Ricevo da Ottorino Pagani la riflessione che pubblico volentieri e che pone, ancora una volta, il tema della rappresentanza e della valorizzazione del Nord Milano, quale area strategica dello sviluppo lombardo. E’ con rammarico che dobbiamo constatare che, nonostante la presenza in Parlamento e in Regione Lombardia di autorevoli provenienze da questo territorio nessuno sia stato in grado di evidenziarne le potenzialità, Peccato.
“Il 4 marzo si svolgeranno le elezioni per il Parlamento e per il Consiglio Regionale Lombardo; le prese di posizione dei Partiti e dei Movimenti sono in corso e continuano a essere propedeutiche al nuovo record di astensionismo che porterà beneficio ai soliti pochi…, e la definizione del Collegi Uninominali per la nuova Legge Elettorale conferma questa tendenza.
In altre occasioni ho espresso le mie perplessità e i dubbi in merito a come è stata riorganizzata la nostra Provincia in Città Metropolitana con un Centro (Milano) e le periferie organizzate in “Aree omogenee” ; il nostro Comune fa parte dell’Area Omogenea del “Nord Milano” con: Cormano – Cusano – Bresso – Cinisello B. – Sesto S.G. (circa 280.000 residenti) ; pur non condividendo il metodo e il risultato di questa riorganizzazione, mi ero immaginato che “l’omogeneità” poteva essere un punto di partenza per costruire un minimo di rappresentanza elettorale per i territori riorganizzati in questo modo da qualche “Entità superiore”.
E ovviamente alla prima prova dei fatti “l’omogeneità” sparisce ; infatti i Collegi in cui è inserito Paderno D. sono : per la Camera : Senago – Varedo – Nova M. – Muggiò – Cinisello B. e per il Senato : Senago – Solaro – Varedo – Nova M. – Muggiò – Misinto – Meda – Limbiate-Lentate – Lazzate – Cogliate – Ceriano – Barlassina – Sesto S.G.
Questo conferma che i Partiti autoreferenziali non hanno alcun interesse a rappresentare i “territori” e appena possono disarticolano ogni embrione di identità ; in questo caso un “omogeneità del Nord Milano” ancora tutta da costruire… Ma il sistema elettorale basato sul metodo del “ Vota Antonio “ si scontra con i problemi che i cittadini di queste “Aree Omogenee” vivono quotidianamente ; ad esempio , per Il Nord Milano :
– un inquinamento sempre più pesante con indicatori di pericolosità che non vengono neppure più gestiti
– un continuo consumo di suolo favorito da Leggi Regionali a forte tutela degli “interessi privati” piuttosto che degli “interessi pubblici”
– un numero crescente di giovani iscrittiti all’ AIRE perché non trovano lavoro sul territorio
– un numero spropositato di “cattedrali del consumismo “ che si espandono con le logiche parassitarie delle Multinazionali della Distribuzione che impoveriscono il territorio , distruggendo il tessuto dell’economia di “vicinato”.
– una furto continuo dei luoghi della democrazia : dai “ Consigli di quartiere” ai vari “ Consigli Metropolitani “
Quindi il “ Nord Milano “ cerca candidati …: cioè, qualche “Antonio” che almeno dimostri di voler rappresentare qualcosa oltre a se stesso o il proprio Partito, e che si prenda un minimo impegno per capire e poi tentare di risolvere i “problemi” dei territori nelle sedi istituzionali in cui opererà. Sono cosciente che non sarà facile per questi “Antonio”, visto che, grazie alla struttura dei Collegi, dovrà rappresentare anche spezzoni della Provincia di Monza- Brianza, dell’Area Omogenea Adda Martesana, etc ; ma il rischio è, a mio avviso, che il “ Nord Milano “ non andrà a votare. ( e forse questo è il “loro” vero obiettivo …).