Lettera a una professoressa di Lorenzo Milani
Curatore: Scuola di Barbiana
Editore: Libreria Editrice Fiorentina
Collana: Scuola familiare
Anno edizione: 1996
Pagine: 166 p., Brossura
In qualunque modo sia stata letta o riletta La lettera a una professoressa io la lessi, insieme a tanti miei coetanei, come la denuncia di una scuola di classe e la proposta semplice di una scuola antiautoritaria. Per questo ne consiglio comunque la lettura -senza mitologie e senza ritrosie con l'avvertenza di una contestualizzazione nell'Italia di allora. Era il 1967. Certo non mancano i motivi di una lettura critica, come ha fatto Sebastiano Vassalli, ma io penso che i meriti di fondo di quel testo siano ancora tutti presenti.
D'altro canto non si può certo dire che il cinquantesimo anniversario della morte di don Lorenzo Milani e dell’uscita di Lettera a una professoressa sia passato sotto silenzio. La pubblicazione delle opere complete insieme a celebrazioni, articoli, polemiche talvolta pretestuose e perfino un pellegrinaggio di papa Francesco – ci ricorda che la figura del priore di Barbiana ancora brucia.
Curatore: Scuola di Barbiana
Editore: Libreria Editrice Fiorentina
Collana: Scuola familiare
Anno edizione: 1996
Pagine: 166 p., Brossura
In qualunque modo sia stata letta o riletta La lettera a una professoressa io la lessi, insieme a tanti miei coetanei, come la denuncia di una scuola di classe e la proposta semplice di una scuola antiautoritaria. Per questo ne consiglio comunque la lettura -senza mitologie e senza ritrosie con l'avvertenza di una contestualizzazione nell'Italia di allora. Era il 1967. Certo non mancano i motivi di una lettura critica, come ha fatto Sebastiano Vassalli, ma io penso che i meriti di fondo di quel testo siano ancora tutti presenti.
D'altro canto non si può certo dire che il cinquantesimo anniversario della morte di don Lorenzo Milani e dell’uscita di Lettera a una professoressa sia passato sotto silenzio. La pubblicazione delle opere complete insieme a celebrazioni, articoli, polemiche talvolta pretestuose e perfino un pellegrinaggio di papa Francesco – ci ricorda che la figura del priore di Barbiana ancora brucia.