Tranvia Milano-Limbiate: un altro rinvio

Articolo di Ottorino Pagani:

Opere metropolitane: un altro rinvio!

Come
riferisce “Il Giorno” del 23 gennaio 2022:

Slittano di un anno i lavori della tranvia Milano-Limbiate. Il sindaco: “Rivediamo il progetto”. La realizzazione non partirà prima di febbraio 2023. Per l’entrata in funzione. si ipotizza la primavera 2027. Si allontana la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate, con lo slittamento di un anno per l’affidamento dei lavori e di 18 mesi per l’inizio degli interventi lungo la storica tratta di poco più di 11 km dalla M3 Comasina a Limbiate. Quanti attendevano di vedere le cantierizzazioni proprio in queste prime settimane del 2022, come previsto dal cronoprogramma redatto prima dell’emergenza sanitaria, saranno delusi.

Il decreto 308 di Regione Lombardia di pochi giorni fa ha accolto la proroga, avanzata dal Comune di Milano, dei termini per la realizzazione del 1° e del 2° lotto (rispettivamente da Milano a Varedo e da Varedo a Limbiate), posticipando tutte le tempistiche delle varie fasi; così, il nuovo cronoprogramma prevede ora l’aggiudicazione del bando entro il 31 dicembre 2022 (invece, la procedura di affidamento avrebbe dovuto terminare alla fine del 2021) e, soprattutto, l’apertura dei cantieri a settembre 2023, rispetto appunto a gennaio 2022. Addirittura, i lavori si concluderebbero nel dicembre 2026 anziché nel settembre 2024: la nuova tranvia entrerebbe in servizio nell’aprile del 2027, invece che 2 anni prima. Le motivazioni della proroga vanno dalla complessità procedurale dell’opera all’allungamento dei tempi previsti per ogni fase dell’iter approvativo a seguito dell’emergenza sanitaria, fino alla necessità di riorganizzare il piano progettuale, unificando i 2 lotti.”

Se da un
lato mi  risulta difficile capire in che
modo …

FantaSeveso?

Articolo di Ottorino Pagani:

“L’attuale stato siccitoso del Nord Italia preoccupa gli “esperti”: di seguito uno stralcio della Newsletter dell’11 febbraio 2022 pubblicata dal Consorzio Est Ticino Villoresi:

“Prosegue
purtroppo la siccità; al Nord si registrano ormai numerosi record negativi
mentre la penuria idrica inizia ad impensierire anche il Centro-Sud del Paese.
Con la completa assenza di precipitazioni che ha caratterizzato questa
settimana, si conferma la situazione allarmante: risulta al di sotto del 70% la
consistenza del manto nevoso e del 54% il totale delle riserve idriche invasate
nei laghi e bacini mentre i principali fiumi presentano livelli idrometrici
vicini ai valori minimi storici per il periodo. Dell
’attuale stato siccitoso e dei suoi
effetti ha parlato Alessandro Folli in qualità di Presidente di ANBI Lombardia
lo scorso lunedì, intervistato in diretta al Ponte della Becca, nel Pavese, …
proprio dal letto del fiume Po caratterizzato da numerose aree in secca, ha
ribadito l
’eccezionalità del momento con valori che si avvicinano e
spesso superano anche quelli tipici del mese di agosto. Con lui il Presidente
di Coldiretti Pavia Stefano Greppi, che ha invece posto l
’accento sugli enormi danni che
stanno investendo le produzioni agricole. Dal confronto …. è emersa la
necessità, sempre più stringente, di provvedere all
’accumulo di riserva idrica cui
poter attingere durante i periodi più critici.”

Uno
scenario che conferma le preoccupazioni e le considerazioni che abbiamo già
espresso nel post pubblicato l’11 maggio 2020: “#SOS Bacino Seveso”, in
particolare si rafforza la possibilità di dover declassare nei prossimi anni il
torrente a ruscello; negli ultimi anni, la riduzione di portata a valle