A proposito di partecipazione e rappresentanza

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Ricevo da Ottorino Pagani una interessante riflessione sul tema della partecipazione e della rappresentanza. Dalle elezioni amministrative del mese scorso qualche insegnamento bisognerà pure ricavarlo. Di seguito il suo commento:

La legge di Pareto continua a confermarsi il miglior modello delle dinamiche sociali con cui confrontarsi, probabilmente perché traduce in numeri le congetture e le chiacchiere. La legge dice una cosa semplice è comprovata da circa un secolo : il 20% delle cause produce 80 % degli effetti ; i riscontri si sono avuti in diverse applicazioni pratiche in diversi settori , ad esempio:

  • L’ 80% delle ricchezze è in mano al 20% della popolazione
  • L’ 80% dei reclami proviene dal 20% dei clienti
  • Per gli aerei : l’80% dei ricavi deriva dal 20% delle rotte non in perdita ( forse a insaputa di Alitalia..)

Credo che questo modello può essere usato anche per analizzare il livello di partecipazione alle elezioni, in particolare quelle politiche; il mio punto di vista :

  • coerentemente con il “Sistema 80/20” il 20% che ha forti interessi al mantenimento del Sistema voterà compatto e con artifici aritmetici ( premi di maggioranza ) cercherà di governare : basta ridurre la base dei votanti a meno del 50% degli aventi diritto e introdurre premi di maggioranza per soglie attorno al 30/40% dei votanti …

Per ridurre la base dei votanti basta non presentare alternative consistenti al Sistema stesso ( non cambia niente se voto A piuttosto di B …) ; cioè una parte consistente dell’ 80% non trova rappresentanza e non vota , mentre un residuo vota per partiti apparentemente anti sistema; questo residuo porta a una percentuale dei votanti meno imbarazzante del 20 % ..

  • un esempio : le elezioni politiche Francesi :
  • Primo turno : votanti 50,2% degli aventi diritto
  • En Marche (28,21%) e lista collegata Modem (4,11%) al 32,33 % : cioè 16,15% degli aventi diritto ; sommando i Repubblicani (15,7% dei votanti) si arriva al 23,5% degli aventi diritto , cioè lo zoccolo duro del “Sistema 80/20”. Il resto , per arrivare al 50,2% , è distribuito tra diversi partiti apparentemente anti sistema.
  • Secondo turno: votanti 43 % degli aventi diritto

En Marche più Modem : 14 % degli aventi diritto prendono 350 su 577 seggi , cioè Il 60,65 % dei deputati ; i Repubblicani con il 7 % degli aventi diritto prendono 137 seggi , cioè il 22,53 % dei deputati. Ritorna quindi la ” Legge di Pareto” :con il 21 % dei voti rispetto agli aventi diritto si ” governa ” con 83,18 % di deputati.

Qualche considerazione :

  • siamo così sicuri che la “vocazione maggioritaria ” ( ad esempio l’ Italicum …) sia la strada giusta per una rappresentanza democratica ? E da una ” Sinistra in marcia ” che si candida a rappresentare lo zoccolo duro del ” Sistema 80/20 ” che cambiamenti ci possiamo aspettare? Ne è un buon esempio la politica del PD dopo  la vittoria ( di Pirro..) alle ” elezioni Europee” ; a proposito, il 40,8% dei voti al PD per una percentuale di votanti del 50,6% ci riporta a una ” rappresentanza ” del 20,6 % degli aventi diritto…
  • lo sbilanciamento evidente dei risultati delle elezioni francesi ha portato anche Macron a indicare la necessità di un ri bilanciamento della legge elettorale con una percentuale di proporzionale , secondo lui tra il 15 e il 25% dei votanti. Mi sembra solo un modo per dar rappresentanza anche a partitini e liste che sono state escluse , con lo scopo di mascherare l’ arroccamento troppo esplicito del potere…
  • Forse il sistema di rappresentanza del nostro Comune nell’ anno 1721 (un Sindaco su tre per i poveri ( 33%) ,uno per i mezzani (33%) e uno per nobili (33%) ) era un meccanismo più democratico del maggioritario- proporzionale alla Macron ….
  • Il sistema di rappresentanza è una tra il 20% della cause che produce l’arroccamento dell’ 80% della ricchezza ; trascurare il contesto della legge di Pareto nel ragionare su come organizzare la partecipazione e la rappresentanza , è una componente importante dell’ antiragione che ha permesso al Sistema 80/20 di realizzarsi e perpetuarsi …. a danno dell’ 80% delle generazioni passate e presenti …
  • Infine, con il peggiorare della situazione ambientale non è il momento di trovare il modo di rappresentare , da subito , anche l’ 80% delle generazioni future ?