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Due notizie in questi giorni riportano al centro dell’attenzione la questione della sicurezza del lavoro e del suo rapporto con l’ambiente. Un incidente grave in un cantiere di Paderno Dugnano e l’avvio del processo per i morti di amianto alla Breda Termomeccanica/ Ansaldo. Due notizie che ci raccontano di come ancora sia “pericoloso” l’ambiente di lavoro e di come spesso la legge non tuteli a sufficienza il lavoro e i lavoratori.

 Il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio ha comunicato (8 gennaio) che:cominciano a parlare i testimoni del P.M. Nicola Balice nel processo che vede imputati 10 manager della Breda/Ansaldo per la morte di mesotelioma o tumore polmonare di 12 lavoratori. Nell’udienza di oggi 8 gennaio, davanti al giudice dr. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano, è stato ascoltato il teste Ghezzi (ufficiale di polizia giudiziaria), che ha condotto l’inchiesta insieme ad altri colleghi dopo le denunce di alcuni lavoratori (alcuni RLS e RSU dell’azienda Breda Termomeccanica associati al nostro Comitato), ed ha ricostruito in aula le fasi dell’inchiesta e suoi risultati…

Dalla sua deposizione è emerso come già nel 1979 il Servizio di Medicina Ambientale per gli Ambienti di lavoro dell’USL e la Clinica del Lavoro di Milano, in una indagine, avevano rilevato varie nocività: rumore, polveri; calore radiante e altro ancora. Su 119 lavoratori allora messi sotto osservazione, 13 risultarono avere placche pleuriche. Il teste ha riferito inoltre che l’USL – già nel 1979 – aveva chiesto la sostituzione dell’amianto con altro materiale per chi era esposto a fonti di calore e che già in quell’anno risultavano 61 casi individuati di malattia professionale. Inoltre, almeno fino al 1985/87, ci sono documenti che provano l’uso dell’amianto nello stabilimento”.. Il processo continuerà e vedremo quali saranno le risultanze e come verrà tutelato, dalla Legge, il lavoro.

Per altri versi è di ieri la notizia che a Paderno Dugnano mentre stava lavorando in un cantiere di via Maresciallo Giardino, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, una parete è crollata addosso, ad un muratore schiacciandolo. “Vittima dell’infortunio sul lavoro è I.M., 66 anni, muratore esperto, ancora in condizioni critiche, all’Ospedale Niguarda di Milano dov’è stato operato per le fratture agli arti inferiori. È successo intorno alle 13,30: secondo i primi rilievi eseguiti dalla polizia locale di Paderno Dugnano, che in queste ore sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, l’uomo, residente in città, sarebbe stato travolto da un muro preesistente che doveva essere demolito”.

Come dire che è ancora possibile morire per il lavoro, il numero dei morti in Italia è ancora elevato, e non sempre è possibile che questo diritto /dovere sia sufficientemente tutelato nella prevenzione e nella legge.