbi e preposizioni per l’area slava. I più rapidi nell’ acquisizione linguistica sono i latinoamericani, data la familiarità linguistica dello spagnolo con l’italiano. Tutte le aree ritengono molto complesse le regole del linguaggio nel registro formale e della cortesia. Gli articoli dei giornali sono ritenuti quasi del tutto incomprensibili per l’uso spesso scorretto e/o astratto del linguaggio comunicativo, così come quello burocratico.

Gli studenti lavorano su schede predisposte gratuitamente sulla base dei due livelli. Oltre al lavoro sulla pronuncia e la grammatica, sono previste anche attività di lettura di brevi racconti, articoli di giornali, questionari, quiz, brani semplici di letteratura.

Spesso la comunicazione è interetnica, dato che si utilizzano in modo ausiliario le prime o seconde lingue conosciute, lavorando così anche sul confronto interlinguistico. Questo mi ha dato modo, come insegnante, di recepire le diverse sfumature presenti nei vari gruppi linguistici e sociali, nonché la familiarizzazione e la miglior comprensione delle necessità espresse. Spesso il pregiudizio o una certa pigrizia nelle conoscenza ci fa apparire monolitico quello che invece è ricco di mille sfumature.

Il corso è completamente gratuito compreso il materiale, cosa molto apprezzata, dato che i costi di corsi ufficiali sono comunque rilevanti per chi dispone di redditi minimi.

Questa esperienza, naturalmente può essere perfezionata e organizzata in modo migliore, certamente. Ma la soddisfazione di creare una comunicazione efficace e anche piacevole ha molto valore per gli studenti e per l’insegnante. E’ molto apprezzata la possibilità di organizzarsi liberamente in base alle esigenze senza avere strutture “scolastiche” di tipo rigido.”