Non concordo con il generale ottimismo che sembra diffondersi sul futuro della tranvia Milano-Limbiate. Registro, con una personale dose di scetticismo, le novità “presunte” rispetto al destino della tranvia stessa. Senza rimproverare nulla agli amici parlamentari e agli amministratori di Limbiate, lasciati colpevolmente soli dalle altre Amministrazioni locali. Non si tratta di vedere il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno. Ma della consapevolezza, maturata anche in anni di amministrazione a Paderno Dugnano, che abbiamo visto troppi progetti, troppi documenti, troppi ordini del giorno, troppi stanziamenti poi revocati per gioire di un “documento” approvato dalla Camera dei Deputati.
Spesso la Politica è prodiga e veloce quando si tratta di approvare documenti e istituire commissioni ma meno pronta quando si tratta di finanziamenti. C’è sempre un’altra piorità rispetto a quella della mobilità su ferro del Nord Milano. Sia che si tratti della Milano-Limbiate come della Milano-Desio. E se dopo Expo venisse un ‘Olimpiade o un terremoto? I 60 milioni una volta stanziati- ammesso che lo saranno- potranno ancora essere dirottati?…



