Il progetto di riqualificazione dell’area mercatale di Paderno, avanzato dall’assessore al commercio Valentina Polito, sta suscitando forti dissensi tra gli operatori commerciali. Al progetto dell’Amministrazione comunale si rimproverano diverse mancanze tra le quali anche quella del mancato coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali di questi operatori economici.
L’obiettivo dichiarato dell’Amministrazione comunale è quello di un’area mercatale “più compatta e ristretta” che sopperisca alle troppe mancanze di offerta commerciale (la crisi ha colpito anche questi operatori economici) e la risposta, invece che essere quella dell’apertura a una maggior offerta commerciale, sembra essere quella della sua riduzione e di una chiusura localistica (contro gli immigrati?). Dopo aver sentito diverse voci contrarie ho ricevuto da Domenico Di Modugno, uno storico operatore presente da anni sui mercati di Palazzolo e Paderno, una lunga lettera di protesta che cito per stralci e che allega un diversa organizzazione del mercato da lui proposta.
“.. Mercoledì scorso in aula consigliare è stato presentato agli operatori commerciali il progetto di riqualificazione del mercato di via Oslavia.
In sintesi si tratta di cancellare 35 posteggi attualmente in disuso, abbandonati e dopo la goliardica proposta degli 80 euro per la “spunta”, oggi seppur ridotta, non ha l’attrattiva di un tempo. Noterai dall’allegato 1 che l’A.C. cancella i 35 posti, somma fra loro i posteggi sottodimensionati di m4 e accentra lungo il cosiddetto decumano gli alimentaristi salvo taluni inamovibili come i pescivendoli. Il posteggio del pescivendolo davanti alla cabina elettrica slitta di uno per accedere alla stessa.
Il vulnus è che la maggior parte dei spuntisti sono extracomunitari. Per cui abolendo di fatto la spunta questi saranno cacciati.
La Polito si è fatto la bocca buona quando ha sollecitato gli istinti razzistici con “merci a 0,99 euro, irregolarità abusivismi e altre di questo tenore.
In quella riunione ho espresso il mio dissenso totale.
Ho contestato la dizione “decumano”. Un decumano che mette in comunicazione il muro perimetrale con i bagni mi pare una sciocchezza.
Ho contestato la cancellazione dei 35 posteggi. Secondo me preludio ad una agonia di fatto, del mercato e altro.
Naturalmente era più facile avere applausi dicendo scemenze anti immigrati.
Agli operatori è stata data possibilità di fare “osservazioni” al progetto entro il 12 febbraio.
Credo sarò uno dei pochi che osserverà con due opzioni una di diniego totale l’altra con una controproposta vedi allegato 2. Noterai che il mio è un vero decumano che collega porta a porta e di maggiore ampiezza min. 4 metri.
Chiederò che fine fanno i 35 posti cancellati. A mio avviso la cancellazione è illegale. Secondo me il comune deve dire cosa farne oppure trasferirli nel computo regionale; sostanzialmente entrambi i progetti sono quasi a costo zero a parte la ristrutturazione dei bagni. Costo zero appunto che guida tutto il progetto dell’A.C.
La questione immigrati invece ha un risvolto politico-sociale che ben capirai…….Infine è stato detto che terminato l’iter si dovrebbe approvare il progetto in circa 2 mesi.
1.proposta dell’amministrazione comunale
2.proposta di Domenico DiModugno