Autore: Patrizia Cibin (Patrizia Cibin)

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Meri Gorni Emozioni dall'incontro con l'artista padernese

Sabato 19 Dicembre, presso la sede dell’ARCI di Palazzolo Milanese, grazie all’organizzazione del Circolo Eco-Culturale ‘La Meridiana’, Meri Gorni artista-scrittrice ha presentato una delle sue opere, pubblicata nel 2013, in occasione della mostra “Andata e ricordo. Souvenir de voyage” al Mart di Rovereto.Mery_Come promesso

Nel libro ‘Come Promesso’, Meri ha raccolto ritratti fotografici di donne e di lettere. Ad ogni donna, diversa per età, nazionalità ed epoca, ha affiancato una lettera. Le lettere, scritte in diverse lingue e calligrafie, su carta intestata di hotel di tutto il mondo o quasi, raccontano le difficoltà del vivere di ciascuna (e in particolare le problematiche legate all’amore: le gelosie, i tradimenti, i disamori)

Meri ha immaginato che, lontano dalle loro città e dai loro affetti, le donne sentissero il bisogno di scrivere a un’amica e le piaceva l’idea di parlare di amicizia, amicizia femminile intesa come valore e non come consolazione.

Tutte le lettere, e qui sta il filo conduttore del libro, terminano con la frase: “Ti mando, come promesso, il mio ritratto”.

Questo libro offre più lMeri_fotoivelli di lettura ma riflette tuttavia anche un bisogno impellente, quello di intessere relazioni meno superficiali e forse la lettera ha la capacita di vivificare un rapporto.

La presentazione, iniziata come domande e risposte tra Meri Gorni e Angela Lombardi, è piacevolmente diventata una chiacchierata, stimolata anche dagli altri libri pubblicati dall’autrice e ha dato lo spunto per sfiorare argomenti molto interessanti.…

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COP21 – L’Uomo e l’energia

A Parigi, un paio di settimane fa si sono incontrati i rappresentanti di tutti i popoli del mondo, quasi 200 nazioni, per cercare di ridurre il riscaldamento globale della terra, che solo chi non vuol vedere può affermare che non esiste. (Nel 1997 a Kyoto erano presenti 35 paesi).

Il problema coinvolge tutte le nazioni e senza la collaborazione di tutte le nazioni non è possibile risolverlo. L’attività umana negli ultimi 100 anni è riuscita a produrre cambiamenti climatici che la natura, da sola, in tempi geologici, ha impiegato milioni di anni per produrne di analoghi.

Tutte le nazioni presenti hanno trovato un accordo e si sono impegnate a ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020 in modo che l’aumento della temperatura media causato da questi gas sia inferiore ai 2.0 °C (meglio se 1,5 °C) rispetto ai livelli pre-industriali (1900-1950).

Qui trovate il testo completo dell’Accordo di Parigi COP21_paris Agreement 2015_12_12 (purtroppo non sono riuscita a trovare la versione in italiano)

L’accordo è molto articolato e fa riferimento ai numerosi accordi precedenti ed è difficile interpretazione se non si hanno chiari tutti i passaggi precedenti e le proposte nate e sviluppate nel corso degli anni.

Riporto un commento dettagliato dei principali elementi e delle modifiche concordate durante la conferenza tratte dal sito http://www.italiaclima.org   COP21 Commenti Accordo .

Si può dunque essere soddisfatti dell’accordo raggiunto?

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Terrorismo e Colonialismo

La Francia sembra essere più che mai determinata a portare avanti la guerra contro il terrorismo, disposta anche a cambiare la sua Costituzione pur di risolvere quello che sembra essere improvvisamente diventato il suo principale problema.

