E’ ancora troppo vivo lo sgomento per quanto accaduto ieri a Genova. Un disastro non naturale e frutto probabilmente dell’incuria e della mancata manutenzione di una infrastruttura così importante per la città e per il paese intero.
Ancora adesso, mentre si cerca di ricomporre i morti e di ritrovare gli scomparsi sotto le macerie del ponte Morandi, infuriano le polemiche. Troppo violenta e sguaiata la ricerca del colpevole e del capro espiatorio che molti ministri stanno inscenando cercando di cavalcare il dolore del paese.Non è così che si fa un servizio alla democrazia. Non aizzando contro qualcuno. Certo ci sono e ci saranno da accertare le responsabilità. E certo bisognerà cambiare un modo di governare e concepire il bene pubblico a partire dalla manutenzione del territorio: cioè dell’intero paese.
A cominciare dallo stop al consumo di suolo. A cominciare dal fatto che tutti i comuni debbono farsi carico del proprio territorio, dei propri ponti, delle proprie scuole, del proprio dissesto idrogeologico, del proprio consumo di suolo.Cambiare una cultura e una classe dirigente rimettendo al centro un piano straordinario di manutenzione del paese.
Anche da noi, a Paderno Dugnano.