La strategica infrastruttura per EXPO 2015 (2)

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Rho-Monza

Articolo di Ottorino Pagani:

“La strategica infrastruttura per EXPO 2015 (2)

Le considerazioni esposte nel post pubblicato il 26 settembre 2021 richiedono, a mio avviso, un aggiornamento sulla scorta di nuove informazioni raccolte nel frattempo, precisamente:

  • La pedalata nel GruBria”, un’ottima iniziativa,ben documentata con un video sul sito di Legambiente Paderno Dugnano, ci informa sui disguidi subiti dal “Piano di mitigazione ambientale” e dei possibili sviluppi. I disguidi che hanno ritardato la definizione del progetto definitivo sono un indice della scarsa importanza/urgenza che le Istituzioni coinvolte hanno dato a questo tema che impatta sulla salute dei cittadini padernesi e mettono in ulteriore rilievo la pazienza e l’impegno dei rappresentanti del CCIRM (Comitato Cittadini Interramento Rho Monza). In merito ai possibili sviluppi, oltre a prendere atto che il progetto è “in itinere” e non esiste ancora un crono-programma a pochi mesi dall’apertura al traffico delle carreggiate autostradali che attraversano la nostra Città, si evidenzia che la vera funzione di mitigazione diventerà efficace tra circa dieci anni, quando l’ecosistema, in particolare le piante, avranno raggiunto la crescita adeguata. Se X è il tempo ancora ignoto per la realizzazione delle opere , allora la mitigazione sarà efficace dopo circa 10+X anni e nel frattempo dovremo sperare di sopravvivere con un ulteriore inquinamento e con le “mirabolanti” compensazioni sociali che ci sono state concesse. Non mi sembra un bel “quadro” e mi auguro che le Istituzioni si ravvedano rapidamente per ridurre al minimo sia X che i 10 anni, e che si riprenda seriamente la discussione con Città Metropolitana e i vari Ministeri per nuove e urgenti “compensazioni sociali”.
  • l’inquinamento è ancora peggiorato per il traffico indotto dalla funzione, già operativa da anni, di “complanarità” di alcune nostre strade con la “strategica infrastruttura” e, da alcuni mesi, per il blocco della circolazione sul cavalcavia di via Battisti – Camposanto; nel frattempo l’Amministrazione Comunale sta sviluppando il piano per un ennesimo consolidamento del ponte con la conseguente stima dei costi. Come indicato nel post precedente, la “riqualificazione della A52 prevede inoltre la realizzazione di un sistema viario complanare all’asse principale finalizzato a garantire le connessioni di tipo locale per le aree attraversate dal nuovo asse autostradale“ e quindi le strade, le rotonde e i cavalcavia che compongono il percorso complanare nel nostro territorio sono di pertinenza provinciale, cioè devono essere gestite da Città Metropolitana; questa scelta conferma che questo nodo infrastrutturale porta beneficio ai cittadini metropolitani, in particolare ai milanesi, che devono quindi condividerne i costi di gestione/manutenzione; inoltre, l’Area infrastrutture della Città Metropolitana dovrebbe essere ben organizzata come indicato nei documenti: “Strade Metropolitane-Gestione virtuosa della manutenzione” e “Metroponte: istruzioni per la gestione dei ponti stradali”. In questo schema, mi sembra opportuno e urgente coinvolgere Città Metropolitana per condividere le scelte tecniche e le modalità di finanziamento dell’opera. A questo tavolo di discussione   dovrebbe partecipare anche FNM, sia nella veste di proprietario della Società Milano-Serravalle  sia per le implicanze del cavalcavia sulla sicurezza ferroviaria; il Gruppo FNM, a mio avviso,  ha “in house” tutte le competenze per poter intervenire in modo rapido.

P.S. In ogni caso, un sentito “GRAZIE” al CCIRM e a Legambiente Paderno Dugnano.