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Ricordando Giovanni Pesce Presidio dell’ANPI di Paderno Dugnano

Anche quest’anno l’ANPI di Paderno Dugnano ha voluto ricordare la figura di Giovanni Pesce. Presso l’insegna dell’omonima via ieri è stata deposta una corona d’alloro e ricordato la sua figura. E’ giunto anche un messaggio della figlia di G.Pesce che è stato letto alle persone convenute, sotto il sole di luglio. Paderno Dugnano è stato il primo paese della Lombardia ad intitolare una via alla medaglia d’oro al valor militare della Resistenza milanese. Si perché la toponomastica di un paese è anche il segno della sua storia e della sua coscienza civile.

Per questo Paderno Dugnano ha dedicato tante vie a esponenti partigiani e alla Resistenza. Ai Coti Zelati, a Cazzaniga, a Alberti, a Casaletti, a Pogliani: i nostri partigiani padernesi. Ma Paderno Dugnano è anche la città che ha intitolato la piazza del Municipio alla Resistenza; un giardino alla Costituzione del 1948; un parco alla Memoria dei campi di concentramento. Alle Brigate partigiane, ai F.lli Cervi, ai F.lli Di Dio, Di nanni, alle Fosse Ardeatine, a Marzabotto, a Matteotti, ai F.lli Rosselli, alla Val d’Ossola, alla Val Sesia. Anche a Gobetti, a Dossetti, al 25 Aprile, a Curiel e a tanti altri.

La città ha ricordato la sua storia resistenziale con il bel libro di Silvia Campanella : ”La paura e il coraggio…   “che si può ancora acquistare in Comune. Lì c’è la storia di tanti resistenti del nord Milano veri e propri “militanti politici di base” che hanno fatto un pezzo importante della nostra storia cittadina. Un contesto storico resistenzaile che contribuì a ricostruire proprio Giovanni Pesce con il Libro “Quando cessarono gli spari” che parla della liberazione …

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Flash mob in maglietta rossa Stamane, in piazza della Resistenza

“Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità
Sabato 7 luglio: indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà
Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo
politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa
emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità.
Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando
da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.
d. Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo …

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Insieme senza muri Martedì presidio in piazza della Scala

Mentre a Roma Salvini urla contro le ONG e abbandona in mare la nave Acquarius con 629 persone a bordo c’è un Italia che non applaude. Martedì 12 giugno alle ore 18,30 ci sarà un presidio di solidarietà ai migranti in piazza della Scala a Milano. Inoltre  il comitato “Insieme senza muri ” con l’appoggio dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune prosegue nelle sue attività di accoglienza. Dopo la grande manifestazione milanese  del 20 maggio 2017 propone ora un intenso programma per realizzare quel binomio di “innovazione e inclusione” che sembra  la cifra dell’Amministrazione di centrosinistra guidata da G.Sala. Di seguito ricordiamo l’appello “Per una città aperta e accogliente”. Sui siti trovate tutta la programmazione. Suggestiva e importante la tavolata del 23 giugno al Parco Sempione. Non si potrebbe replicare in piccolo anche a Paderno Dugnano per lanciare un messaggio diverso alla nostra città?

 

 L’APPELLO di INSIEME SENZA MURI

Milano 20 Maggio – 23 Giugno 2018

PER UNA CITTÀ APERTA E ACCOGLIENTE

“Milano è una città aperta, internazionale e dai tanti colori. È il frutto di una grande storia di storie: quella delle donne e degli uomini che la hanno costruita. È una metropoli che integra attraverso il lavoro, la conoscenza, la voglia di darsi da fare. Per questo Milano è una città senza muri.

Una città che ha scommesso su chi arriva, o arrivava, da lontano. Una città che ha accolto migliaia di profughi senza girarsi dall’altra parte. Una città che è europea e globale. E fatta di tanti quartieri diversi. Una città che vuole continuare ad essere la capitale dei diritti e della costruzione di una nuova …

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La città e il paesaggio Domani a Cassina Amata

Domani sera alle ore 21 alla  sede ex Quartiere di Cassina Amata,via Corridori, ci sarà un’altro appuntamento importante e da seguire: la presentazione del libro “Dal paesaggio alla Civitas”di  Virginio Bettini ex parlamentare europeo nella lista dei Verdi Arcobaleno. Oltre a Virginio Bettini sarà presente il sindaco di Pantigliate(Mi) Lista civica Società e Ambiente,famoso per aver rinunciato al suo compenso, devolvendolo per la ristrutturazione di scuole e asili, esempio di buona amministrazione,

Il libro Dal paesaggio alla civitas. Dall’ecologia del paesaggio alla pianificazione territoriale,affronta i temi dell’ecologia del paesaggio e dell’ecologia urbana in rapporto ai cambiamenti climatici e alla minaccia dell’energia nucleare. Entra nello specifico della metodologia di analisi del territorio grazie ai modelli bionomici e alla pianificazione ambientale con contributi di sull’analisi Fabrizio Cracolici, Alfonso Navarra e Laura Tussi  sul trattato ONU di New York per il disarmo nucleare totale. L’iniziativa è organizzata da Potere al Popolo-PRC A.Casaletti. 

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L’altro 1° Maggio Appello delle realtà di base

Ricevo da Rifondazione  l’appello delle realtà del sindacalismo di base che da quest’anno hanno indetto un’altro corteo del 1°Maggio cambiandone la “natura” da May Day Parade” a “1°Maggio contro lo sfruttamento”. E’ un segno dei tempi si direbbe ma è anche ora di una nuova attenzione da porre alle nuove realtà dello sfruttamento e del lavoro precario  e povero. Il sindacalismo confederale non può voltarsi dall’altra parte. 

PER UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA CONTRO LO SFRUTTAMENTO
APPELLO 1 MAGGIO

A tutte le lavoratrici e ai lavoratori,
a chiamata, precari, subordinati sotto falsa partita iva, freelance, operai della logistica, delle cooperative, insegnanti, operatori del terzo settore, GDO, dipendenti pubblici e privati, artisti, intermittenti, disoccupati, agli studenti sfruttati con l’Alternanza Scuola-Lavoro, ai ricercatori, richiedenti asilo, g2, migranti e a tutti gli esclusi e ai marginalizzati dell’area metropolitana e non.

A tutte le realtà autoorganizzate, i collettivi, i comitati, le reti di realtà cittadine, i coordinamenti territoriali, le organizzazioni sindacali e politiche conflittuali.

La crisi continua a colpire duro le fasce più deboli della popolazione e a dilagare in tutta Europa nonostante opinionisti ed esperti strombazzino a reti unificate una ripresa inesistente. L’Unione Europea ed il suo braccio armato, la troika, preparano versioni aggiornate delle ormai consuete ricette di austerità: allo scopo di salvaguardare stabilità monetaria e bancaria, pareggio di bilancio e contenimento del debito pubblico, ci si accanisce sadicamente sulle nostre condizioni di vita e di lavoro.

A questo fronte di “guerra interna” si somma la violenza della guerra vera e propria combattuta o fomentata, dall’Ucraina all’appoggio a Erdogan, dalla complicità con Israele al interventismo sempre più marcato nel continente africano, che …