Riceviamo dalla consigliera comunale Daniela Caputo, che ringraziamo, un reportage sulla sua giornata-del 23 gennaio- a Milano in favore delle unioni civili.
“SABATO 23 gennaio u.s. #SVEGIALTITALIA, dopo anni di lotta per i diritti civili, partendo dal periodo in cui frequentavo il Liceo Casiraghi del Parco Nord (ominicomprensivo di quasi 6.000 anime), finalmente ho avuto il piacere di essere in P.zza della Scala a rappresentare, innanzitutto me stessa, cittadina che ha sempre convintamente creduto nell’uguaglianza dei valori e dei diritti fondamentali dell’essere Umano. Secondariamente, rappresentavo quei diritti che da qualche hanno cerco con passione di sostenere in ogni sede possibile da Giurista ed orgogliosamente rappresentavo da Consigliere comunale la Città di Paderno Dugnano.
Già come consigliera avevo avuto il piacere di portare a Paderno Dugnano, in Aula Consiliare, il 6 febbraio 2015 per l’Assemblea Pubblica cittadina denominata i Nuovi Diritti, il Dottor Cardaci, relatore importante, Scrittore e Giurista, appartenente alla associazione Rete Lenford Avvocatura per i Diritti LGBTI, (associazione che tra l’altro sarà il 29.01 p.v. in Sala Valente alla Conferenza rivolta all’avvocatura sul ruolo di questa nella tutela dei diritti fondamentali ed un confronto con gli USA sui diritti LGBTI).
Purtroppo, e per fortuna, l’innumerevole moltitudine di persone che affollavano la piazza, sabato 23 gennaio u.s., non mi hanno permesso di essere accanto a persone che conoscevo, che erano lì nella stessa, a pochi metri di distanza, (era impossibile raggiungersi). Ma non mi sono mai sentita sola! Felice come non mai! Una gioia ha pervaso tutto il mio pomeriggio e nonostante avessi altri numerosi impegni nelle ore a seguire, la voglia di essere lì ed in nessun altra parte era più forte e prevalente, a tal punto che mi sono rivista a sedici anni, con le stesse speranze e gli stessi desideri. Ho pensato che se qualche compagno di classe ventiquattro anni fa viveva nel terrore, qui da noi al Nord, di mostrare la sua faccia e di dirsi omosessuale, oggi sono felice di essermi sentita additare come una rivoluzionaria, un po’ sui generis, perché il coming out è diventata una prassi accettata dai più, e l’omosessualità non è più attaccata come vent’anni fa.
Però, il paradosso c’è! Ed è questo: omosessuale si, sposato o con gli stessi diritti di una unione familiare eterosessuale no!
Ora, in quella piazza c’ero per lo stesso motivo di allora, affermare lo stesso diritto all’eguaglianza, però per l’ulteriore passo in avanti, poter dare la possibilità a chi ancora non può di scegliere. Scegliere di avere una unione riconosciuta dallo Stato in cui vivo e che tutti i consociati abbiano a sapere che quella unione ha gli stessi diritti e gli stessi doveri di una unione eterosessuale. Una famiglia è dove c’è Amore, è quella che si unisce con Amore e per Amore! Nella stessa giornata scrivevo sul social Facebook, che sarei orgogliosa da consigliera pubblico ufficiale, di celebrare un matrimonio omosessuale (anche un matrimonio eterosessuale, per non discriminare nessuno, e per realizzare un mio sogno!).
Durante il pomeriggio, ho fatto dei flash su facebook per far vivere le emozioni della piazza ad amici che non potevano trovarsi lì con Noi (quello si che era un vero NOI, non il Noi del centro destra padernese) e la cosa più bella che mi ha emozionato è l’essere stata citata da un attivista del movimento di Bologna. Emozionante per due ordini di motivi: uno, perché nonostante appartenga al gruppo PD, la forza di questi temi fa fare salti oltre tutti gli ostacoli, la seconda perché l’essere citato è una sensazione meravigliosa. E dicevo così:
I Diritti Civili sono di tutti, non sono miei o tuoi, non sono divisibili, frazionabili, se ne offendi uno li offendi tutti, i diritti civili sono diritti dell’essere umano. Io non ho mai avuto dubbi sin dall’infanzia, sono valori che una mamma trasmette al proprio figlio, ed erano gli anni settanta, ma domani a Milano sarò in Piazza della scala, la mia mamma eterosessuale mi ha educato quarant’anni fa a questo valore: il rispetto dei diritti all’uguaglianza”.
E poi è bello che a Bologna ti tengano in considerazione mentre nemo profeta in patria!
Un pomeriggio che non si è risparmiato, su temi importanti, quali il Gesto di solidarietà sotto lo slogan “JE SUIS SHAMS” e Italia e Tunisia: la primavera dei diritti deve ancora iniziare #FREESHAMS , vicini agli attivisti tunisini che lottano contro il pregiudizio e per colpa di questo pregiudizio subiscono conseguenze penali non indifferenti.
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, nel salutare la Piazza e nel volere vedere con forza attuati i diritti delle famiglie omosessuali, dopo aver fatto un breve ma importante appunto critico a chi ha acceso il Pirellone spegnendo i diritti civili, ha recitato Pablo Neruda, nell’augurio che il parlamento abbia ad ascoltare le Nostre 100 piazze italiane aggiungo io: La SPERANZA ha due bellissime figlie: lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle. E’ ORA DI SVEGLIARCI! Giuliano, ha altresì, dichiarato ufficialmente che la Giunta nella giornata precedente aveva firmato il patrocinio per il Gay-Pride di giugno (e per allora lui sarà ancora Sindaco…)
Tante le canzoni del pomeriggio sulle quali insieme abbiamo cantato e ballato. E si! Perché in quella piazza, si è scatenata solo la felicità e l’allegria, infatti, in altro scritto, mi è venuto spontaneo dire: ma di questo, alcune persone, hanno veramente paura?
Alle 15.40 il Flash Mob in tutte le piazze d’Italia e delle piazze che nel Mondo si erano unite in segno di solidarietà, (ricordo Vienna e Boston tra le tantissime) con Sveglie dei cellulari o con delle semplici chiavi di casa. Al coro di Sveglia! Sveglia! Sveglia! Un bellissimo ed accorato Inno alla Gioia e le parole di una mamma e di un papà che vorrebbero vedere i diritti dei propri figli riconosciuti anche in Italia (ma se ad alcuni parli di stepchild adoption pensano sia una strana malattia)….
Ora, vorrei congedarmi con una delle tante colonne sonore di #SVEGLIATITALIA , #SVEGLIAMILANO …. Viva l’Amor per sempre la Nostra speranza, Viva l’Amor, non voglio mai più questa tristezza !!!!! Non da ultimo, ho ricevuto un abbraccio sincero e caloroso dall’On.le Daniela Gasparini, che raggiungeva il palco in simbolo di solidarietà, unendosi a tutte le altre personalità presenti in quella giornata, come Ministro Martina, Ass. Majorino, Vice Sindaco Balzani, Camusso e tantissimi altri ancora. Speriamo che il Parlamento non trovi occhi e cuori chiusi ad una realtà che esiste; non è, infatti, l’assenza di una legge che può cancellare numerose famiglie che già di fatto esistono.
Molto Cordialmente. La Vs. Consigliera Comunale Daniela Caputo (Indipendente del Gruppo PD)
