
Crescono le adesioni alla “piazza per l’Europa” del 15 Marzo a Roma.
Adesioni politiche, professionali, associative e personali.
Io personalmente credo che l’idea “se vuoi la pace, prepara la pace” sia meglio di quella che dice spendiamo 800 miliardi per il Rearm-Europe. Non è accettabile che si trovino, in pochi giorni, tanti soldi per le armi e mai quando si chiedono investimenti sociali.
Dopo di che credo che per un obiettivo così ambizioso (O si fa l’Europa o l’Europa muore ) ci possano essere tante idee e tante posizioni culturali e politiche. Penso che tra difesa e pace non ci sia inconciliabilità.
Non ho dubbi sul fatto che, come dice Landini e anche Fratoianni, oggi servano investimenti in industria non bellica, sanità, cultura e welfare. E’ bene che ognuno possa portare in quella piazza il proprio punto di vista. Così si può pensare di unire le forze e accettare la sfida del “fare l’Europa.”
Sarà tra l’altro anche una piazza dove lo spirito europeo (e tutto quello che significa in sistemi di welfare) si contrapporrà inevitabilmente alla violenta campagna imperiale e liberista di Trump.
Io avrei fatto anche un presidio (simbolico) padernese in piazza della Resistenza; ma vedo in giro troppo silenzio. Peccato.