Good news Cormano, Cusano Milanino e Bollate

Non è vero che le Amministrazioni comunali sono indifferenti al destino delle proprie comunità; non tutte. Tenendo fede alla impostazione di questo blog, che guarda a quanto succede anche nell’area metropolitana milanese (are nord in particolare), oggi informiamo di tre casi di buona politica e buona amministrazione. Cormano contro il gioco d’azzardo: tre iniziative di informazione preso i centri di aggregazione sociale; Cusano Milanino chiama gli operatori economici a dire la loro in una Consulta per il commercio e le attività produttive (Paderno invece li ignora) e Bollate affitta le case sottratte alla mafia per attività contro il bullismo.

Cormano contro il gioco d’azzardo

Il Comune di Cormano fa parte insieme a Bresso, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo, comune capofila, di un progetto che coinvolgerà anche gli altri comuni dell’ambito.
La prima azione è stata avviata in questi giorni e consiste in una campagna di sensibilizzazione intitolata 
“No Slot. Vinci solo quando smetti”, una campagna di informazione tramite tre incontri pubblici che si terranno presso:

  •  l’associazione Amici del Parco in Villa Gioiosa giovedì 14 giugno(Villa Gioiosa, via Mazzini, 39) ore 16.00;
  •  il Centro Santinelli nel Parco don Sandro Manzoni giovedì 21 giugnoore 16.00;
  •  l’Auser Centro Vigorelli sempre in Villa Gioiosa giovedì 28 giugno(Villa Gioiosa, via Mazzini, 39) ore 16.00.

Altra importante azione sarà l’apertura di uno Sportello d’ascolto a partire da giovedì 21 giugno presso i locali adiacenti alla Biblioteca Civica P. Volontè in via Edison, 8, tutti i giovedì dalle 10.00 alle 12.00.

Rubagotti e le primarie Un dibattito rivelatore

 

L’autocandidatura di Rubagotti alle primarie non convocate del centrosinistra, al momento inesistente, è stata un sasso nello stagno. Comunicata con il solito piglio provocatorio, e con un metodo che non condivido, ha rivelato un problema troppo a lungo sottaciuto o rimosso.

Rubagotti ha lanciato una proposta al centrosinistra in cui non crede (Alle scorse amministrative ho votato al primo turno i 5 stelle ….E ho votato convintamente Alparone al ballottaggio). Rifondazione risponde che invece può candidarsi ad un centrosinistra a cui anche Rifondazione non crede (Lontano da noi il pensare che sia possibile fare accordi con il centrosinistra..). Il PD, fino a ieri era arroccato nell’autosufficienza e nella vocazione maggioritaria oggi nel rispondere piccato (“lo scontato strumento delle primarie di coalizione per scegliere un candidato sindaco quando ancora non si conoscono i membri di tale coalizione.” ) fa intendere che ci sarà forse una coalizione. Quando?

Ma che dibattito è? Di cosa si discute? Si vuol far credere ancora una volta che il problema è il candidato sindaco? Ma la sconfitta del 2014 non ha insegnato nulla? Come sarà possibile fare una coalizione tra sordi?

Serve un candidato sindaco o un programma concreto e condiviso per dire ai cittadini che cosa si vuole fare al governo della città di Paderno Dugnano? Pensiamo che i cittadini, che ancora guardano o che possono guardare al centrosinistra e alla sinistra padernese, stiano aspettando il nome o stiano aspettando che si dia loro qualche speranza e qualche idea per migliorare le loro condizioni di vita e la qualità di questa città?

Temo che questo sia un dibattito rivelatore dell’incapacità

Civismo contro i partiti? Del civismo (1)

Provo a rispondere all’osservazione che Giuranna (post del 12 giugno:La lezione del voto amministrativo) ricava dai risultati elettorali del 10 giugno in alcuni comuni vicini a noi,:” Un’indicazione importante, a mio parere, è la forza del civismo, sulla quale bisognerà riflettere l’anno prossimo anche a Paderno Dugnano (soprattutto in un momento così delicato per i partiti, ad eccezione del Carroccio).” Accolgo l’invito a riflettere. Partiamo dal “civismo”.

Che cosa è il civismo? Letteralmente il termine civismo deriva dal latino civis «cittadino»]. Secondo il vocabolario si può intendere come “Nobiltà di sentimenti civili, alto senso dei proprî doveri di cittadino e di concittadino, che spinge a trascurare o sacrificare il benessere proprio per l’utilità comune: dare prova di civismo. Questo atteggiamento prende anche la scena politica con la Rivoluzione francese (civisme).

