PD: o Macron o la sinistra

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Piero Ignazi è professore di Politica comparata presso l’Università di Bologna, ma soprattutto è un acuto editorialista del quotidiano La Repubblica. Anche ieri su quel giornale poneva al PD una domanda semplice:” il partito è a un bivio: decida se rimanere una formazione progressista o ispirarsi al liberale En Marche”.

Insomma –dice il prof. Ignazi, non un pericoloso rivoluzionario sinistrorso- dopo tutto quanto è successo: i 5 milioni di voti persi in quattro anni, la sconfitta del 4 dicembre al referendum e  quella alle politiche del 4 marzo bisogna che il PD decida cosa vuole essere. Ma prima viene una lettura del voto:

In conclusione, il travaso dei voti dal Pd ai 5 Stelle può essere interpretato in due modi diversi: se si pensa che questo passaggio sia avvenuto perché molti si sono sentiti abbandonati e persino traditi dal PD nelle loro speranze di riscatto e persino di disagio,allora il PD deve ripensare le sue politiche economiche e sociali, perché troppo influenzate dal pensiero unico neo liberale. E rinnovare radicalmente la sua classe dirigente. Se invece si ritiene che l’emorragia di consensi sia solo frutto di “errori di comunicazione” ma che tutto andava bene, allora il Pd deve riconfermare quanto prima alla sua guida Matteo Renzi, il migliore interprete di quella politica”. Dal che ne deriva una scelta di campo: essere un partito di sinistra o di centro sinistra.E cioè un partito dell’area progressista di ispirazione socialista, come le socialdemocrazie europee, o un partito liberal-radicale con influssi cristiani-forse meglio definibile umanista.—di cui la Repubblique en Marche di Emmanuel Macron è il prototipo.E‘ ora che il PD decida.

Non sembra un dilemma così complicato da sciogliere: il peggio per il PD e per l’intera sinisistra progressista italiana è che continui nell’ambiguità di non scegliere.Questo vale anche per le situazioni territoriali che si dovranno porre l’interrogativo di quale interlocutore avranno di fronte in vista di importanti scadenze elettorali.