Insieme contro la violenza alle donne

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Orbene, io desidererei che a queste manifestazioni, si desse un seguito fortemente pregnante ed incisivo, così che queste iniziative non siano pezzi slegati, che non siano gocce senza vaso, ma siano parte di un unicum, attraverso un  ulteriore evento che approfondisca maggiormente la tematica, che ne approfondiscano gli aspetti di diritto,  le possibili soluzioni per chi sia costretta a vivere nel silenzio del suo angolo buio, la sensibilizzazione alle giovani generazioni nel far capire che la violenza non ha nulla a che fare con l’Amore e tutto ciò che la tematica direttamente ed indirettamente comporta insieme a relatori d’eccezione.

Era il 9 ottobre quando inviavo una e-mail all’Avv. Francesca Cunteri  Componente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Associata ADGI, paventandoLe quelle che io chiamo una delle mie “bizzarre” idee. Le domandavo, se l’Associazione di cui  fa parte, potesse mettermi a disposizione una Collega relatrice per un evento che avrei voluto sottoporre alla mia Amministrazione (ricordandoLe che essendo solo un consigliere di minoranza od opposizione, che dir si voglia, non avevo nessun margine decisionale, ma solo tanta voglia di tentarci).

Le facevo presente che mi sarebbe piaciuto usare come spazio non i soliti spazi convenzionali, senza nulla togliere alla bellezza e all’importanza che ricoprono per la Nostra Città, ma, che stavo pensando ad una palestra o ad un auditorium di una scuola, come simbolo, perché, ritengo, che sia da qui che si debba partire a creare il germe della non violenza di genere e per riuscire a creare quella cultura necessaria che serva a sconfiggere il femminicidio e qualsiasi abuso delle e sulle Donne. Continuavo, dicendoLe che pensavo di poterla fissare in un sabato mattina, dove ogni alunno si impegni a portare un adulto con sé (la mamma, il papà, il fratello maggiore, lo zio, la nonna etc.), o comunque un evento diurno open alla cittadinanza per fruire di un momento di cultura ed aiuto!

Detto-fatto: a pochi minuti dalla mia, mi arriva riscontro di Francesca che testualmente scrive “mi piacciono le tue idee assolutamente in linea con gli scopi dell’associazione e con ciò che io stessa sto portando avanti. Mi piacerebbe partecipare in prima persona, anche se quella settimana sono piuttosto impegnata”. L’Avv. Francesca Cunteri, infatti, sarà tra le relatrici e relatori al Convegno che si terra il 25 novembre p.v. presso Aula Magna – Palazzo di Giustizia “Vecchie e nuove forme di violenza contro le Donne” (a cui tra l’altro prenderò parte, nell’esercizio della mia professione), mentre il giorno dopo volerà in Bulgaria insieme ad altra collega per la campagna di sensibilizzazione per la ratifica anche in quel Paese della Convenzione di Istanbul.

Incontrata, successivamente, presso il Consolato ecuadoregno,  l’Avv. Cunteri mi ha confermato che sarà disponibile per i prossimi mesi e che mi farà successivamente sapere, che verrà con un paio di Colleghe, (che dovrò prepararmi a co-partecipare, “e la cosa già mi fa paura!”), che ha già ricevuto la disponibilità a partecipare dell’Associazione Valeria. Mentre, la Console dell’Ecuador ci ha ricordato che, nell’eventualità volessimo offrire un piccolo rinfresco per una maggiore atmosfera di convivialità e per alleggerire, successivamente, l’argomento che ha forte impatto emotivo, un gruppo di donne ecuadoregne, che sono riuscite a strappare il loro destino dalla violenza più efferata di orchi senza pietà, hanno costituito una associazione di catering e si offrono come testimoni che la speranza è uno sprono che aiuta a trasformare anche le peggiori delle situazioni in realtà di cambiamento.

Non da ultimo, pensavo che nel nostro percorso potremmo rendere partecipe il Consultorio di Paderno Dugnano, invitando Psicologa ed Assistente sociale, che si occupano quotidianamente anche del tema specifico portando aiuto specifico e mirato ai Nostri Cittadini e invitare, altresì, la new entry sportello dedicato gestito dall’Associazione Whyte Mathilda (situato presso Biblioteca Tilane, vale sempre la pena ricordarlo), così da far conoscere tutti gli strumenti a disposizione. Perché una donna salvata è una donna felice che ritorna a dare la sua vita alla società!

Sarebbe essenziale e fondamentale l’ideazione di un leaflet informativo con tutte le indicazioni utili, che oltre a promuovere l’evento, abbia come scopo primario, la fruizione di numeri, indirizzi necessari indispensabili alle donne che si trovino nei casi di violenza e sudditanza maschile. Un opuscoletto, di facile consultazione che cominci a tracciare un percorso utile anche alle nostre giovani generazioni. Da Barba Blu si può scappare e si può essere accolti in case anonime con l’aiuto di volontari ed associazioni, si può tornare a far splendere il sole, perché dopo la tempesta ci deve essere sempre per tutte un arcobaleno!

Perché si realizzi questo progetto di più ampia partecipazione e con relatori che si occupano nel quotidiano di ogni singolo aspetto della lotta contro la violenza e della tutela delle donne che subiscono violenza c’è bisogno di tutti, c’è bisogno anche e soprattutto della sensibilità che ho visto dimostrare ai miei interlocutori privilegiati (ovvero, dell’Assessore alla cultura e pari opportunità Nava e del Presidente della mia commissione servizi Viviani). In alcune delicate situazioni in cui visto il tema, non solo, non ci si avvantaggia nel confronto politico ideologiche, né dello sventolio di bandiere colorate, ma,  servirebbe solo voglia di dialogare e di fare. Anzi, su questo tema si deve essere addirittura oltre, non credo ci sia bisogno di discuterne tra di noi, c’è solo bisogno di aiutarsi a realizzarlo nei fatti e creare la cultura del rispetto verso la Donna e di cominciare i percorsi con gli strumenti giusti. Io vi offro tutti i miei strumenti musicali, sappiatene fare buon uso, perché il viaggio richiede impegno e sacrificio responsabile, il risultato più bello, ve lo assicuro, è il sorriso di una Donna, piccola, giovane, grande o anziana che sia che tira un sospiro di sollievo e non ha più paura!

Cordiali saluti.

Daniela Caputo

Consigliere Comunale di Paderno Dugnano

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