Un Cittadino che ci segue, ci ha fatto una domanda.
Qual’è la motivazione ufficiale del taglio?
Rispondere a questa domanda non è facile.
Rileggendo con attenzione il numero 1 gen-feb 2016 della Calderina, pubblicata dalla Giunta Comunale, non si trova NESSUN riferimento al taglio degli alberi. ANZI!
Se fate attenzione alle immagini relative alle viste di via Roma COM’E’ … e COME SARA’… i tigli sono sempre presenti!!!
Ho chiesto anche a Marco Coloretti, consigliere comunale del PD, all’opposizione in questa legislatura e nella precedente, per cercare di ricostruire l’evoluzione delle proposte presentate, ed eventualmente individuare se in qualche momento della progettazione era stata manifestata l’intenzione di eliminare la piantumazione.
Ma nulla da fare! Non c’è nessun indizio che poteva farci pensare ad un proposito del genere.
Purtroppo, la Giunta Alparone, con il sistema del ti faccio vedere la fine ma non l’inizio, l’esito nefasto dei tagli si è visto solo all’atto dell’esecuzione.
La cosa più incredibile, al di là delle valutazioni tecniche o di ingegneria sulla realizzazione dell’intervento, anche ipotizzando che non si potesse fare diversamente, è che Alparone ed il suo Assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Tonello, non hanno minimamente pensato di illustrare il progetto ai Cittadini, di coinvolgere gli abitanti del quartiere.
Probabilmente hanno pensato che fosse meglio non fare confronti.
L’impressione che si ha è che la Giunta di destra stia procedendo come se la città appartenesse a chi la governa e che quindi si senta giustificata a fare tutto ciò che vuole, senza mai verificare quale può essere il punto di vista dei cittadini, un punto di vista “condiviso” e “partecipato”, che magari potrebbe evitare qualche errore.
Forse Alparone pensa che coinvolgere la Cittadinanza nelle principali decisioni su Paderno Dugnano sia solo un fastidio in più e che meno si informa, meno critiche arrivano.
Vince l’idea che governare la Città significa “ora tocca a me perciò faccio come voglio io” che a nostro avviso è quanto di più sbagliato si possa fare se si vuole perseguire quel che si dice il bene pubblico.
Ringraziamo il nostro lettore che ci ha permesso di dare ulteriori precisazioni sull’argomento.


