
A uno sguardo superficiale l’area di centro destra è avanti rispetto a quella di centro sinistra. Boffi raccoglie 10.093 voti (senza i 1.322 di De Simone) contro i 9.482 di Varisco.
Primo dato politico: il centrodestra poteva vincere le elezioni comunali. Aveva i voti e senza la presenza della Lista “Alleanza per Paderno Dugnano” di De Simone lo avrebbe fatto al primo turno. “Meno male che De Simone c’è”. Quindi i gufi sarebbero confortati nella loro convinzione che Paderno Dugnano è di destra? Io ho una convinzione opposta! Se guardiamo un pò più a fondo scopriamo che non è così. Guardando ai voti reali scopriamo che le liste di centrodestra nel 2019 (per Ghioni) presero 13.574 voti assoluti (con dentro DiMaio) e quelle di oggi 9.667.! La coalizione di centrodestra ha -3.907 voti rispetto al 2019. Nonostante Giorgia e il vento favorevole.
Secondo: nella coalizione di centrosinistra c’è la sostanziale tenuta delle forze della coalizione e del PD in particolare. Perché, se è vero che 4 partiti perdono pochi voti(rispetto al 2019): IXC: ne perde -90; il PD: -6; Futura:-61;PAC:-59; a questi si aggiungono i voti di IV +232 (non presente nel 2019) e di Sxpd con +143 voti, unica lista che aumenta i voti rispetto al 2019. La coalizione di centrosinistra raccoglie +159 voti rispetto al 2019.
Terzo: da ricordare il risultato di Uniti (PRC-PDCI) che passa da 270 del 2019(Sinistra alternativa) a 408 di oggi, con un incremento di +138.Questa area è importante anche per il ballottaggio. Bisogna tenerne conto. Ogni voto recuperato può essere decisivo.
Adesso si apre il secondo tempo della partita. Si riparte da 0 a 0 e tutto è possibile ma niente è scontato. Ci sono margini (ristretti) per un successo del centrosinistra. Ora i cittadini devono scegliere tra Roberto Boffi che riproporrà le logiche delle amministrazioni Alparone piegate ad interessi non locali e Anna Varisco che può iniziare una nuova esperienza progressista, più attenta ai cittadini padernesi, alla giustizia sociale e a quella ambientale.