Credo si debba mantenere una forte attenzione al lavoro dei giovani e alle possibilità di favorire una politica attiva del lavoro, nonostante le magnifiche e progressive sorti del Jobs act (e ai suoi abusi). Diverse le riflessioni e tanti gli spunti. Non ultimo il bel Convegno della Fondazione Feltrinelli del 21 aprile sulla “Jobless Society” e sull’impatto che la tecnologia avrà sul futuro del lavoro. In quell’occasione con 10 tavoli tematici (Neet, Freelance, Patto generazionale, Sharing economy, Nuovi luoghi produttivi, Algoritmi e lavoro, Politiche industriali, Occupabilità, Rappresentanza, Cittadinanza sociale) diversi protagonisti hanno cercato di approfondire gli aspetti più controversi.
Qualche attento osservatore, come Brando Benifei, ne ha riassunto gli spunti in un suo recente articolo ricordando che:”un’elevata disoccupazione giovanile strutturale (37,9% in Italia a fronte di un 19,7% della media europea) porta al deterioramento del capitale umano del paese e dunque, a una riduzione delle future prospettive di crescita”. Una delle questioni aperte è quella “del rapporto tra rivoluzione tecnologica e occupazione”: siamo al centro di una transizione verso una nuova fase dell’economia digitale. Internet delle cose, big data e robotizzazione sono tutti tasselli di quelle che viene chiamata “quarta rivoluzione industriale” e le implicazioni della trasformazione del sistema economico in corso in termini di occupazione sono controverse”. Per questo servono politiche di dimensione europea e anch einnovative. Brando Benifei segnala i progetti “Garanzia giovani “ e “Crescere in digitale”.Il primo è il programma europeo per ragazzi tra i 15 e i 29 anni con un’offerta di lavoro, di formazione e di tirocini nel primo anno di uscita dal sistema formativo o di disoccupazione; il secondo è quello promosso dal Ministero del Lavoro per incentivare le aziende (con 6.000 euro) ad assumere giovani che si impiegano in aziende con il compito di aiutarle a digitaliazzarsi. Sia il primo che il secondo stanno ottenendo un discreto successo.
Qualcosa però si muove, positivamente, anche nel nostro territorio.
Concentriamoci sulle pratiche in corso e vediamo tre esperienze concrete:due a Paderno Dugnano e una a Cinisello Balsamo
A Paderno Dugnano sono stati attivati alcuni laboratori e percorsi di formazione del progetto: Tilane Digital Fab.
In uno spazio creativo di progettazione e fabbricazione digitale, all’interno dello Spazio Tilane, che ospita oltre alla Biblioteca lo Sportello Lavoro gestito da AFOL Metropolitana, orientato a diventare luogo per start-up giovani e per il co-working. Tilane Digital Fab offre: – competenze e cultura sul mondo digitale;
– partecipazione attiva dei giovani;
– crescita e competenza tecnica;
– spazio di aggregazione per lo sviluppo di progetti e idee innovative. Tilane Digital Fab si colloca all’interno del progetto G.R.I.P. (Giovani Risorse in Imprese Possibili), e si sviluppa attorno alla necessità di creare lavoro per i giovani nel territorio, garantendo gli strumenti e le condizioni necessarie all’avvio e stabilizzazione di start-up. G.R.I.P. è co-finanziato da Regione Lombardia ed è realizzato da una rete di 23 partner di cui il l’Azienda Speciale Consortile “Comuni insieme per lo Sviluppo Sociale” è l’Ente capofila. Obiettivo del Piano è attivare un sistema virtuoso, in grado di valorizzare e sviluppare il capitale umano rappresentato dalle giovani generazioni, per produrre reddito e sviluppo locale, un sistema capace di restituire competenze e buone prassi. Sono stati Pubblicati tre bandi per la partecipazione a percorsi formativi messi a disposizione dal Piano territoriale G.R.I.P. La partecipazione a tutte le attività di G.R.I.P. è gratuita.
Cinisello Balsamo presto avrà uno spazio dedicato al coworking e alle start up presso Villa Forno, già sede dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e della Biblioteca Digitale. Il Comune ha partecipato al bando “MeetYoungCities: Social innovation e partecipazione per i giovani dei Comuni italiani” (MYC). La finalità del progetto è quella di offrire ai giovani spazi di creatività per attività auto-imprenditoriali e per l’accelerazione di idee, spazi di impresa condivisi e di sostegno alle start up innovative.
Il coworking si aggiunge ai già consolidati progetti di Hubout Makers Lab, il laboratorio creativo ospitato al Centro culturale Il Pertini che organizza workshop e momenti di progettazione condivisa sulle nuove tecnologie, e di LoL – Link On Labour, che sostiene la nascita di idee-startup nel settore della cultura, dei servizi e delle nuove tecnologie.
Il progetto, che può contare su un finanziamento di 116 mila euro da parte di Anci si concluderà a giugno 2017. Il percorso avrà una prima fase insieme alle start up giovanili che cercano spazio per avviare le proprie attività; saranno poi seguite in un programma di promozione e accompagnamento alla gestione degli spazi di coworking in modo da farli diventare un punto di riferimento per nuove start up. Insieme ai partner coinvolti saranno realizzati percorsi per sperimentare il saper fare creativo anche in luoghi di apprendimento più formali, sviluppando le possibilità di ciascun individuo di usare l’arte, la tecnologia, i media e la comunicazione per costruire iniziative di carattere collettivo.
Ancora a Paderno Dugnano segnaliamo il nuovo progetto “Ehi, collaboriamo?” di FREESTYLE PC. Una giornata di consulenza gratuita a imprenditori, liberi professionisti, commercianti e artigiani del territorio. Sabato 21 Maggio in Via Claudio Treves 5, quattro professionisti (Stefano Tagliabue, Jessica Malfatto, Monica Spinazzola e Alessandro Sichieri) metteranno a disposizione le proprie competenze in siti web, pubblicità, marketing, assistenza virtuale e finanziaria a chiunque fosse interessato.
«Dedicare una giornata intera alla collaborazione con altri imprenditori, in particolare offrendo la nostra consulenza gratuita in quattro ambiti diversi ad altri liberi professionisti, commercianti, artigiani e titolari di imprese: lo scopo è creare un’occasione di collaborazione – spiegano Stefano, Jessica, Monica e Alessandro -. Con questo progetto, che abbiamo chiamato “Ehi, collaboriamo?”, vogliamo cercare di organizzare delle iniziative che possano concretamente aiutare gli imprenditori del nostro territorio. Solo collaborando, infatti, si può crescere veramente e si possono vedere dei risultati. E per iniziare davvero a collaborare tra imprese e liberi professionisti del territorio bisogna cominciare a creare delle occasioni e delle situazioni concrete. Lamentarsi, piangersi addosso, dire “c’è crisi”, non serve a nulla: iniziamo a portare dei cambiamenti e vedremo come andrà».
Insomma piccoli passi ma concreti. Passi da sostenere da parte di Amministrazioni lungimiranti e consapevoli delle difficoltà che il futuro tecnologico può riservarci; se non adeguatamente preparati.