Flatlandia. E’ il titolo di un libro molto istruttivo scritto da E.A.Abbott nel 1882 che racconta la vita in un mondo a due dimensioni e dell’esperienza sconvolgente di un suo abitante (un “quadrato”) nel comprendere l’esistenza della terza dimensione.
Nel nostro mondo le tre dimensioni fanno parte del nostro vivere , abbiamo qualche problema a comprendere bene la quarta dimensione, ma in molte circostanze ci comportiamo come gli abitanti di Flatlandia; soprattutto negli ultimi tempi, riusciamo ad articolare pensieri che risulterebbero troppo banali anche a loro : le “flat taxes”, gli “indici volumetrici di edificazione flat”, l’IMU flat (zero) , etc.
“Flat” in italiano si traduce “piatto” , come l’encefalogramma delle persone in coma , il cui cervello non reagisce più agli stimoli del mondo esterno. La stessa situazione si presenta anche nel caso delle persone in stato di ipnosi, e questa sta diventando una situazione normale anche per noi , ipnotizzati dalle pubblicità e dalle propagande che ci propinano in dose massicce, non siamo più in grado di reagire e articolare pensieri complessi.
Un esempio : a fronte di uno studio fatto da due Istituti di Ricerca Internazionali ( IIASA e MetNorway, pubblicato a settembre 2017, e ripreso da www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/17/ ) che indica il più alto tasso di “decessi prematuri” a livello europeo nella zona tra il Nord Milano e Monza ( cioè , anche a Paderno Dugnano!) a causa dell’inquinamento di polveri sottili ( vedi auto Diesel, caldaie, elevatissima densità abitativa e insufficiente quantità di alberi e prati) non abbiamo prodotto alcuna reazione: nessuna presa di posizione della “politica” ( cosa aspettiamo a dimezzare il traffico con le targhe alterne, a fermare il consumo di suolo , a ridurre la densità abitativa, a piantare gli alberi in ogni spazio disponibile in orizzontale e in verticale? Non stiamo facendo niente al fine di battere il record mondiale di mortalità per polveri sottili ?) e nessun allarme, gridato a voce alta, dai cittadini o dalle varie Associazioni e nessuna informazione sui media nazionali e locali.
Per risvegliarsi dal coma, a volte, serve una musica: speriamo di trovare in fretta lo spartito giusto e l’orchestra migliore per riprendere coscienza….