Parco fluviale del Seveso & PGT.

Articolo di Ottorino Pagani:

“Dal “Gazzettino metropolitano” del 9 agosto 2024: “Il consiglio regionale della Lombardia ha votato all’unanimità per la creazione del Parco fluviale del Seveso… Il parco si estenderà lungo la lunghezza del fiume che verrà pulito e rigenerato. L’obiettivo è realizzare uno spazio verde con acque pulite, prati, boschi e radure dove praticare sport o passeggiare. «Parteciperemo e contribuiremo – dichiarano dall’associazione Amici Parco Nord -, noi cittadini assieme alle istituzioni democratiche, alla rinaturalizzazione di una parte grande del nostro territorio. Il Parco Fluviale del Seveso è la risposta seria che daremo alla minaccia del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici. Il disegno della Regione affida la progettazione e realizzazione del Parco fluviale del Seveso al Contratto di fiume Seveso, un accordo stipulato nel 2006 da decine di operatori istituzionali presenti sul territorio. Il Contratto di Fiume dovrà operare in accordo con il Tavolo di Concertazione, ovvero la rappresentanza dei Comuni, della Regione, dei cittadini e delle associazioni. Tra gli obiettivi quello di diminuire e prevenire il rischio idraulico perseguendo le finalità della riduzione del rischio idraulico.”

Una buon risultato, frutto del lavoro di alcuni anni delle associazioni del territorio tra le quali il circolo di Legambiente di Paderno Dugnano, che dovrebbe rilanciare, e spero concretizzare, il progetto del “Contratto  di fiume Seveso” alla luce degli eventi e delle evidenze recenti; per esempio

quanto indicato nella Delibera regionale in merito alla vasca di laminazione di Paderno Dugnano:

“… il progetto è fermo da quasi due anni: l’aumento dei costi di bonifica è infatti diventato un elemento ostativo all’ultimazione della vasca di laminazione…”

Nel frattempo, mi auguro, che le istituzione preposte (tra le quali i 23 comuni dell’asta del fiume) operino in modo coerente con le “misure” indicate nel programma d’azione del Contratto di fiume Seveso del 2017, ad esempio: “La Prevenzione del rischio nella fase di pianificazionerevisione e adeguamento degli strumenti di pianificazione territoriale locale al PGRA-PAI e norme regionali; più attenta applicazione della componente geologica del PGT”, e “Potenziare la capacità di espansione delle piene nelle aree di pertinenza fluviale attraverso la tutela e la preservazione degli spazi aperti limitrofi ai corsi d’acqua, oltre le aree di rispetto previste dalla norma ed il recupero di spazi da destinare ai corsi d’acqua nelle aree con maggior pressione dell’urbanizzato”.