
Articolo di Ottorino Pagani:
“Tassonomie europee: tra la scienza e gli “gnomi inventivi”.
La Commissione europea, dopo due anni di discussioni, ha pubblicato la versione definitiva della tassonomia delle attività economiche considerate sostenibili da un punto di vista ambientale.
L’elenco prevede sia l’utilizzo del gas che del nucleare, nonostante il giudizio contrario, ribadito anche pochi giorni prima della decisione, dal Gruppo di esperti della Commissione stessa.
Una contraddizione evidente che sollecita alcune considerazioni:
- se la politica inizia ad occuparsi del linguaggio si ripropone la metafora “orwelliana” del funzionario del “Ministero della Verità” che ha il compito di redigere il “Dizionario della Neolingua che il Partito vuole costruire, … dove il ricorso a sempre nuovi neologismi creati ad arte permette di pensare non più alle parole, ma a far sì che siano le parole a pensare per noi .. e ciò avviene perché esse sono svuotate di significato …. E successivamente, pensare non sarà solo un reato, sarà una malattia”.
- il “Regolamento UE sulla Tassonomia”, all’articolo 19 richiede che i criteri di classificazione gerarchica siano fondati sulla scienza, non diano un trattamento speciale a certe tecnologie, e siano facilmente verificabili. I nuovi criteri per il gas ed il nucleare sono incompatibili con il Regolamento come confermato recentemente dal Gruppo di esperti della Commissione stessa. Se non siamo di fronte a una questione di linguaggio o al risultato di una ricerca scientifica: chi sono i “mercanti di dubbi” che hanno mal consigliato la Commissione europea?. Forse sono quelli ben descritti dal “Galileo” di Bertold Brecht: “Questi uomini egoisti e prepotenti, avidi predatori a proprio vantaggio dei frutti della scienza, si avvidero subito che il freddo occhio scientifico si era posato su una miseria millenaria quanto artificiale, una miseria che chiaramente poteva essere eliminata con l’eliminare loro stessi. Allora sommersero noi sotto un profluvio di minacce e corruzioni, tali da travolgere gli spiriti deboli …. Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo ….”
- in ritardo su quella ambientale, la Commissione è alle prese con la definizione di una “tassonomia sociale” (sarà definita “Tassonomia rossa”?) nell’ambito della finanza sostenibile; visti i risultati, non promette nulla di buono il fatto, già chiarito dalla Commissione stessa con opportuno report, che questa tassonomia sarà una “estensione della tassonomia verde”; inoltre, l’importanza delle questioni sociali negli investimenti finanziari non può essere subordinato / condizionato da quelle ambientali: vi possono essere attività, prodotti e servizi sostenibili sotto il profilo ambientale, ma estremamente dannosi sotto quello sociale, ad esempio: pannelli fotovoltaici realizzati in condizioni di lavoro dubbie o senza alcuna tutela dei diritti sindacali. Poi, bisognerà anche tenere in considerazione la trasparenza delle aziende, sia fiscale che gestionale (vedi anticorruzione). Vedremo cosa verrà prodotto, ad oggi, il ritardo non è un buon segnale.
- il Parlamento e il Consiglio UE hanno sei mesi di tempo per approvare il testo per la “tassonomia verde” adottato dalla Commissione il 2 febbraio 2022: mi auguro che in tutte le sedi i cittadini europei si attiveranno per contrastare questo atto di negligenza verso le generazioni future. Nel frattempo, è doveroso riportare un buona notizia: il Gruppo Banca Etica ha già fatto sapere che non si baserà sui criteri individuati dalla Commissione. Ed escluderà, appunto, sia il gas che il nucleare dal proprio orizzonte di investimenti.