Autore: Gianfranco Massetti (Gianfranco Massetti)

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Una finanziaria con poche luci l'opinione di Bersani,secondo il quotidiano Affaritaliani.it

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La finanziaria non è ancora testo pubblico. Ci sono le dichiarazioni di Renzi e qualche slide. C’è questa cattiva abitudine di approvare un testo base e poi scrivere nei giorni seguenti il disegno di legge,si che spesso nei dettagli si scoprono cattive sorprese.Due tra tutte, al momento: la penalizzazione di 300 milioni per i comuni d’Italia e pochissime risorse per i contratti dei dipendenti pubblici.Torneremo con calma ad analizzare questo seconda finanziaria “renziana”che già ha ricevuto il plauso di Confindustria e Confcommercio e le critiche di Fassino (ANCI) e dei Sindacati.”Dimmi con chi vai…”

“Renzi dovrebbe usare argomenti che, almeno, non insultino l’intelligenza degli italiani”. Pier Luigi Bersani, dai microfoni di ‘Ho scelto Cusano’ su Radio Cusano Campus, torna all’attacco del presidente del Consiglio sul tema dell’innalzamento del tetto all’uso del contante previsto in Stabilita’: “Uno che ha 3mila euro per fare un acquisto – spiega l’ex segretario Pd – ha sicuramente la carta di credito in tasca. E’ che non vuole usarla. Semplificazione? E’ piu’ semplice usare la carta di credito che sfogliare 3mila euro in contanti”. “Dobbiamo correggerla – avverte – questa decisione, perche’ da’ un segnale molto preoccupante. L’evasione nel nostro Paese e’ un fenomeno colossale, non e’ il caso di aggredirlo con meccanismi terroristici, ma con gli strumenti di oggi: a cominciare dalla tracciabilita’ dei pagamenti. Negli Stati Uniti se vai a pagare un albergo in contanti chiamano lo sceriffo”.  “Speravo non succedesse. Per me questo intervento contiene un elemento di fondo negativo. Cosa intendiamo per cambiamento del Paese? Bisogna incanalare i comportamenti verso un sistema di regole. Noi abbiamo un’economia sommersa, un nero, un’evasione e

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Il PD interroga, l’Amministrazione non chiarisce vicenda Mantovani

 

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Il gruppo consiliare del PD ha presentato una interpellanza urgente (il giorno 15 alle ore 14,30) sulle notizie di stampa che citavano i lavori di ristrutturazione di una scuola di Paderno Dugnano dentro l’ordinanza del GIP sull’arresto del Vicepresidente Mantovani.Il gruppo chiedeva di sapere: “a quali lavori si fa riferimento per il Comune di Paderno; se tali lavori sono stati assegnati tramite affidamento diretto o tramite bando; quali determine/delibere si riferiscono a tali lavori e se l’Amministrazione Comunale non ritenga utile fornire al Consiglio Comunale o alla Commissione consiliare la documentazione relativa” ai fatti citati dalla stampa.

Con sorprendente ed ammirevole puntualità rispondeva in giornata l’Ass.Tonello che “gli incarichi necessari alla redazione del progetto sono stati conferiti dal Provveditorato delle Opere Pubbliche della Lombardia e Liguria che ha svolto altresì le funzioni di stazione appaltante”.

Ciò ribadito resta da capire però non solo le responsabilità individuali (compito della Magistratura)  ma anche la sorveglianza che i Lavori Pubblici comunali hanno esercitato sull’opera in questione ; cosa significhi  l’affermazione della stampa e come intenda chiarire l’Amministrazione Comunale questo “indiretto coinvolgimento”. Attendiamo ulteriori chiarimenti,possibilmente tempestivi.

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Solidarietà a Giovanni Di Maio assessore comunale di Paderno Dugnano

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Abbiamo appreso solo oggi dalla stampa locale la notizia che  l’Assessore Giovanni Di Maio è stato vittima di un episodio di violenza sabato 9 ottobre.L’aggressione sarebbe avvenuta in un bar di Palazzolo Milanese.Nel condannare questo come ogni singolo fatto di aggressione e violenza,legati o meno a fatti amministrativi o politici,  la Redazione intera esprime solidarietà e vicinanza all’assessore al Personale,Viabilità ,Protezione civile e Aziende Partecipate del Comune di Paderno Dugnano.

