Ancora su Re3

Articolo di Ottorino Pagani:

Le tassonomie di “RE3”.

Nelle varie “Linee guida” prodotte da questa Amministrazione comunale per impostare la nuova variante generale al Piano di Governo del Territorio (PGT) si indica come principale azione strategica: “Rafforzare il sistema del verde e delle connessioni ambientali strategiche”.

La variante urbanistica denominata RE3, approvata dalla precedente Amministrazione, interessa le “aree a servizi” costituenti il comparto P.E.E.P. 5 del Piano di Zona ex lege 167 in via G. Dalla Chiesa. Tali aree furono espropriate dal Cimep in forza della legge 865/71. Recentemente, a seguito della liquidazione del Cimep tali aree sono state trasferite al patrimonio indisponibile del Comune con vincolo di destinazione.

Nel “Piano dei Servizi” del vigente PGT, pre variante RE3, tali aree vengono indicate come “VPE”, la cui “norma di attuazione” così precisa: Spazi a verde della rete ecologica (Vpe).  Le aree così classificate contribuiscono alla formazione della rete ecologica locale in area urbana. In tali aree dovranno essere incentivate nuove alberature, l’estensione delle aree verdi o la costruzione di siepi. Nelle aree così classificate non  è ammessa la realizzazione di nuovi edifici.”

Una considerazione: un’area VPE, che realizza gli standard qualitativi di una zona, non può ricevere da atti di pianificazione urbanistica nuove potenzialità edificatorie, altrimenti ogni nuova pianificazione risulterebbe del tutto scollegata dalla precedente, potendo da questa prescindere, e di volta in volta riguarderebbe, senza alcuna contestualizzazione storica, una parte sempre più esigua del territorio comunale (cioè quella non ancora occupata da immobili e manufatti) valutata ex novo.

Ma una VPE può perdere il vincolo di destinazione impresso all’area perché scarsamente manutenuta o non attrezzata? L’effettiva funzione del vincolo di destinazione di quest’area è principalmente quella di contenere il grave inquinamento e di completare il sistema del verde; funzione che quest’area ha svolto negli anni insieme all’adiacente Parco di via Gorizia, a prescindere dal fatto che sia rimasta incolta e non attrezzata. Il contenimento dell’inquinamento e la funzione di tutela ecologica hanno, infatti, finora potuto essere conseguiti grazie al fatto che l’area sia stata lasciata libera da ulteriori edificazioni in un ambito fortemente urbanizzato e interessato da imponenti infrastrutture stradali (vedi: ampliamento dell’intersezione della Milano-Meda con la Rho- Monza).

Ci auguriamo che il “nuovo PGT” sia coerente con l’indirizzo strategico pubblicato, anche per “RE3”…