Lo stato d’emergenza, dichiarato su tutto il territorio francese in seguito agli attentati di venerdì 13 novembre, è una misura straordinaria che dà poteri speciali ai prefetti e permette di dichiarare il coprifuoco, interrompere la libera circolazione, impedire qualsiasi forma di manifestazione pubblica e chiudere luoghi come le sale da concerto e i bar. Consente inoltre il controllo dei mezzi d’informazione e permette alle forze dell’ordine perquisizioni a domicilio di giorno e di notte. Lo stato di emergenza non può però essere proclamato per un periodo maggiore di 12 giorni e può essere prorogato solo con apposita legge.

Lo stato d’emergenza in Francia fu instaurato per la prima volta nel 1955, durante la guerra d’indipendenza dell’Algeria. Era stato dichiarato anche nel 2005, all’epoca delle rivolte delle banlieue.…

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Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla seduta solenne del Parlamento europeo Progettare il futuro, a partire dalle difficoltà e dalle sfide che stiamo vivendo, è la strada per governare bene anche il presente, con i suoi problemi così gravi.

Riporto il testo integrale di Sergio Mattarella, orgogliosa di essere Italiana, sperando che le sue parole diventino la linea guida delle future decisioni europee.

Strasburgo, 25/11/2015Mattarella

Signor Presidente Schulz,
Signore Deputate, Signori Deputati,

Ringrazio il Parlamento Europeo per avermi dato il privilegio di rivolgermi a questa Assemblea, che rappresenta i popoli dell’Unione.

Prendo la parola in un momento particolarmente drammatico per tutti noi. L’Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono altrettante lacerazioni, dolorose e incancellabili, sul corpo della nostra Unione.

Siamo ancora sgomenti per quanto accaduto a Parigi e cerchiamo – tutti insieme – di affrontare il dolore che ha colpito le famiglie delle vittime, la sofferenza fisica e morale dei feriti, il senso di angoscia e di insicurezza delle nostre comunità.

Desidero ribadire ancora una volta, con forza, la solidarietà totale e incondizionata alla Francia, alle sue Istituzioni, al suo popolo, particolarmente alle famiglie colpite da questa immane tragedia.

Ieri, a Venezia, abbiamo dato l’addio a Valeria Solesin, una ragazza italiana, una ragazza europea, la cui giovane vita è stata stroncata, con efferatezza, insieme a quella di altre 129 persone. Vorrei abbinare al ricordo di Valeria Solesin il ricordo di questa giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

A Parigi è stata colpita la nostra vita di tutti i giorni, la nostra concezione dello stare insieme, le nostre abitudini: quel modo di essere, pensare e vivere che è proprio e caratteristico dei cittadini dell’Unione.

Quest’anno abbiamo ricordato il settantesimo anniversario della fine della seconda Guerra Mondiale e, l’anno scorso, il centenario dell’inizio della prima Guerra Mondiale. Due tragedie dalle cui immani sofferenze è nata, è …

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Il terrorismo è nostro nemico Il nemico, per combatterlo, bisogna conoscerlo

Gli attentati di Parigi della scorsa settimana ci hanno toccati tutti profondamente e hanno suscitato in noi molti sentimenti a volte contrastanti.

Di attentati terroristici sentiamo, purtroppo, parlare molto spesso e non sempre ispirano le stesse emozioni. Con Parigi, come lo è stato per le Torri Gemelle, è stato diverso.  Perché?

  • La causa è la stessa di tutti gli atti terroristi: un’azione violenta, che colpisce ed uccide persone senza colpa.
  • I terroristi trovano la motivazione al loro gesto partendo da principi, concetti e religioni giusti, condivisi da milioni di persone, che poi sviluppano in modalità assurde e che li portano a compiere gesti aberranti.
  • Le popolazioni che subiscono gli attentati reagiscono di pancia, vivono l’atto di violenza come un’invasione di campo e vorrebbero reagire sullo stesso piano, con la violenza.
  • I governi delle nazioni che subiscono l’attacco, per trovare il consenso dei propri cittadini, molto spesso in passato hanno reagito in questo modo, con la violenza.

E quale è stato il risultato?  Il terrorismo è dilagato nel mondo!…