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Mantovani a Paderno Dugnano? anche la scuola di Paderno dentro il giro corrutivo?

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Secondo quanto riferisce oggi “il Fatto Quotidiano” tra gli episodi corrutivi contestati al vicepresidente della Regione Lombardia vi sarebbe anche quello della scuola di Paderno Dugnano.Di seguito riportiamo stralci dal quotidiano:

“Case ristrutturate per corrompere”
Un altro fronte dell’inchiesta riguarda il presunto scambio di favori con l’architetto Gianluca Parotti, anche lui indagato. Parotti avrebbe svolto gratuitamente diversi lavori su immobili e progetti riconducibili al Mantovani imprenditore, e il Mantovani politico lo avrebbe ricompensato favorendolo in altrettanto numerosi appalti. In qualità di senatore e di vicepresidente della giunta regionale lombarda, scrive il gip Pepe, “promuoveva presso stazioni appaltanti pubbliche il conferimento in favore dell’architetto Parotti degli incarichi professionali” relativi a una serie di appalti. Tra i lavori svolti dal professionista in favore del politico, il gip elenca “stima e gestione della compravendita di immobili posti nel comune di Arconate in via Bonvesin della Riva 23″, “mediazione nella compravendita, gestione della pratica edilizia per il cambia di destinazione d’uso ed arredo degli interni relativi ad immobili siti in Arconate, Piazza della Libertà”, “progettazione per l’insediamento di una casa di riposo Rsa nel comune di Casorezzo”, “progettazione di palazzine residenziali nel comune di Arconate area di via Giovanni Pascali-Via Diaz-Via Industria” e così via, per un totale di dodici interventi. Nel contempo, l’architetto Parotti otteneva incarichi in diversi appalti pubblici, tra cui “progettazione esecutiva e costruttiva di arredi dell’immobile denominato ‘Palazzo Taverna’ nel Comune di Arconate”, “tre appalti di servizi di ingegneria per la valutazione dell’indicatore di rischio sismico e proposte progettuali di messa in sicurezza di edifici scolastici siti nei comuni di Palazzolo sull’Oglio, Casalbuttano, Calvatone, Paderno Dugnano e

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Il Tram del desiderio ma che fine ha fatto la tramvia Milano-Desio?

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Dapprima si pensava che la rinascita della Tramvia Milano-Desio/Seregno fosse cosa fatta.C’erano i soldi dei Comuni,il progetto preliminare e la volontà di tutti di cominciare.Se ne parlava già ai tempi del governo Prodi con il Ministro Antonio di Pietro che stanziava una consistente somma.Oggi che il tempo ha dato ragione all’altra tramvia: la Milano -Limbiate, sembra che ci sia un ripensamento che giudichiamo sbagliato. Se ne fa interprete la redazione di NordMilano che invita a  ridiscutere tutto.

“Ma a nostro avviso c’è di più da dire su questo progetto. Ad esempio che bisognerebbe approfittare della lentezza del Governo per rimettere tutto in discussione e puntare a qualcosa di più moderno e di più adeguato alle nostre città. Le istituzioni si stanno accanendo da anni per portare avanti a fatica un progetto che la maggior parte dei cittadini non vuole e che, dato non smentibile, è superato dal tempo e dalla tecnologia.

Un tram è un trasporto rigido e la sua costruzione è altamente onerosa. La sua gestione, poi, costa 5 volte di più di quanto costi un normale autobus elettrico. Quindi, ostinarsi a inseguire un progetto vecchio e non più adeguato risulterà un atto quasi masochistico per tutti quei sindaci che non hanno il coraggio di rimettere tutto in discussione.

Un tram che taglia in due Bresso e Cusano Milanino non è certo un vantaggio per le due città. Lo sarebbe molto di più una linea di autobus elettrici che percorre una pista riservata. Non ci sarebbe bisogno di costruire pesanti infrastrutture che limitano la viabilità e provocano problemi ai pedoni e agli automobilisti. Soprattutto si dimostrerebbe che il