Spesso in questi anni (soprattutto da “Mani pulite”) civismo e partiti sono stati in contrapposizione . A fronte di partiti, a volte, corrotti, incapaci o semplicemente distanti dai cittadini, il civismo si è manifestato come spirito partecipativo e di vicinanza ai problemi quotidiani delle persone e con un disponibilità maggiormente di servziio verso le istituzioni locali. Molti sono gli esempi positivi di un civismo forte e innovatore, in Italia e all’estero. Ma si può generalizzare? Tutto il civismo è sano e tutti i partiti sono malati? Non c’è anche una politica e dei partiti sani e al servizio degli altri e un civismo personalistico ben radicato nel piccolo potere locale? Non c’è stato anche un civismo (il proliferare di liste locali) che ha portato alla degenerazione della vita politica cittadina? Alcuni comuni vicini a

Insieme senza muri Martedì presidio in piazza della Scala

Mentre a Roma Salvini urla contro le ONG e abbandona in mare la nave Acquarius con 629 persone a bordo c’è un Italia che non applaude. Martedì 12 giugno alle ore 18,30 ci sarà un presidio di solidarietà ai migranti in piazza della Scala a Milano. Inoltre  il comitato “Insieme senza muri ” con l’appoggio dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune prosegue nelle sue attività di accoglienza. Dopo la grande manifestazione milanese  del 20 maggio 2017 propone ora un intenso programma per realizzare quel binomio di “innovazione e inclusione” che sembra  la cifra dell’Amministrazione di centrosinistra guidata da G.Sala. Di seguito ricordiamo l’appello “Per una città aperta e accogliente”. Sui siti trovate tutta la programmazione. Suggestiva e importante la tavolata del 23 giugno al Parco Sempione. Non si potrebbe replicare in piccolo anche a Paderno Dugnano per lanciare un messaggio diverso alla nostra città?

 

 L’APPELLO di INSIEME SENZA MURI

Milano 20 Maggio – 23 Giugno 2018

PER UNA CITTÀ APERTA E ACCOGLIENTE

“Milano è una città aperta, internazionale e dai tanti colori. È il frutto di una grande storia di storie: quella delle donne e degli uomini che la hanno costruita. È una metropoli che integra attraverso il lavoro, la conoscenza, la voglia di darsi da fare. Per questo Milano è una città senza muri.

Una città che ha scommesso su chi arriva, o arrivava, da lontano. Una città che ha accolto migliaia di profughi senza girarsi dall’altra parte. Una città che è europea e globale. E fatta di tanti quartieri diversi. Una città che vuole continuare ad essere la capitale dei diritti e della costruzione di una nuova …

Hemingway, Paderno e la Sutter & Thevenot La fabbrica dimenticata

C’è un filo sottile che lega Ernest Hemingway e il fascistissimo senatore “padernese” Giuseppe De Capitani D’Arzago ed è appunto la fabbrica di esplosivi svizzera Sutter & Thevenot .

Il 7 giugno 1917 alle ore 13,30 una terribile esplosione devastò la Polveriera Sutter & Thevenot di Castellazzo di Bollate. Tutti gli effettivi americani, di stanza presso l’ARC di via Manzoni 10 a Milano, vengono inviati per soccorrere le vittime. Tra di loro anche un diciannovenne volontario della Croce Rossa Americana di nome Ernest Hemingway. Così ne parla in “Piccola storia naturale: i morti”; uno dei suoi “49 racconti”:

Giungemmo sul luogo del disastro in autocarro per strade ombreggiate da pioppi e fiancheggiate da fossati…giunti che fummo sul luogo dove era esistita la fabbrica alcuni di noi furono messi a piantonare quelle vaste quantità di munizioni che per qualche ragione non erano esplose, mentre altri venivano mandati ad estinguere un fuoco divampato fra le erbe di un campo vicino: fatto questo, ci fu ordinato di perlustrare le immediate vicinanze ed i campi circostanti alla ricerca dei cadaveri. Ne trovammo un buon numero e li portammo ad un obitorio improvvisato e, devo ammetterlo francamente, la sensazione sconcertante era dovuta al fatto che erano femmine e non maschi”.                                                                                                                                                                                                             59 saranno le donne vittime di quell’esplosione di cent’anni fa; ora documenta da una bella mostra curata dall’Amministrazione comunale di Bollate che di questa vicenda ha fatto un pregevolissimo lavoro di ricostruzione della memoria storica della città. (Lavoro che a Paderno Dugnano è stato totalmente disatteso). Si può dire senza tema di smentita che quelle giovani donne, straziate dall’esplosione della fabbrica Sutter &Thevenot, possono …