Ricevo da Rita Tomaselli, capogruppo del neo gruppo consiliare “Noi per Paderno Dugnano” che di fatto ha sostituito lo scomparso gruppo del M5S locale, il seguente comunicato:
“Uno sportello per i diritti di Gay, Lesbiche e Trans a Paderno Dugnano
Lo scorso 6 marzo ho depositato una mozione per chiedere che anche a Paderno Dugnano sia creato uno sportello per i diritti LGBT. L’ho fatto, a nome del gruppo “Noi X Paderno Dugnano”, innanzitutto per saldare un debito che il Consiglio Comunale padernese ha avuto con oltre 300 cittadini padernesi che hanno firmato nel 2014 per chiedere una assemblea pubblica per discutere su registro per il testamento biologico, registro per le coppie di fatto e sportello in aiuto a quelle persone che si sentono discriminate per le proprie inclinazioni sessuale
Assemblea per la quale anche io ho firmato e fatto firmare .
Chi mi ha preceduto pur partecipando alla raccolta firme non ha mai portato in Consiglio Comunale nessuna mozione su questi 3 temi. Nel frattempo il Parlamento ha approvato leggi sulle unioni civili e il testamento biologico che hanno superato i registri comunali.
Rimane quindi il terzo tema che, ricordiamoci, non riguarda solo le persone con sessualità diversa da quella “tradizionale” ma anche i loro genitori, le loro famiglie, le persone che a queste persone vogliono bene
I ricercatori hanno scoperto che i tassi di tentativo di suicidio e ideazione suicidaria nella messa in discussione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere tra le persone LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer ) nella loro popolazione giovanile è più elevato rispetto a quelli della popolazione generale; gli adolescenti LGBT e i giovani adulti hanno uno dei più alti tassi di tentativi di suicidio. Numerose sono poi le discriminazioni sul luogo di lavoro.
Ecco perché penso che come è giusto che questo Comune abbia destinato uno spazio per uno sportello contro la violenza sulle donne , sia giusto per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere creare anche uno sportello per i diritti delle persone LGBT. Come quelli già realizzati a Milano e a Sesto San Giovanni.”