Da Paderno l’offensiva leghista Senago in prima fila

Dal comunicato stampa dei sindaci leghisti del 9 settembre  apprendiamo che verrà fatta:

“Un’ordinanza contingibile e urgente per imporre a privati, cooperative, Caritas e associazioni di comunicare al Comune, preventivamente, la decisione di aderire ai bandi della Prefettura per l’accoglienza diffusa dei migranti. 

Il provvedimento è stato presentato giovedì sera ai cittadini ed alla stampa in occasione della festa provinciale della Martesana a Paderno Dugnano con il leader del Carroccio Matteo Salvini ed il Segretario provinciale Riccardo Pase. 

La decisione del Sindaco di Opera Ettore Fusco, presa con i sindaci di Cologno Monzese Angelo Rocchi, Senago Magda Beretta, Inzago Andrea Fumagalli, Cambiago Laura Tresoldi e Trezzo sull’Adda Danilo Villa di sottoscrivere l’atto amministrativo dal carattere di urgenza è nata, infatti, per governare quei processi che potrebbero ricadere sulle città all’insaputa dei sindaci dopo che il governo, tramite le prefetture, ha dato il via libera alla stipula di accordi e convenzioni per la gestione e l’ospitalità dei migranti. 

Diversi gli obblighi prescritti nell’ordinanza a carico di privati e associazioni: dalla comunicazione preventiva della disponibilità di alloggi da destinare all’accoglienza, alla partecipazione ai bandi, alla comunicazione quindicinale della gestione delle persone ospitare.  Per chi non rispetterà l’ordinanza sono previste sanzioni fino a 500 euro oltre alla denuncia penale per il reato previsto per chi non ottempera un’ordinanza sindacale. “

Ebbene ci chiediamo: cosa farà ora il sindaco di FI Alparone? Rispetterà gli impegni sottoscritti dal protocollo di maggio con la Prefettura o sottoscriverà il documento dei sindaci leghisti?

Il Referendum inutile Un libro del capogruppo PD in Regione Lombardia

Riprendo dal settimanale PD delle regione Lombardia l’articolo di presentazione del libro di Enrico Brambilla sul Referendum del 22 Ottobre:

” Del referendum consultivo regionale del 22 ottobre ormai sanno tutti, grazie alla poderosa e assai costosa campagna di comunicazione. Ma che cosa sia davvero questa consultazione, da dove nasca e dove porti, di fatto, nessuno lo sa, anche perché Maroni non ha lesinato energie nel confondere le acque con mirabolanti promesse da marinaio su miliardi di euro e statuto speciale.

A fare chiarezza ci ha provato il capogruppo democratico Enrico Brambilla con un libro appena uscito dal titolo significativo “Il referendum inutile e l’autonomia necessaria” edito da Novecento Editore, con prefazione del sociologo Aldo Bonomi. Il libro dà elementi utili per comprendere le basi giuridiche della richiesta di maggiore autonomia, i tentativi precedenti delle diverse Regioni e i motivi per i quali non sono andati a buon fine, fino ai costi, alla sperimentazione del voto elettronico e alle questioni politiche del “che fare” per ottenere davvero il trasferimento delle materie e le opzioni in campo per il 22 ottobre. Brambilla non fa mistero della sua scelta per l’astensione, ma da regionalista convinto ribadisce che il percorso di attribuzione di maggiore autonomia va finalmente imboccato, senza infingimenti e senza le chiacchiere che hanno caratterizzato l’iniziativa ventennale della Lega sul federalismo, variamente declinato.


“Il regionalismo differenziato è un’istanza caratterizzante del Pd lombardo – spiega Brambilla – e vederlo svilito da una consultazione che serve prima di tutto a far dimenticare la totale mancanza di risultati della Lega, in Parlamento come in Regione, su questo fronte. Il mio saggio vuole essere un

Bentornato “Frecciarancio” Metrotranvia Milano-Limbiate, riprende il servizio regolare

 

Riprende oggi il servizio regolare la Metrotranvia Milano Limbiate. Mercoledì 13 settembre alle ore 20,45, presso la sede dell’Associazione Trasporto Pubblico di via Borsieri 4 a Milano, ci sarà un’assemblea pubblica sulla Milano-Limbiate con: Matteo Mambretti, Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL Salvatore Miletta, Gruppo Naturalistico Brianza, Comitato per il Tram Michele Reggiani, Salviamo il Tram della Comasina.

