Allarme smog, ci risiamo e Legambiente manda una lettera aperta ai sindaci dei capoluoghi lombardi e a quelli della città metropolitana milanese perché intervengano con misure che possano contrastare da subito queste fasi di emergenza. Gli ambientalisti hanno inviato ai sindaci un appello che contiene anche 8 mosse essenziali, secondo Legambiente, da mettere in campo quando lo smog tocca valori alti come in questi giorni e le previsioni non fanno ben sperare per il futuro.
In tutta la Lombardia i valori di Pm10 sono tornati ben oltre i limiti come nei giorni peggiori del 2015. In questi giorni, praticamente in tutta la regione, l’aria è irrespirabile con punte anche di 150 microgrammi per metro cubo registrate nel lodigiano. Anche a Milano e nell’hinterland concentrazioni di smog molto alte, con il capoluogo a che ha raggiunto i 115 microgrammi per metro cubo registrati dalla centralina di via Senato. 110 il valore ad Arese e 126 a Limito di Pioltello. Fuori dai limiti anche tutta l’area del Sempione e valori molto alti da Mantova a Pavia. Ma non si respira bene nemmeno nelle aree prealpine: ieri sforamenti anche Varese e Lecco.
Per questo motivo Anci Lombardia ha inviato, ieri, una comunicazione a Maria Claudia Terzi, Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, con la richiesta di convocare il tavolo tecnico che dovrà elaborare le proposte operative da sottoporre all’attenzione del tavolo aria.
E Regione Lombardia, alla luce delle criticità emerse, ha convocato il tavolo dell’aria per lunedì 1 febbraio.
Nel frattempo Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia ha diffuso il suo prontuario per l’emergenza smog. Di seguito gli 8 punti che Legambiente ha inviato agli Amministratori della Città Metropolitana milanese e sindaci dei capoluoghi lombardi:
- I comuni sottoscrivano al più presto i protocolli per gli interventi urgenti in materia di inquinamento atmosferico. Ci riferiamo in particolare a quelli proposti dalla Città metropolitana milanese e dalla provincia di Bergamo che dettano prescrizioni concertate in caso di emergenza smog;
- si invitino i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici locali anche tramite l’adozione di agevolazioni tariffarie concordate con le aziende di trasporto pubblico. Un piccolo contributo questo che si metterà in atto una maggiore sensibilizzazione sul tema;
- si istituiscano da subito le aree di divieto al traffico. Pensiamo, in particolare, a fasce di protezione attorno agli edifici scolastici – Area B, Area Bambino – vietando il parcheggio in prossimità delle entrate, favorendo la messa in pratica dei Pedibus e dell’uso della bicicletta;
- si potenzino (e/o si introducano) i controlli sui caminetti e le stufe a legna, vietati nel periodo aprile-ottobre;
- si avvii una campagna straordinaria di controlli sulle caldaie a gasolio;
- si intensifichino i controlli stradali sulle auto inquinanti oggetto dei divieti di circolazione regionale;
- si riducano le velocità degli autoveicoli in città, si facciano rispettare i limiti già imposti e si vieti il transito ai veicoli diesel, indicando, ad esempio per gli autotrasportatori, fasce orarie per il carico e scarico al di fuori di quelle di maggiore concentrazioni di polveri;
- dal 10° giorno consecutivo anche se feriale, si attivi il blocco totale del traffico a fasce orarie predefinite (ipotizziamo 9,00-12,00, 14,00-17,00), chiedendo contestualmente l’aumento delle corse del trasporto pubblico per attenuare i disagi per i cittadini.
“Quelle che chiediamo agli amministratori di prendere in considerazione – conclude Meggetto – sono misure che si devono aggiungere a quelle strutturali, per queste ultime dovrebbe essere sfruttato il tempo tra un’emergenza e l’altra, considerata la complessità degli interventi. Dobbiamo agire subito e con la giusta urgenza, visto che questa potrebbe essere la prima di una serie di emergenze che ci troveremo ad affrontare in questo 2016”.
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