Piccoli Banksy crescono

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Fa notizia in questi giorni l’ultimo opera di Banksy, forse il più famoso street artist che, nell’anonimato, segna con i suoi lavori gli avvenimenti politici di questi anni. Dalla Cosette dei  Miserabili disegnata con alle spalle un tricolore francese sfrangiato e ai piedi una bomboletta e una nube di gas che simboleggiano i lacrimogeni sparati dagli agenti francesi a Calais fino all’ultimo sulla Brexit. Un operaio su una lunga scala che toglie la stella (inglese) dalla bandiera europea. La street art è senza’altro una delle forme d’arte e di espressione più vicina alla sensibilità giovanile. La street art non è solo una forma di espressione artistica ma è anche una modalità di inclusione sociale e di coinvolgimento nella presa di cura della propria città. Per questo numerose Amministrazioni riservano un particolare attenzione a questo linguaggio giovanile.

Cominciò Milano con la giunta di Giuliano Pisapia con l’operazione ‘muri liberi’ con  un centinaio di spazi dove i writers milanesi potevano disegnare senza incappare in un reato da codice penale. Ora sembra essere Cinisello Balsamo il Comune che vi presta più attenzione.

Nuovi murales sono comparsi in questi giorni nell’anfiteatro della piazzetta del Sole di via Brunelleschi, grazie al contributo di VI.BE. Musica e Cultura, e nel lungo muro della scuola Papa Giovanni XXIII, decorato dai ragazzi del Gruppo scout Cinisello Balsamo 3. Entrambe le iniziative fanno parte del progetto “Street Art e muri liberi”, un’ulteriore occasione per i giovani di comunicare la loro esperienza tramite la forma d’arte dei murales, oltre che ad arricchire i luoghi della città rendendola più vivace e allegra. Sempre in questi giorni, inoltre, sono stati decorati gli scalini all’interno del Parco Ariosto grazie all’associazione Auser Cinisello Balsamo che gestisce il parco. Entrambe le iniziative fanno parte del progetto “Street Art e muri liberi” e sono state autorizzate dall’amministrazione comunale come previsto da un apposito regolamento.

Questa forma d’arte è coltivata in numerosi territori. Segnalo l’originale caso di Cormano dove in un capannone abbandonato vi sono  opere di giovani da tutto il mondo raccolte e incoraggiate da Zakaria Jemai, un algerino senza tetto  che seleziona solo veri talenti: vi sono lavori del  trio di street artist Cane Morto ed Emajons, di Tenia, Tilf, Giorgio Je e Omp, e  di giovani come Riky Boy. Per gli interessati da seguire è  l’importante appuntamento di  writing e street art ‘Meeting of styles’ che si svolge ogni anno a Trezzano sul Naviglio. Povere invece le espressioni di Paderno e sostanzialmente disattenta l’Amministrazione Comunale. Da segnalare un tributo dei writers padernesi a Michael Jackson del 2009.