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La Casa della comunità (?) di Paderno

Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Lista Sinistra per Paderno Dugnano:

” CASA DI COMUNITA’: UNA BUONA NOTIZIA, MA NON BASTA.

Anche nel nostro comune è stata aperta dall’Asst Rhodense la ‘nuova’ Casa di Comunità situata in viale della Repubblica.

Partiamo da una premessa fondamentale: le case di comunità nascono dall’idea che i cittadini possano avere una struttura territoriale di riferimento alla quale rivolgersi in ogni momento della giornata, che rappresenti una risposta concreta e competente ai diversi problemi di salute e di assistenza.

La novità più importante sta nell’integrazione tra i servizi sanitari e sociali e nella condivisione di obiettivi e azioni tra medici, pediatri di famiglia, dipartimenti territoriali e ospedalieri delle Aziende sanitarie, servizi sociali e comunità. Le Case di Comunità infatti sono pensate per aree integrate in modo che la presa in carico del cittadino avvenga coinvolgendo professionisti e servizi diversi. Oltre al consolidamento dei servizi già esistenti (Centro prelevi, Neuropsichiatria infantile, poliambulatori , scelta e revoca del medico e servizi vaccinali) vanno inseriti i servizi che rappresentano la novità della medicina territoriale, tra questi: un presidio di medici di medicina generale 7 giorni su 7, una guardia medica per assicurare la continuità assistenziale-sanitaria anche notturna, uno sportello del servizio sociale comunale per attuare i percorsi di integrazione socio-sanitaria almeno per le fragilità e la disabilità. Vanno inoltre inseriti i servizi domiciliari erogati dal Comune e l’assistenza domiciliare integrata.

Oltre al Consultorio famigliare (già inserito) che svolge un importante servizio multidisciplinare per la promozione e prevenzione nell’ambito della salute della donna, va potenziato lo sportello antiviolenza per attivare una rete di servizi coordinati che offrano risorse concrete alle donne per uscire da situazioni di …

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Aperta la nuova Casa della Comunità?

Un comunicato stampa della ASST-Rhodense annuncia l’apertura dal 20 dicembre della Casa della Comunità di Paderno Dugnano. Una bella novità. Cosa è successo?

In realtà niente di nuovo. Hanno riaperto semplicemente i servizi sanitari che erano già esistenti e non c’è al momento alcuna novità vera, in attesa che il Protocollo d’Intesa tra Comune di Paderno Dugnano e ASST e i lavori di riqualificazione previsti dal PNRR e dal Comune vengano rispettati e attuati.

Insomma è solo marketing !

Di seguito la brochure dei servizi previsti da ieri.

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Un Natale senza lavoro?

Paderno Dugnano era un città a forte densità industriale, almeno fino agli anni ‘80. Grandi aziende in molti settori, dalla meccanica alla chimica all’elettronica, con tantissimi lavoratori addetti. Aziende con oltre 100 dipendenti erano quasi una normalità. Poi la de industrializzazione, la fine di alcuni settori colpiti dalla concorrenza internazionale, l’avvento della rivoluzione tecnologica che ha distrutto, polverizzato e disperso molti posti di lavoro.

Una società dei servizi ha recuperato in parte una forza lavoro ormai frammentata in piccole unità produttive, disarticolando coscienza di classe e solidarietà sociale.

Oggi abbiamo solo qualche grande azienda nei servizi in una una miriade di piccole e piccolissime aziende. Certo in città ci sono ancora le attività industriali come la chimica Stahl (ex-Sandoz), la Tagliabue spa, la Framesi, la Edmond Pharma, la Giussani Abrasivi etc..ma i tre grandi poli del lavoro sono ormai Il Municipio, La Clinica San Carlo e Il Carrefour Brianza.

Non mancano neppure episodi di crisi aziendali, che non possiamo scordare. Ad ottobre, a causa di una ristrutturazione aziendale senza apparente senso, GranCasa ha venduto e chiuso il deposito di Paderno Dugnano, senza comunicare nulla ai lavoratori, senza lettere di licenziamento, senza aprire nemmeno una procedura di Cassa integrazione per i 37 lavoratori. Un atteggiamento brutale e incivile.

Poi Ecobat, azienda erede della Tonolli, che appena terminata la cassa integrazione per tutti, ha comunicato il licenziamento collettivo di 7 lavoratori di Paderno Dugnano. Infine la battaglia interminabile dei lavoratori ILVA di via Pasubio che rischiano il posto di lavoro per le vicende nazionali della più grande acciaieria d’Italia che il governo vuole chiudere.

Sono lavoratori e famiglie che avranno un Natale …

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Nord Milano, scioperi e mobilitazioni: quasi 150 lavoratori a rischio licenziamento

Dal sito de IL GIORNO ,di Laura Lana:

“Mercoledì lo sciopero dei lavoratori Ecobat di Paderno e giovedì il corteo degli addetti di Siae Microelettronica di Cologno: su entrambe le aziende incombono esuberi

Paderno Dugnano (Milano) – È un dicembre di mobilitazioni quello che sta vivendo il Nord Milano tra crisi aziendali, scioperi e licenziamenti collettivi. Oggi, mercoledì 13 dicembre, a incrociare le braccia sono stati i dipendenti di Ecobat, società di Paderno Dugnano, leader mondiale nel riciclaggio delle batterie e nella produzione di piombo.

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 7 dipendenti sui 66 totali del sito di via Beccaria, dopo già 9 mesi di cassa integrazione. “I vertici hanno motivato questa scelta con il calo della produzione, che c’è stato ma è dipeso dallo stop dei mesi scorsi. Ora i forni hanno ripreso a lavorare, così come gli addetti su tre turni”, ha spiegato Antonio Iavarone, sindacalista Fim. “Ci sono stati dipendenti che si sono proposti per l’uscita volontaria, sfruttando anche la possibilità di prepensionamenti. Chiediamo all’azienda di accontentarsi di questi, senza sfoltire ulteriormente e unilateralmente”.