Due ville in fiamme

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villamedolagofuoco-300x225Due ville nel milanese danneggiate dal fuoco. Danni “lievi”, per fortuna, alla Villa Zorn di Sesto San Giovanni. Distruttivi invece quelli relativi alla Villa Medio Lago Rasini di Limbiate. Petardi?, vandali? o forse incuria? Questo lo stabiliranno i vigili del fuoco e gli inquirenti. Resta il fatto di un grave danno arrecato al patrimonio culturale del nord Milano che invece andrebbe tutelato e valorizzato di più. Traggo le due informazioni dal quotidiano il Giorno e dal settimanale il Notiziario. Eccovi i due articoli.

“Fiamme nel pomeriggio dell’Epifania all’interno della villa Medolago di via Dante nel centro storico di Limbiate. Sul posto sono arrivati a sirene spiegate diversi mezzi dei Vigili del Fuoco da vari distaccamenti della zona tra cui Desio, Garbagnate Milanese, Lazzate e Bovisio Masciago per domare il rogo divampato poco dopo le 15.  Diverse squadre sono in azione agli ingressi di via Lamarmora e via Dante. Molte strade del centro di Limbiate sono state chiuse al traffico per motivi di sicurezza.  A bruciare è la copertura del tetto dell’antico complesso immobiliare. Si tratta di un edificio storico realizzato tra il 1760 e il 1764.  A due ore dall’inizio dell’incendio, i danni sono ingentissimi, la Villa è ormai praticamente distrutta…”

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villa-zorn“ Sesto San Giovanni (Milano), 6 gennaio 2017 – Festa rovinata per i bambini in fila a prendere la calza donata dall’Anpi, nella tradizionale iniziativa organizzata a Villa Zorn. Perché la Befana, dopo la sua discesa dall’alto, si è lasciata dietro solo tanto fumo nero. Un incendio è infatti divampato sul tetto dell’edificio storico, dove si trova anche il ristorante. Sul posto, già prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, gli organizzatori hanno provato a spegnere le fiamme davanti agli occhi di centinaia di curiosi. La dinamica dell’incidente è ancora da ricostruire. Qualche mamma, presente all’iniziativa, ha parlato di un petardo esploso. Tuttavia, il rogo si è sviluppato sul tetto della villa, quindi l’ipotesi sembrerebbe da escludere. Potrebbe essere invece un corto circuito dei fili luminosi di Natale oppure qualcosa andato male nei giochi di luci e fumogeni che accompagnano il calare della Befana. 

La manifestazione, oltre a regalare dolci e caramelle ai più piccoli, era stata organizzata anche per raccogliere fondi per i lavoratori di General Electric, al centesimo giorno di presidio permanente in fabbrica dopo la mannaia dei licenziamenti da parte della multinazionale americana…”