La riserva indiana del Nord Milano Domande di Ottorino Pagani

La mappa dei territori del Nuovo Ducato di Milano ( la Città Metropolitana, vedi sito www.cittametropolitana.mi.it) mi sembra un artefatto sintesi della narrazione di qualche “entità superiore”, che io non capisco e mi sollecita domande.

Si narra: ” Il Consiglio della Città Metropolitana.. ha suddiviso l’area metropolitana in 7 zone omogenee caratterizzate da specificità geografiche, demografiche, storiche , economiche e istituzionali. Ciascuna zona è funzionale ad articolare meglio le attività sul territorio ed a promuovere una sempre maggiore integrazione dei servizi erogati con quelli dei comuni. Le 7 aree omogenee sono: Adda Martesana- Alto Milanese- Magentino e Abbiatense- Nord Milano (chissà perché, evidenziata con il colore rosso…) – Nord Ovest -Sud Est- SudOvest”. E Milano non viene indicata: in quanto sede del Duca (il Sindaco di Milano ), si da per scontato che risulta area ovviamente omogenea e con innata specificità di Centro delle arti, dei mestieri e del potere? Mentre le altre aree vanno meglio definite, come è successo per le riserve indiane in America (Sioux- Apache- Navajo, etc ), al fine “articolare meglio le attività sul territorio” , cioè il controllo da parte del Centro ?

Paderno Dugnano fa parte della “riserva del Nord Milano” insieme a Cusano M.-Bresso-Sesto S.G.- Cormano -Cinisello B. ( 6 comuni e circa 268.000 abitanti ) e la narrazione indica che la ” specificità di questa area omogenea è: la città dei nuovi lavori , dei servizi e dell’ abitare ” ; sono disorientato, sono nato e da sempre sono residente a P.D. e non mi ritrovo con questa ” specificità ” : mi hanno insegnato che la storia è la geografia

Ancora un incendio nel settore dei rifiuti Dopo Senago e Bruzzano

Le notizie dell’incendio a Mortara è l’ennesimo incidente che ci deve preoccupare.

“Da questa mattina nella zona industriale di Mortara, all’interno della ditta la Eredi Bertè di via Fermi, che si occupa di recupero di rifiuti speciali è in atto un grande incendio. Una colonna di fumo nero è visibile a molti chilometri di distanza e staziona sulla città. E i sindaci di Mortara, di tutti i comuni confinanti e anche di Vigevano stanno emettendo in queste ore ordinanze per invitare la popolazione, a scopo precauzionale, a restare per quanto possibile in casa, a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere e consumare i prodotti dell’orto, almeno per il momento e in attesa di conoscere i risultati delle analisi eseguite dall’Arpa. Vi è un serio pericolo di diossina.

Questa notizia mi ha fatto tornare alla mente non solo la tragedia dell’Eureco di Paderno Dugnano ma anche il fatto che mi paiono troppi gli incendi che si sono succeduti in questi mesi in Lombardia nel settore dei rifiuti. Cosa sta succedendo? Se per alcuni di questi si è parlato espressamente di dolo, per altri non si sa nulla. Ma la concatenazione di questi fatti mi pare che debba preoccupare: prima gli incendi del 24 marzo e del 7 luglio alla Galli di Senago; poi quello del 27 luglio alla Carluccio SRL di via Senigallia a Milano –Bruzzano e ora quello di Mortara.

Siamo di fronte a qualche offensiva/strategia di interessi non chiari? Questo è tra l’altro anche un settore produttivo rilevante dal punto di vista economico ma anche e soprattutto  per le sue possibili ricadute immediate sulla  salute pubblica. …